Apollo 13

 

 

 

 

 

APOLLO 13

Regia: Ron Howard

Cast: Hanks Bacon Paxton, Sinise, Harris (Gene Kranz)

Trama: l'11 aprile 1970 il gigantesco razzo vettore Saturno V viene lanciato da Cape Kennedy e mette in orbita terrestre tre astronauti. Abbandonati a 205.000 miglia dalla Terra in una navicella in avaria, i piloti combattono una battaglia disperata per sopravvivere, mentre sulla Terra un eroico equipaggio lotta contro il tempo e contro le avversità per riportarli a casa.


I UOMO SU COMUNICATORE: Volo, l'equipaggio sta percorrendo l'incastellatura di lancio per l'ingresso in capsula.

II UOMO SU COMUNICATORE: Ricevuto.

WALTER CRONKITE: Ispirata dal compianto presidente Kennedy, in soli sette anni, l'America si è dimostrata all'altezza della sfida che egli ebbe a definire "la più rischiosa e pericolosa avventura nella quale l'umanità si sia mai imbarcata". Dopo essere rimasta indietro per anni rispetto al programma russo di voli spaziali...

ASTRONAUTA: Cortocircuito!

CRONKITE: ...e dopo che un tremendo ed improvviso incendio sulla rampa di lancio...

ASTRONAUTA: Fuoco!

CRONKITE: ...durante una normale prova aveva ucciso gli astronauti americani Gus Grissom...

SATURN TEST CONDUCTOR: Fuoco nell'abitacolo.

CRONKITE: ...Ed White e Roger Chaffee...

ASTRONAUTA: Fuoco nell'abitacolo! Andiamo a fuoco! Tirateci fuori di qui!

CRONKITE: ...erano sorti seri dubbi sulla possibilità di battere i russi nella corsa alla Luna. Ma stasera, a soli 18 mesi dalla tragedia di Apollo 1, il mondo ha osservato attonito Neil Armstrong e Buzz Aldrin atterrare sulla Luna. La bella notizia è arrivata un momento fa. Il Controllo Missione ha dato il via agli astronauti sulla navicella per le attività extraveicolari, cioè per la passeggiata sulla Luna, molto in anticipo sul previsto, le nove di sera, ora legale della Costa Orientale.


JACK SWIGERT: La cosa più importante quando entri nel modulo lunare è la posizione e la velocità relativa.

TRACEY: Ah!

JACK: Ora diciamo che questo sono io nel modulo di comando e questa sei tu.

TRACEY: Va bene.

JACK: Nel LEM.

TRACEY: Hm-hm.

JACK: Questa che spunta fuori si chiama la sonda.

TRACEY: Dici sul serio?

JACK: Parola d'onore. E, Tracey, ti assicuro che quando la senti scivolare dentro, e tutto combacia, non c'è niente di simile al mondo.

TRACEY: Ah, ah, ah, ah!

JIM LOVELL: Sì, crede di essere un grande comico.

PETE CONRAD: Arriva il propellente liquido!

JIM: Ma che cosa festeggiamo?

JACK: Come vanno le cose al Controllo Missione?

JIM: È un manicomio. Camminano avanti e indietro, fumano come ciminiere, Gene Kranz sta per partorire. Jim Lovell.

TRACEY: Ciao.

JACK: Questa è Tracey.

JIM: Molto piacere, Tracey.

JACK: Ecco, è lui il grand'uomo. Gemini 7, Gemini 12, Apollo 8. Il primo a girare attorno alla Luna. Il signore ha fatto dieci giri.

JIM: Sì, e con una mano sola sul volante. Fate come a casa vostra, eh? Ehi, Marilyn!

MARILYN LOVELL: Ma dove ti eri cacciato?

JIM: Questo è l'ultimo champagne in tutta Houston.

MARILYN: Bravo. Bravissimo.

JIM: Grazie. Il resto è a posto?

MARILYN: Tutto in rotta comandante.

JIM: Perfetto. Ehi! Cadetto Lovell.

JAY LOVELL: Ciao, papà.

JIM: Mettile in ghiaccio con le altre. Ce le beviamo dopo. Hai litigato col barbiere per caso?

JAY: Sono in vacanza, lo sai.

JIM: Tagliarsi i capelli.

KEN MATTINGLY: Non mi dispiacerebbe essere lassù stasera.

FRED HAISE: E a chi dispiacerebbe? Non ci pensare, il nostro turno arriverà. Non chiuderanno il programma prima del numero 14.

KEN: Sai, mi ha telefonato mio cugino.

FRED: Hmm.

KEN: Dice chi abbiamo corrotto per entrare nel team di Lovell.

FRED: Ah, si?

KEN: Gli ho risposto che... che volevano che lui avesse i migliori.

FRED: E li hanno trovati. Eh, eh, eh!

JOHN YOUNG: Che canale mettiamo?

OSPITI: Forza, metti Walter! Cambia! Vogliamo Walter! Walter! Ah, ecco. John, alza il volume! Alza!

CRONKITE: ...ha appena finito di indossare le tute spaziali, gli stivali, e...

PETE: Un momento d'attenzione, prego.

CRONKITE: ...il casco.

PETE: Vi ringrazio per aver partecipato a questa prova generale del mio atterraggio con l'Apollo 12. No, aspetta. Ci dovremo tutti soffermare per sottolineare l'esemplare, anzi, diciamo eroico impegno dimostrato dalla riserva di Neil Armstrong per questa storica passeggiata lunare e, naturalmente, per il suo equipaggio. Un bell'applauso per Jim Lovell, Ken Mattingly e Fred Haise!

JIM: Lasciate che vi dica una cosa. No, no, guardate che sto parlando. Vieni qui, Fred. Anche tu, Ken, vieni.

MARILYN: Eccolo! Ecco Armstrong! È lui, ragazzi!

TRACEY: Ooh!

MARILYN: Zitti e seduti!

OSPITE: Guardate! Eccolo, è lui!

JIM: Ehi!

BRUCE McCANDLESS: Sì, qui Houston.

JIM: Ragazzi!

EDWIN EUGENE "BUZZ" ALDRIN: Abbiamo fatto un buon allunaggio. Okay. Possiamo controllare la posizione del...

MARILYN: Forza, mettetevi a sedere.

ALDRIN: ...diaframma che dovrei dare alla telecamera.

NEIL ARMSTRONG: Cosa?

PETE: Jim, è troppo tardi per rinunciare?

JIM: No, no. Ha... ha ancora tempo. Basta solo che qualcuno gli dia il segnale.

CRONKITE: Armstrong è sulla Luna.

JIM: Lascia perdere, Neil! Torna dentro! Torna dentro!

CRONKITE: Ecco il suo piede che calca la superficie lunare.

McCANDLESS: Bene, Neil, ti vediamo scendere la scaletta, ora.

ARMSTRONG: Io...

CRONKITE: Amici, guardate queste immagini.

ARMSTRONG: ...sono ai piedi della scaletta. Le zampe del LEM affondano nella superficie solo di un paio di pollici. Sembra una specie di polvere.

CRONKITE: Armstrong è sulla Luna.

ARMSTRONG: Okay, adesso scendo.

CRONKITE: Neil Armstrong, americano di 38 anni, scende sulla superficie della Luna. Oggi è il 20 Luglio del 1969.

ARMSTRONG: È un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l'umanità.

CRONKITE: Avete sentito le sue parole. "È un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l'umanità".

ARMSTRONG: Sprofondo per una piccola frazione di pochi... un ottavo di pollice, ma posso vedere...


MARILYN: Sei ubriaco, Lovell.

JIM: Sì, signora. Non sono abituato allo champagne.

MARILYN: Nemmeno io. Senti, non ho voglia di rimettere a posto. Vendiamo la casa.

JIM: D'accordo, vendiamo la casa. Sono tornati dentro adesso, e ci stanno guardando. Non è formidabile?

MARILYN: Scommetto che Jenny Armstrong non riuscirà a chiudere occhio stanotte. Ah! Quando tu eri lassù con l'Apollo 8 io non dormii affatto. Continuai a passare l'aspirapolvere non so quante volte.

JIM: Cristoforo Colombo, Charles Lindbergh e Neil Armstrong. Neil Armstrong. Ah, ah!

MARILYN: Ah, ah!

JIM: Da oggi viviamo in un mondo in cui l'uomo ha messo piede sulla Luna. E non è un miracolo. Abbiamo deciso di andarci. Con Apollo 8 c'eravamo così vicini, soltanto 60 miglia marine, e per poco non ho passeggiato sulla faccia della Luna. Ci voglio tornare.

MARILYN: Dov'è la mia montagna?

JIM: Beh... È proprio vicino a... Ecco, vedi là, dove... dove l'ombra attraversa quella zona chiara? Quello è il Mare della Tranquillità, e la tua montagna è li, sulle rive del... del mare. È la tua montagna, Monte Marilyn.

MARILYN: Io non la vedo.

JIM: Beh, devi guardare meglio. Tu... Tu cercala, mentre... Mentre io...

MARILYN: Jim, smettila. Ah, ah, ah! Dai, smettila. Cosa vuoi fare?


JIM: L'astronauta è soltanto la persona più in vista di un gruppo ben più ampio, e tutti noi, compreso il ragazzo che pulisce il pavimento, ci onoriamo di farne parte. Come diceva quel tale? "Datemi un punto di appoggio e vi sollevo il mondo"? Beh, è esattamente ciò che facciamo qui. Questa è ispirazione divina, ragazzi. È la parte migliore di ciascuno di noi, la convinzione che tutto sia possibile. Così come un computer che sta in una sola stanza e contiene milioni di dati e informazioni. O come Saturno 5, il razzo che farà da vettore e porterà Alan Shepard e il suo equipaggio nella prima fase della missione Apollo 13.

PARLAMENTARE: Tu quando vai su di nuovo, Jim?

JIM: Sono designato a prendere il comando dell'Apollo 14 alla fine del prossimo anno.

PARLAMENTARE: Se ci sarà un Apollo 14. Senti, Jim, la gente del mio Stato comincia a chiedersi perché mai continuiamo a finanziare questo programma ora che abbiamo battuto i russi sulla Luna.

JIM: Se lo immagina se Cristoforo Colombo fosse tornato dal nuovo mondo e nessuno avesse ripetuto la sua impresa?

ALTOPARLANTE: Attenzione, a tutto il personale. Sgombrare il livello tre. Sgombrare il livello tre.

JIM: Ehm... Ci sono altre domande?

DONNA: Come andate in bagno nello spazio?

JIM: Beh, le dirò, è una situazione di alta tecnologia, ossia si tira giù il finestrino e si cerca una stazione di servizio in cui...

VIP: Ah, ah, ah!

JIM: Ecco Deke Slayton. Deke, tu forse puoi rispondere alla domanda della signorina meglio di me. Deke è stato uno degli astronauti della Mercury 7, signore e signori. E ora è il nostro capo. È lui che assegna gli astronauti e le missioni di volo, quindi gli diamo parte del nostro stipendio tutti i mesi. Quanto vuoi questo mese?

DEKE SLAYTON: Ehm, Jim, mi dai un minuto? Ci sono novità. Chiedo scusa.

JIM: Certo, figurati. Ehm, Henry?


JIM: Ehi! C'è nessuno in casa?

MARILYN: Ti ho detto di no e basta!

BARBARA LOVELL: Ma così non faccio la ragazza pon pon! Ma lo sai quanto ci ho sgobbato? Tu non capisci niente!

MARILYN: Può darsi che io non capisca niente, ma non ci vai in giro vestita così. Fine del discorso. Non voglio sentire storie.

SUSAN LOVELL: Non porta neanche il reggipetto. Le si vede tutto.

BARBARA: Tu sta' zitta!

MARILYN: Susan!

JIM: Ciao a tutti.

MARILYN: Jim.

JIM: Marilyn, reggiti forte. Ti ricordi di quel viaggio che pensavamo di fare per Pasqua ad Acapulco?

MARILYN: Ah-ah.

JIM: Beh, probabilmente ci sarà un leggero cambiamento di destinazione.

MARILYN: Ah sì?

JIM: Magari, non so... la Luna.

MARILYN: Ah! Oh! Oh, Jim!

JIM: Al Shepard ha un'otite che si è aggravata. Siamo stati promossi tutti ad equipaggio principale dell'Apollo 13. Insomma, siamo diretti verso l'altopiano di Fra Mauro.

MARILYN: Sei mesi? Ti anticipano di sei mesi?

BARBARA: Papà, posso uscire vestita così?

JIM: Certo.

MARILYN: Jim.

JIM: No! No. Assolutamente no.

BARBARA: E ti pareva!

MARILYN: Non sarà troppo di corsa? Voglio dire, sarete pronti tra sei mesi?

JIM: Saremo pronti. Beh, non vorrei essere nei panni di Al Shepard stasera. Senti, devo tornare là. Ci dobbiamo mettere al lavoro sul serio.

MARILYN: Certo. Certo.

JIM: Camminerò sulla Luna, Marilyn.

MARILYN: Lo so. Mi pare impossibile. Peccato che sia il tredici. Perché il tredici?

JIM: Perché viene dopo il dodici.


TECNICO: Apollo 13, via all'innesco esplosivi e all'attracco. Tutti i sistemi sono controllati e funzionanti.

FRED: Okay. Il terzo stadio è stabilizzato in orbita. Pannelli del Lem espulsi e liberi. Il raccordo connessioni moduli libero. La zona di attracco è sgombra.

KEN: Okay, ci arrivo adesso. Due, uno, stop.

FRED: 75 piedi, ci approssimiamo all'attracco.

TECNICO: Spegniamo qualche ugello. Vediamo come Ken risolve questo problema.

KEN: Ehilà! Un momento... ho perso in potenza, non riesco a spostarmi verso l'alto.

FRED: Houston, stiamo derivando in basso in allontanamento.

TECNICO: Ricevuto.

JIM: Vuoi fare marcia indietro e ritentare.

KEN: No, no. Ci sono, ci sono. Aspetta, cerco di stabilizzarlo così.

FRED: Houston, rioriento l'antenna principale.

KEN: Ho recuperato l'obiettivo sul reticolo. Siamo stabili. Valvole in posizione iniziale.

FRED: Quaranta piedi.

JIM: Interruttori in posizione regolare.

FRED: Venti.

KEN: Piano, piano.

FRED: Dieci piedi.

KEN: Catturato.

JIM: Ci siamo. Ah, ah! Ah!

FRED: Yuuh!

JIM: È fatta.

FRED: Bel colpo, Ken. Bellissimo. Bravo.

KEN: Grazie.

JIM: È così che si lavora, signori.

FRED: Beh, mi hai proprio svegliato.

TECNICO: Equipaggio di riserva Apollo 13 nel simulatore. Tocca a voi.

JACK: Ottimo lavoro, Jim.

JIM: Tre ore di noia mortale seguite da sette secondi di puro terrore.

DIRETTORE NASA: Bel lavoro, ragazzi. Avete vinto un bel tacchino per Natale.

FRED: Ci hai provato, eh, Frank?

JIM: Bello scherzo, ragazzi.

FRED: Tu però sei stato più furbo.

DIRETTORE NASA: Beh, sai com'è...

KEN: Già, ma non è stato perfetto.

TECNICO: Se no vi addormentavate.

KEN: Ho consumato troppo combustibile.

FRED: Eri sopra la curva.

KEN: Non di molto. Sentite, ragazzi, io ci voglio riprovare.

FRED: Ehi, ci dobbiamo alzare all'alba per andare a Bethpage. Si parte alle 7.

JIM Sì, il decollo è alle 7.

KEN: Sì, lo so, ma la mia velocità di virata è ancora un po' scarsa. Credo che ci dobbiamo riprovare.

JIM: Beh, facciamo un altro giro.

KEN: Bene. Allora ripartiamo, Frank.

TECNICO: Equipaggio di riserva, dovrete aspettare. L'equipaggio primario si fa un altro giro.

FRED: Ciao, bello.


CAPCOM: Terzo stadio disattivato. Tutti i sistemi funzionanti secondo norma. Fred, metti l'antenna omnidirezionale di banda S su B. Attiva l'antenna anteriore del Lem.

FRED: Qui è tutto a posto.

JIM: Ehi abbiamo un problema. Cabina depressurizzata. Ripeto. Abitacolo depressurizzato. Controllo pressione.

KEN: Non ho pressione in tuta.

JIM: Il casco. Te lo devi mettere.

KEN: Non riesco a bloccarlo.

JIM: Houston abbiamo un allarme generale. C'è un buco grosso come una casa.

KEN: Jim, aiutami! Aiutatemi!

JIM: Oddio!

FRED: Aiuto!


JIM: Vedi, da piccolo pensavo che se sparavi un razzo in cielo, magari le stelle ti cadevano sulla testa.

JEFFREY LOVELL: Che stupidaggine. Le stelle non ti possono cadere addosso.

JIM: Beh, tu sei più sveglio di quello che ero io alla tua età.

JEFFREY: Quanto ci vuole ad arrivare sulla Luna?

JIM: Quattro giorni. È un tempo brevissimo. Guarda. Questo è il primo stadio del Saturno che ci spara lontano dalla Terra. Pschhh... Veloci come una palla di fucile. Finché la gravità della Luna non ci aggancia e ci attira... in un... circolo intorno alla Luna che si chiama orbita. D'accordo? Io e Fred scivoliamo giù per il tunnel in questo coso che è il Modulo Lunare, quello che sembra un ragno. C'entrano soltanto due persone, e serve solo per scendere sulla Luna. Adesso io prendo i comandi, lo faccio girare così e lo piloto giù, correggendo qua e là assetto, beccheggio, rollio, fino a quando non si poggia delicatamente sulla Luna. Meglio di Neil Armstrong. Molto meglio di Pete Conrad. Hm-hm-hm.

JEFFREY: Papà, tu li conoscevi gli astronauti dell'incendio?

JIM: Sì, certo che li conoscevo quegli astronauti. Tutti e tre.

JEFFREY: E può succedere ancora?

JIM: Beh, adesso ti racconto di quell'incendio. Sai, andarono storte un sacco di cose. La... la porta. Eccola. Si chiama portello. Non riuscirono ad aprirla quando dovevano uscire. Quello fu uno dei guai. E, beh, andarono storte un sacco di cose.

JEFFREY: Hanno aggiustato tutto?

JIM: Oh, sì. Naturalmente. È tutto a posto. Non ci sono più problemi adesso.


MARILYN: Non è possibile che ti chiedano ancora di apparire in pubblico.

JIM: Ah... Henry Hurt mi ha... scongiurato.

MARILYN: Lo so.

JIM: Non ho potuto sottrarmi.

MARILYN: Ma con un programma di addestramento così duro non te lo devono chiedere.

JIM: Si, si ma lo sai com'è, Marilyn, si tratta della NASA.

RAGAZZO IN MACCHINA: Senta! Lei è Jim Lovell, vero? Ah, ah, ah! Ehi, attento al tredici! In bocca al lupo!

JIM: È la seconda volta che si ferma.

MARILYN: Ho guardato l'orario scolastico dei ragazzi per i prossimi giorni.

JIM: Sì.

MARILYN: È una settimana molto piena. Stavo pensando di... di non venire al lancio.

JIM: Ah.

MARILYN: I ragazzi hanno bisogno di me, tesoro.

JIM: Marilyn, questi figli li abbiamo da qualche anno. Non ti hanno mai impedito di assistere agli altri lanci.

MARILYN: Si, ma adesso anche tua madre, con l'ictus che ha avuto non...

JIM: Ah, mia madre sta benone.

MARILYN: Senti, non è che non abbia mai visto un lancio in vita mia. Le altre mogli non se ne sono fatti tre. È che... che non me la sento di assistere a un altro. Non vedo l'ora che sia tutto finito.

JIM: Ti perderai un grande show.


I PILOTA: Salve Jim.

JIM: Salve ragazzi! Ci vediamo tra qualche settimana.

II PILOTA: Okay, comandante, stia bene.

I PILOTA: Ci porti un sasso dalla Luna.


PHIL: Allora, il numero tredici non vi fa nessun effetto.

FRED: Solo se cade di venerdì, Phil.

PHIL: Apollo 13. Partenza alle ore 13 e 13 minuti. Entrata nel campo gravitazionale della Luna il 13 aprile.

JIM: Ah, Ken Mattingly ha condotto alcuni esperimenti scientifici su questo genere di fenomeno, vero Ken?

KEN: Ah, ehm, si, beh, io, ehm... ho... ho messo un gatto nero sopra uno specchio rotto sotto la scala del modulo lunare, e devo dire che non abbiamo avuto alcun problema.

FRED: E stiamo considerando la lettera di un signore che ci consiglia di portare in orbita un maiale come portafortuna.

FRED & KEN: Ah, ah, ah!

PHIL: Vi secca che il pubblico consideri questo volo una cosa di routine?

JIM: Non esiste routine in una missione lunare, ve lo posso assicurare. E... io ritengo che per un astronauta, l'ultima missione, il suo volo finale, beh, sia sempre qualcosa di molto speciale.

PHIL: Perché, è l'ultima missione, Jim?

JIM: Sono al comando della miglior nave col miglior equipaggio che chiunque possa desiderare, e andrò a passeggio in un posto in cui ci sono 400 gradi di differenza tra il sole e l'ombra. Non so immaginare cosa fare di più.


WALTER: Avremmo programmato la cosa per le 9:00 di domattina.

JIM: Ah, mi sa che non funziona, Walter.

WALTER: Perché?

JIM: Io e Fred riprenderemo a lavorare sugli esperimenti della superficie lunare domani, e Ken deve tornare nel simulatore. E stasera lavoreremo di nuovo sul piano di volo. Verrò a vedere questa macchina dopo che avrete finito.

TECNICO AL CINGOLATO: Okay, d'accordo.

JIM: Grazie.

DEKE: Jim, abbiamo un problema.

DR. CHUCK: Ho avuto le analisi del sangue dal laboratorio. Charlie Duke ha il morbillo.

JIM: Quindi ci serve un'altra riserva.

DR. CHUCK: Siete stati tutti esposti al contagio.

JIM: Beh, io l'ho avuto il morbillo.

DEKE: Ken Mattingly no.

JIM: E voi vorreste cambiarmi l'equipaggio due giorni prima del lancio. Quando ormai prevediamo le nostre mosse. Quando capiamo tutto solo dal tono delle nostre voci.

DR. CHUCK: Ken Mattingly potrebbe cadere gravemente ammalato proprio mentre tu e Haise starete risalendo dalla superficie lunare per l'appuntamento con lui.

DEKE: E quello non è il momento di ammalarsi.

JIM: No, no, un momento. Jack Swigert è fuori dal giro da settimane.

DIRETTORE NASA: È qualificato per fare questa missione.

JIM: È un buon pilota, ma quand'è l'ultima volta che è stato nel simulatore?

DIRETTORE NASA: Mi dispiace, Jim. Lo so che cosa provi. Senti, possiamo fare due cose. Possiamo scartare Mattingly e partire con Swigert oppure rinviare voi tre a un'altra missione.

JIM: Mi sono addestrato per l'altopiano di Fra Mauro, e queste sono pagliacciate da medico di bordo, Deke!

DEKE: Jim, se insisti per aver Ken non puoi partire con l'Apollo 13. Sta a te decidere.


TRACEY: Lascialo squillare.

JACK: No, scusa, devo rispondere.

TRACEY: Ma perché?

JACK: Perché sono dell'equipaggio di riserva. L'equipaggio di riserva compila la lista degli invitati e prenota la stanza in albergo. Swigert. Sì. Sì. Signorsì, sì, sì. Ho capito. Bene. Grazie, signore. Yaaa-hu!

KEN: Beh, io... Ah, maledizione. Medici del cacchio. L'ho capito quando hanno cominciato con tutte quelle analisi che... Cioè, lo so che ci vanno di mezzo loro se mi ammalo lassù, ma insomma, accidenti! E va bene. Swigert è... è in gamba e... è forte. Sarà una grande missione. Da manuale. Ma tu sei sicuro, Jim? Non vuoi che vada di sopra a parlare con Deke? Magari troviamo una soluzione.

JIM: È una mia decisione.

KEN: Dev'essere stata dura. Sentite, io non ho il morbillo, e vedrete che non mi verrà.

FRED: Merda. Ken, aspetta un momento.


JACK: La traiettoria rimane stabile, siamo perfettamente sulla rotta.

JIM: Okay. Siamo al programma 64, a 0,5 G con relativa forza di gravità.

FRED: Houston, siamo a 400mila piedi e stiamo sorpassando la finestra di rientro.

ALTOPARLANTE: Stiamo per perdere il segnale radio. I dati per il rientro sono quelli prestabiliti, e non abbiamo più il collegamento radio.

TECNICO: Dici che lo capisce?

JACK: Ma cos'è questa storia? Spia d'allarme. Ci avviciniamo con un'angolatura troppo bassa. Passo ai comandi manuali.

FRED: Houston, passiamo all'SCS.

TECNICO: Ricevuto, Tredici.

JACK: Okay, siamo a tre G. Cinque G. Entriamo troppo rapidamente. Mi mantengo così, vedo se riesco a uscirne. Siamo a otto G. Nove. Dieci. Siamo a dodici G.

JIM: Dodici G. Stiamo bruciando.

TECNICO: Niente.

DEKE: Maledizione.

I TECNICO: Porca miseria.

II TECNICO: Gli ho acceso una spia sbagliata proprio nella zona di rientro. Nemmeno Mattingly se ne è accorto la prima volta.

JIM: Come ti senti, Fred?

FRED: Cotto a puntino.

JIM: Che cosa è successo?

JACK: Siamo scesi troppo ripidi. Siamo morti.

FRED: Ma non mi dire.

JIM: Okay. Beh, eravamo al programma 67, vero? D'accordo, ragazzi, ricominciamo da capo, ma dateci un minuto per mettere a posto gli interruttori.

DEKE: Jim, ti posso parlare?

JIM: Ma certo, Deke.

ALTOPARLANTE: Stiamo per scollegarci per discutere la cosa fra di noi.

DEKE: Allora?

JIM: Beh, se avessi un dollaro per ogni volta che sono morto lì dentro non dovrei più lavorare, Deke. Mancano due giorni. Ce la faremo. Su, ricominciamo.

DEKE: Ricominciamo.


FRED HAISE JUNIOR: Mamma, eccolo là.

MARY HAISE: No, Margaret. Stephen, vieni qui.

FRED & STEPHEN HAISE: Papà, siamo qui! Papà, papà!

MARY: Stai attento tu. Lo sai che non possiamo attraversare la strada. Non vorrai per caso che papà si prenda un microbo da noi e si ammali nello spazio, vero?

FRED: Ciao, bambini.

FRED JUNIOR & STEPHEN: Ciao, papà.

FRED: Non farete arrabbiare la mamma, vero?

FRED JUNIOR & STEPHEN: No, no.

FRED: Principessa, sei bellissima.

MARY: Ciao.

TRACEY: Jack! Jack, sono qui.

JIM: Ma lo sa che lei sembra proprio Marilyn Lovell? Ma non può essere lei, ha detto che non ci veniva al lancio.

MARILYN: Ho sentito che sarebbe stato un grande show.

JIM: E chi gliel'ha detto?

MARILYN: Un tizio che conosco.

JIM: Tu non vivi senza di me.

TRACEY: Ciao.

I TECNICO: Okay, gente.

II TECNICO: Buonanotte.

I TECNICO: Datevi la buonanotte.

II TECNICO: Tutti a casa adesso. Buonanotte, andate.

I TECNICO: Questi signori domani hanno una giornata pesante. Buonanotte.

JIM: Hai saputo di Ken?

UOMO: Ciao.

MARILYN: Sì.

DONNA: Ciao.


TECNICO: Uno, due. State indietro prego. Indietro.

JIM: Ah, Guenter Wendt. Chi ce l'ha portato qui? Il vent?

GUENTER WENDT: Jim! Ah, ah, ah! Vai a spasso sulla Luna, eh?

JIM: Ja, ja. Spazire und...

TECNICO: Scusi.

JIM: Ci parliamo pure sulla Luna.

I TECNICO: Va bene, qua pare che sia tutto a posto.

II TECNICO: Bene.

TECNICO: Alza il braccio sinistro.

JACK: Qui serve un controllo ai ventilatori. Fa un po' caldo qua dentro, eh?

TECNICO: Come andiamo oggi?

FRED: Bene.

TECNICO: Pronto?

FRED: Sì.

MARILYN: Oh, Gesù! Oddio, no!

I TECNICO: Controllo sùbito, dopo che hai indossato la tuta.

II TECNICO: Fate attenzione.

I TECNICO: Ricevuto. Anche la cinghia è bloccata.

II TECNICO: Controlliamo tutti i manometri. Comunicazione sulla linea...

I TECNICO: ... la ventilazione...

TECNICO: Fred.

FRED: Cosa?

TECNICO: La gomma.

FRED: Ah, scusa. Grazie.

JACK: Gli faccio fare un bel giro panoramico.

I TECNICO: Fagli vedere chi sei, Jack.

II TECNICO: Ti serve più aria?-----

MARILYN: Ti va una mela?

MARY: Ciao, tesoro.

MARY: Oh, Marilyn, ciao.

MARILYN: Ciao, Mary, come stai?

MARY: Ah, sono già isterica.

MARILYN: Non avrai mica finito il tempo?

MARY: No, mancano trenta giorni. Poi c'è il mio, di lancio.

FUNZIONARIO MOCR: È per Gene.

JERRY BOSTICK: La signora Kranz ha tirato di nuovo fuori ago e filo.

TECNICO GUIDA: Uhm, l'ultimo pareva comprato da uno zingaro.

JERRY: La tradizione non si discute.

GENE KRANTZ: Ricevuto e compreso.

TOM: Da parte di tua moglie, Gene.

GENE: Grazie, Tom. Cominciavo a preoccuparmi. Ah, eccolo qua.

I TECNICO: Bello. Questo mi piace, Gene.

II TECNICO: Sei un figurino, Gene.

WENDT: Jim, sei a posto.

TECNICO: Bellissimo.

ANDY: Molto elegante.

TECNICO: Ehi, Gene. Allora possiamo procedere, eh?

GENE: Teneteli per l'ammaraggio, ragazzi. Controllori volo Apollo 13, attenzione. Datemi un go, no go per il lancio. Vettore.

VETTORE: Go.

GENE: Rientro.

RIENTRO: Go.

GENE: Controllo traiettoria.

JERRY: Per me go, volo.

GENE: Sistema telemetrico.

TECNICO GUIDA: Go.

GENE: Medico.

DR. CHUCK: Go, volo.

GENE: Controllo elettrico.

SY LIEBERGOT: Go, volo.

GENE: Guida e navigazione.

GNC - GUIDANCE, NAVIGATION & CONTROL: Go, volo.

GENE: Extraveicolare.

EVA - EXTRA VEHICULAR ACTIVITY: Go.

GENE: Controllo.

CONTROLLO: Go, volo.

GENE: Procedure.

PROCEDURE: Go.

GENE: Strumenti.

INCO - INSTRUMENTATION AND COMMUNICATIONS OFFICER: Go.

GENE: Attività in volo.

FAO - FLIGHT ACTIVITIES OFFICER: Per me go.

GENE: Rete mondiale.

NETWORK: Go.

GENE: Recupero.

RECUPERO: Go.

GENE: Interlocutore di volo.

ANDY: Per me go, volo.

GENE: Controllo lancio, qui Houston. Siamo pronti per il lancio.

CONTROLLORE LANCIO: Ricevuto, Houston. Rampa di lancio, la vostra situazione?

ALTOPARLANTE: Siamo pronti per il lancio. T meno 60 secondi. Comincia il conto alla rovescia.

JIM: Pompe combustibile. Ci siamo, ragazzi. Qualche scossa e andiamo a consegnare la posta.

TELEMETRIA: Controllo, qui telemetrico. Sono pronti al decollo.

CONTROLLORE LANCIO: Siamo pronti per il lancio.

ALTOPARLANTE: T meno quindici, quattordici, tredici, dodici, undici, dieci, nove, otto, sette, sei, inizio sequenza di accensione, tre, due, uno. Accensione!

JIM: L'orologio è partito!

ALTOPARLANTE: Sono decollati.

CONTROLLORE LANCIO: Houston, il razzo ha lasciato la torre di lancio alle ore 13:13.

GENE: Okay, ragazzi, tocca a noi.

KEN: Comincia, vai. Coraggio.

JACK: Lettura altimetrica secondo norma. Velocità secondo norma.

JIM: Cabrata completata. Picchiamo.

ANDY: Tredici, in attesa del modo 1-B.

GENE: Traiettoria, come va?

JERRY: Direi bene, volo. Posizione ottimale.

ANDY: Lo schermo di protezione è distaccato, Tredici.

JIM: Ricevuto. Passo da emergenza a manuale. Motore centrale. Pronti per qualche scossetta, ragazzi.

JACK: Alla faccia della scossetta.

JIM: Espulsa torre. Houston, qui Tredici. Defezione motore centrale, okay gli altri quattro.

FRED: La pressione abitacolo si mantiene costante.

ANDY: Ricevuto. Tredici, abbiamo gli stessi valori.

GENE: Vettore, confermate spegnimento motore centrale?

VETTORE: Affermativo. Ce lo siamo perso.

GENE: Effetto sulla traiettoria?

JERRY: Un momento, volo.

TECNICO GUIDA: Mi servono le correzioni al sistema inerziale per lo spegnimento del 5.

JIM: Houston, che si fa per il motore 5?

TECNICO: Il controllo di guida è a posto.

JERRY: Promette bene. Siamo ancora sul go. Ce la faranno se non perdiamo un altro motore.

GENE: Ricevuto.

ANDY: Tredici, non sappiamo perché il motore centrale si sia spento, ma gli altri motori sono okay. Quindi manterremmo accesi i motori restanti un po' più a lungo.

JIM: Ricevuto. Sospensioni cardaniche a posto. L'assetto è buono. È stato il solito intoppo di ogni missione.

ANDY: Tredici, pronti per il prossimo stadio.

JIM: Ricevuto.

INCO: Secondo stadio spento. Primo stadio accensione. La spinta sembra buona, volo. Spegnimento primo stadio fra dieci secondi.

ANDY: Tredici, qui Houston. Previsto spegnimento a 12 minuti e 34 secondi, passo.

JIM: Stiamo arrivando a 12 minuti e 34 secondi. E... spegnimento. Spegnimento motore d'appoggio. E questo, signori, è come facciamo le cose noi.


MARY: Ah, spero tanto di riuscire a dormire.

MARGARET HAISE: Mamma, hai sentito che botto?

MARY: Vieni. Dammi la mano. Ma come hai fatto a sopportarlo per quattro volte?

MARILYN: Il peggio è passato.

MARY: Dici?

MARILYN: Senti, per me la cosa continua finché lui non atterra sulla portaerei.

MARY: Eppure sembri così calma.

MARILYN: Beh, se il medico di volo dovesse darmi l'okay per questa missione, resterei a terra.

GIORNALISTI: Signora Lovell! Signora, una domanda soltanto! Signora Haise! Si giri da questa parte! Per favore! Possiamo scambiare due parole con lei? Possiamo parlarle un momento? Mi concede una fotografia?

MARILYN: Non ti dimenticare: sei fiera, felice e rilassata.

GIORNALISTA: Signora Lovell, per favore!

MARY: Va bene. Rilassata.

GIORNALISTA: Allora signora, come si sente?

MARY: Mi sento molto fiera, molto felice e molto rilassata.


CONTROLLO VOLO: Volo, razzo ausiliario. Il primo stadio mi risulta spento.

JERRY: Siamo su traiettoria lunare. Tutto bene, volo.

GENE: Ricevuto, traiettoria. Okay, ragazzi. Si va sulla Luna.

CONTROLLO VOLO: Volo, abbiamo recuperato il segnale alle Hawaii.

TECNICO: Si presenta tutto bene.

CONTROLLO VOLO: Non credo che si possa pretendere di meglio.

JACK: Okay, ehm... Houston, qui pilota modulo di comando. Ho scambiato il posto con Jim e ora sono al posto di pilotaggio. Pronto a staccare il LEM dal primo stadio e attraccarlo al modulo di comando.

ANDY: Ricevuto Jack.

JIM: Fred, tutto okay?

GENE: Okay, ragazzi. Facciamo dietrofront e agganciamo il modulo lunare.

ANDY: Odyssey, siete go per l'accensione e per l'attracco. Ripeto: via per l'attracco. Vi raccomandiamo di attivare la pressurizzazione in cabina.

JACK: Ricevuto. Okay. Pronti alla separazione del CSM.

JIM: Okay. Le valvole di isolamento sono tutte aperte. Bene, Swigert, pilota modulo comando. Tocca a te.

FRED: Houston, effettuata ottima separazione.

ANDY: Odyssey, il primo stadio è stabile.

FRED: Trasferimento è buono.

ANDY: Riconfermate, Tredici.

FRED: Okay, cominciamo a girarci per allinearci con il LEM.

JIM: Lo sai che Frank Borman ha vomitato l'anima fino alla Luna su Apollo 8?

FRED: Sto benissimo. Ho solo mangiato troppo. Dai, lavoriamo.

JACK: Ecco. Sto cabrando. Velocità di cabrata 2,5 gradi al secondo.

ANDY: Ricevuto. Jack. Vi vediamo cabrare.

GENE: Tenete d'occhio i dati telemetrici.

TECNICO: Ricevuto.

DEKE: Se Swigert fallisce l'attracco ti saluto missione.

JIM: Com'è l'allineamento?

JACK: GDC allineato. Spinta in avanti.

FRED: Cento piedi.

JIM: Attento all'allineamento.

JACK: Niente paura, ragazzi. Fidatevi di me.

I TECNICO: Telemetrico, dimmi quando sei pronto.

II TECNICO: Okay. Colleghiamo il LEM.

JIM: Come andiamo, Fred?

FRED: Non ci siamo ancora. Quaranta piedi. Venti.

DEKE: Forza, ragazzino. Parcheggia quel coso.

FRED: Dieci piedi.

JACK: Catturato.

JIM: È andata. Indicatore meccanico riposizionato.

JACK: Fa' rientrare la sonda.

JIM: Houston, attracco consolidato.

ANDY: Ricevuto, compreso. Ottimo lavoro, Jack.

I TECNICO: Okay, riprendiamo con la procedura 17.

II TECNICO: Okay, mi pare che vada tutto bene.

FRED: Houston, completata l'estrazione del LEM.

ANDY: Ricevuto, Tredici. Siete in viaggio per l'altopiano di Fra Mauro.

JACK: Devo uscire da questa tuta.

JIM: Eh, Houston, ehm, siamo pronti per iniziare il PTC, e una volta posizionati sul barbecue, ehm, io e Jack mangeremo.

FRED: Ehi, ho fame anch'io.

JIM: Ne sei sicuro?

FRED: Mangerei anche la coda di un rinoceronte.


I TECNICO: Ciao, ci vediamo domani.

II TECNICO: Buonanotte.

I TECNICO: Stammi bene.

II TECNICO: Ciao.

TECNICO COMUNICAZIONI: Va tutto liscio, eh?

LIEBERGOT: Da manuale, finora. Ho fatto una prova di carico minimo sul sistema di raffreddamento. Aspetta che faccio pulizia. Ti dicevo che ho fatto la prova e sembra tutto molto stabile.

I TECNICO: Ce la siamo cavata niente male.

II TECNICO: Buonanotte a tutti, ragazzi.

I TECNICO: Notte.


JIM: Ah, peccato che non possiamo fare una bella dimostrazione in TV.

JACK: Sì, proprio un peccato.

JIM: Eh, eh, eh! Okay, scarico liquami fuori bordo in arrivo.

FRED: Eccola che arriva. La costellazione di Urione. È proprio un bello spettacolo.

MARILYN: Barbara! Barbara, dobbiamo andare alla trasmissione di tuo padre.

BARBARA: No! Non voglio uscire mai più! Lo odio Paul McCartney! E non voglio più sentire nessuno dei loro dischi!

SUSAN: È ancora in lutto per la separazione di quegli stupidi Beatles.

BARBARA: Non sono stupidi! Tu sei stupida!

MARILYN: Barbara! Barbara, lo so che sei addolorata, ma...

BARBARA: Tanto non ci vengo, mamma! Papà non lo saprà se ci sono o no.

MARILYN: Il mondo intero... il mondo intero assisterà a questa trasmissione, signorina, ivi comprese noi.

JIM: Okay, ehm... buonasera, America, e benvenuta a bordo di Apollo 13. Ehm, Sono Jim Lovell, e stasera stiamo trasmettendo da una quota di quasi duecentomila miglia dalla... dalla faccia della Terra. E abbiamo preparato per voi un bello spettacolo. Vi faremo vedere esattamente com'è la vita per noi tre...

MARILYN: Vieni, Susan. Barbara.

JIM: ...qui nell'immensa profondità dello spazio cosmico.

TV: Niente da fare, purtroppo. Ecco, vedete ora Jimmy Wynn in azione...

JIM: Una delle cose che dobbiamo fare è provvedere ad un adeguato sottofondo musicale. Quindi tocca a te, Fred.

FRED: Salve mondo!

JIM: Beh, veramente doveva essere il motivo di "2001 Odissea nello spazio" in onore del nostro modulo di comando Odyssey, ma a quanto pare all'ultimo c'è stato un cambiamento di programma.

ANDY: Quando vado su con il 19, mi porto dietro tutti i dischi di Johnny Cash che ho.

JIM: Ma naturalmente ci riproponiamo di farvi ascoltare la colonna sonora...

HENRY HURT: Ciao Marilyn.

JIM: ...di "2001 Odissea nello spazio"...

MARILYN: Ma dov'è la trasmissione?

JIM: ...nel corso della prossima trasmissione.

HURT: Tutte le reti l'hanno rifiutata. Una ha detto che ormai i viaggi sulla Luna sono meno interessanti di una gita a Pittsburg.


BLANCH LOVELL: Ci dovrebbe essere mio figlio oggi. È andato nello spazio.

INSERVIENTE: Sono tutti i canali che riceviamo, signora Lovell.

BLANCH: Eppure sulla guida TV c'è scritto.

MARILYN: Ma lo sanno che non sono in onda?

HURT: Meglio dirglielo quando sarà finito.

JIM: ...volete fare una dichiarazione, diciamo così ufficiale. Non è vero Jack?

JACK: Beh, ecco se qualcuno del... dell'ufficio del fisco ci sta guardando io ho dimenticato di inviare il mio... il mio modulo 1040. Dovevo farlo oggi, ma, beh...

LIEBERGOT: C'è poco da scherzare. Lo mangeranno vivo.

JIM: Sei grande Jack. Bene, amici. Ora scendiamo nel modulo escursione lunare. Venite con me. Quando saremmo pronti a scendere sulla superficie della Luna, io e Fred Haise scivoleremo lungo il tunnel di accesso al modulo lunare, lasciando...

GENE: Controllo elettrico. I... i rimescolatori di gas funzionano nei serbatoi dell'ossigeno e dell'idrogeno, è esatto?

JIM: ...mezzi spaziali resteranno collegati. Beh, amici, come potete vedere voi stessi, l'Aquarius è poco più grande di due cabine telefoniche. Il rivestimento del LEM in alcune parti è solo un poco più spesso d'un paio di strati di stagnola, ed è tutta la protezione che abbiamo dal vuoto dello spazio. Ce lo possiamo permettere perché il LEM è progettato solo per navigare nello spazio cosmico. Ecco Fred Haise. Uomo del rinascimento. Okay, ehm, torniamo indietro lungo il tunnel ora, e rientriamo nell'Odyssey. Ecco, siamo rientrati nel modulo di comando. Aspettate un momento, Houston.

FRED: Vi ho fregato! Ah, ah, ah!

JIM: Houston, il bang che avete sentito era Fred Haise che manovrava la valvola di pressurizzazione dell'abitacolo. Ci fa venire un colpo tutte le volte.

FRED: Ah, ah!

JIM: Okay. Stiamo... stiamo per chiudere il portello dell'Aquarius e tornare sull'Odyssey. La prossima trasmissione sarà da Fra Mauro sulla superficie della Luna. Bene, qui l'equipaggio dell'Apollo 13 che augura a tutti giù sulla Terra una piacevole serata.

MARILYN: Bene, andiamo.

FRED JUNIOR: Papà era proprio buffo.

HURT: Senti, forse ne danno qualche minuto nel telegiornale.

MARILYN: Beh, è il minimo. Vieni, tesoro.

SUSAN: Ciao.

HURT: Ciao.

BARBARA: Ciao.

SUSAN: Papà viene bene in TV.

JIM: Beh, fra le tasse arretrate di Jack e il balletto di Fred dev'esserne venuta fuori una trasmissione di successo.

ANDY: Spettacolo eccellente, Odyssey.

JACK: Grazie mille, Houston.

ANDY: Abbiamo un paio di procedure di servizio per voi. Vi dovreste girare a destra per 0-6-0 e azzerare le variazioni di assetto.

JACK: Ricevuto. Giriamo a destra per 0-6-0.

ANDY: E, se potete, rimescolate i serbatoi d'ossigeno.

JACK: Ricevuto. Abbiamo un problema, qui.

JIM: Cos'hai fatto?

JACK: Niente! Ho rimescolato i serbatoi.

LIEBERGOT: Ma che...

TECNICO: Ehi!

ANDY: Qui Houston. Ah... potete ripetere?

JIM: Houston, abbiamo un problema. Abbiamo una caduta di voltaggio sul pannello principale. Abbiamo una notevole attività negli ugelli.

JACK: Che succede al computer adesso?

JIM: Non lo so, si è spento. Abbiamo un allarme generale, Houston.

JACK: Controllo gli ugelli.

FRED: Non è la valvola di pressurizzazione.

JACK: Forse è nel posizionamento giri, configuro il sistema RCS.

JIM: Abbiamo un allarme nel sistema di navigazione.

JACK: Il modo in cui si accendono non ha senso.

JIM: Abbiamo una continuazione di luci di allarme. Abbiamo un reimpostare e ricominciare.

JACK: Okay, io passo su SCS.

DR. CHUCK: Accidenti. Volo, i ritmi cardiaci salgono a razzo.

GENE: Controllo elettrico, che dicono i tuoi dati?

LIEBERGOT: Serbatoio ossigeno due nessuna lettura. Serbatoio uno è a 725 per pollice in diminuzione. Le pile a combustibile uno e tre sono, eh... ma che diavolo succede? Volo, ti richiamo fra un po'.

GNC: Volo, qui GNC.

GENE: Avanti, GNC.

GNC: L'astronave è fuori controllo, continua a girare intorno alla verticale.

TELEMETRIA: Continuo a perdere i segnali radio. Le loro antenne devono essere impazzite.

GNC: ...dovranno stabilizzarla manualmente.

GENE: Uno alla volta, gente. Uno alla volta. Uno alla volta. EECOM è un problema di strumentazione o abbiamo una vera perdita di potenza?

LIEBERGOT: Ci risulta una quadrupla avaria, ma è da escludere. Dev'essere la strumentazione.

JIM: Sigilla il boccaporto, forse un meteorite ha colpito il LEM.

JACK: Okay.

FRED: Il tunnel di accesso è sotto torsione con questo casino. Houston, abbiamo sentito un botto prima, insieme con l'allarme generale. Accidenti, il pannello di controllo A!

ANDY: Caduta di tensione sul pannello di controllo A?

FRED: Sì, abbiamo una caduta di tensione anche sul pannello di controllo A. Ora la lettura è 25 e mezzo. Il pannello B indica zero, adesso. Ci sono delle forti vibrazioni orizzontali.

ANDY: Un momento, Tredici.

FRED: Continuiamo a ballare violentemente.

GENE: EECOM, GNC, questi parlano di botti e vibrazioni orizzontali. Non si tratta di strumentazione.

JACK: Non riesco a chiuderlo ermeticamente.

JIM: Cerca... cerca di farcela. Se fosse stato un meteorite saremmo già morti.

ANDY: Ricevuto?

JIM: Cerco di stabilizzare queste rollate.

FRED: La ricezione è disturbata. Avete detto passare su omni Bravo?

ANDY: Confermato, Tredici.

FRED: Ricevuto. La forza del segnale sull'antenna principale si è abbassata molto.

JIM: Resisti. Ma che diavolo succede? Jack, rischiamo il blocco cardanico.

ANDY: Odyssey, ci serve una conferma. Quali sono i sistemi in avaria?

FRED: Ho la vita difficile, Rick. Hai detto di passare...

JACK: Valvole di isolamento dell'elio e degli ugelli A e C sono chiuse.

FRED: ...sull'antenna omnidirezionale C?

JIM: Houston, sto passando dall'ugello C a quello principale A.

ANDY: Ricevuto, Tredici.

JACK: Okay, Houston: pila a combustibile uno; pila a combustibile tre; calo di tensione sul pannello principale B; pressione criogenica; compressore tute. Cos'è che non abbiamo? Pannello di controllo assetto 1; pannello di controllo assetto 2; computer del modulo di comando; consumo di ossigeno elevato. Io... Io non capisco. È un'avaria del sistema d'allarme, forse.

JIM: Houston, stiamo seminando qualcosa nello spazio. Vedo l'emissione dall'oblò numero uno in questo momento. È di sicuro, ehm, un gas di qualche tipo. È certamente ossigeno.

ANDY: Ricevuto, Odyssey. Avete una perdita.

INGEGNERE: Datemi un allineamento.

LIEBERGOT: Sì, sì, ho capito. Okay, ricominciamo tutto da capo.

I TECNICO: Comunque i dati telematici vengono...

II TECNICO: Sì, ho visto.

TECNICO: Mi pare impossibile! Mi pare impossibile che sia andata così!

ANDY: Per ora è tutto regolare, volo, un po' di agitazione, ma è normale date le circostanze.

GENE: Okay, ascoltate bene ragazzi. Fate silenzio. Fate silenzio. Fate silenzio! Cerchiamo di restare calmi. Procedure, mi serve un altro computer in tempo reale. Voglio che tutti mettiate in allarme le squadre di appoggio. Buttateli giù dal letto e fateli venire qui. Studiamoci il problema, va bene? Non peggioriamo le cose tirando a indovinare.

ANDY: Tredici, qui Houston. Ci stiamo organizzando. Appena possibile vi daremo delle risposte.

JACK: Se emettiamo ancora gas continueremo a sbattere sull'orlo dell'angolo morto.

FRED: Guarda l'ossigeno nel serbatoio uno. 200 per pollice in diminuzione.

LIEBERGOT: Serbatoio ossigeno numero due a zero, serbatoio uno a 218 in diminuzione.

FRED: È questo che vi risulta? Confermate.

ANDY: Sì, è quello che ci risulta, Tredici.

GENE: Possiamo rivedere la situazione Sy? Esaminiamola da... da un punto di vista di status. Eh... Cosa c'è su questa astronave di sano?

LIEBERGOT: Dammi un minuto, Gene.

FRED: Non avremo corrente per molto. La nave si sta dissanguando.

LIEBERGOT: Volo?

GENE: Sì, EECOM, avanti.

LIEBERGOT: Suggerisco di chiudere le valvole dei reagenti delle pile a combustibile.

GENE: E mi spieghi a che cavolo servirebbe?

LIEBERGOT: Se la perdita è li possiamo isolarla. Così salviamo quello che resta nei serbatoi e andiamo avanti con la pila buona.

GENE: Se la chiudi non la puoi più riaprire, e non si alluna con una sola pila a combustibile.

LIEBERGOT: Gene, la Odyssey è spacciata. Per quanto mi riguarda questa è l'unica alternativa.

GENE: Già. Sì. Sì, sì. Okay, Sy. Comunicazione, digli di chiudere le valvole dei reagenti.

ANDY: Tredici, qui Houston. Ordiniamo chiusura delle valvole dei reagenti su pile uno e tre. Ricevuto?

JIM: Stai dicendo che dichiariamo forfait? Chiudiamo le valvole dei reagenti per spegnere le pile a combustibile? Hai detto di spegnere le pile a combustibile? Ti ho sentito bene?

GENE: Si, hanno sentito bene. Digli che pensiamo sia l'unico modo di fermare la perdita.

ANDY: Sì, Jim, riteniamo che lo spegnimento delle pile possa fermare la perdita.

GENE: Ha capito bene?

ANDY: Hai capito, Jim?

JIM: Sì, Houston, ho capito. Abbiamo perso la Luna. Okay, Fred, chiudile.

FRED: Vediamo a che serve.

JACK: Se non funziona non avremo energia sufficiente per rientrare.

FRED: Merda!

LIEBERGOT: Ma che cavolo!

FRED: Houston, ossigeno nel serbatoio uno ancora in diminuzione.

JIM: Quanto tempo ci vuole a mettere sotto corrente il LEM?

FRED: Tre ore, secondo la check list.

JIM: Non abbiamo così tanto tempo.

FRED: Accidenti!

JIM: Okay. Ah, Jack, prima che le batterie ci abbandonino completamente togliamo corrente a tutto. Cerchiamo di risparmiare il più possibile per il rientro.

LIEBERGOT: Ci sono quindici minuti di ossigeno, e poi il modulo di comando sarà morto.

GENE: Okay. Okay! Aprite le orecchie! Ecco gli ordini: spostiamo gli astronauti dentro al LEM...

LIEBERGOT: D'accordo. Ed, dammi un po' di questi dati.

GENE: ...dobbiamo farci arrivare dell'ossigeno. TELMU, Controllo voglio una procedura d'emergenza per la potenza. Solo l'hardware essenziale. GNC, EECOM, spegneremo il modulo di comando allo stesso tempo. Dovremo trasferire il sistema di guida da un computer all'altro, quindi voglio cifre pronte per quando saranno in posizione.

GNC: Ricevuto, volo.

LIEBERGOT: Okay, trasferiamo i dati di controllo sul computer del LEM prima che il modulo di comando vada fuori uso.

GENE: Il LEM è diventato una lancia di salvataggio.

ANDY: Odyssey, qui Houston. Dovete ridurre tutti i consumi di corrente. Dovete mettere sotto corrente il LEM nello stesso tempo, quindi sbrigatevi a mandarci qualcuno.

JIM: Abbiamo già spedito Fred sul LEM, Houston.

ANDY: Siamo seriamente a corto di tempo, Jim. Devi completare il trasferimento del programma di guida e devi farlo prima di restare senza corrente nel modulo di comando, altrimenti non sarai in grado di governare.

JIM: Quanto tempo ho? Datemi una cifra.

ANDY: Beh, restano meno di quindici minuti di sopravvivenza nell'Odyssey.

JIM: Abbiamo quindici minuti, Fred. È peggio di quanto pensassi. Ah, Houston, mi sono trasferito dal modulo di comando al LEM.

GENE: Se Jack non completa il trasferimento dei dati di guida computerizzati in tempo...

GLYNN LUNNEY: ...non sapranno in che direzione sono puntati.

GENE: Esatto.

LUNNEY: Brutto modo di volare.

GENE: Sono in sala operativa se mi cerchi.

LUNNEY: Okay.

JACK: Houston, qui Tredici. Siete di nuovo in contatto con me?

ANDY: Aquarius, qui Houston. Avete circa dodici minuti per completare l'avviamento del LEM.

FRED: Non vedo nessuna stella. C'è un sacco di roba che galleggia là fuori!

JACK: Okay, Houston. Ho completato i passi di pagina 15. Sono pronto a togliere corrente al computer. Mi servono le coordinate cardaniche, Jack! Prima che tu spenga il computer!

ANDY: Salta venti pagine.

JACK: Okay, Jim!

LIEBERGOT: Quelle cifre, devo...

DEKE: Te le faremo avere.

LIEBERGOT: No, sul serio, mi servono.

TECNICO: Sta' tranquillo.

FRED: Houston, il nostro computer è avviato.

ANDY: Ricevuto. Tieniti pronto, Fred. Jack, dobbiamo procedere coi passi da 12 a 17 rapidamente. Avete solo... circa otto minuti di margine.

JACK: Pompa pila a combustibile, miscelatori ossigeno serbatoio due spenti.

JIM: Okay, Houston. Controllatemi. Ho completato le conversioni cardaniche, ma... dovreste ribattermi tutti i calcoli.

ANDY: Comincia pure, Jim.

JIM: L'angolo della calibrazione del rullio è -2. Il rullio del modulo lunare è 355,57. La cabrata 1678. Correzione cabrata 167,78. L'imbardata è 351,87.

ANDY: Aspetta, stiamo controllando.

JIM: Houston, abbiamo visibilità zero nel nostro campo stellare, e se questi calcoli non sono giusti, chissà dove andiamo a sbattere.

TELEMETRIA: Sembra a posto, volo.

CONTROLLO: Va benissimo.

INCO: Qui bene.

GNC: Sono giusti, Andy.

LUNNEY: Okay, procediamo.

ANDY: Tutto okay, Jim.

JIM: Okay, inseriscili, Fred.

ANDY: Jack, spegni LMU. Passa su SCS. Posizione di attesa per spegnere gli ugelli di spinta. Passo.


DICK CAVETT: Gran bella giornata a New York, vero? Un clima per guardare le ragazze.

SPALLA: Oh, sì.

CAVETT: Mi sono simpatici quei guardoni ingegnosi che fanno finta di lavorare per la società elettrica e scavano trincee nelle strade per avere una vista migliore. Non male, eh! Eh, a proposito di guardoni, lo sapevate che il nostro primo astronauta scapolo sta andando sulla Luna? Chi è, Swigert?

SPALLA: Sì.

CAVETT: Già. È il primo scapolo, pare sia uno di quelli con una ragazza in ogni porto. Ha questa reputazione.

SPALLA: Ah, ah, ah!

CAVETT: Ma secondo me pecca di eccessivo ottimismo se si è portato calze di nylon e cioccolato sulla Luna. Ah, ah!

SPALLA: Ah, ah, ah!

CAVETT: Avete letto che l'audience è stata, come si dice? Tre milioni in meno o tre milioni sotto? Tre milioni in meno, giusto? Beh, insomma, tre milioni di spettatori in meno hanno guardato questo lancio spaziale rispetto al precedente. Beh, io credo abbia... Il colonnello, eh, Bor...

ANNUNCIATORE: L'ABC presenta... Ed ecco a voi Jules Bergman, redattore scientifico della ABC.

JULES BERGMAN: L'astronave Apollo 13 è rimasta senza corrente elettrica, e gli astronauti Jim Lovell, Fred Haise e Jack Swigert stanno procedendo lungo il tunnel che porta al LEM per usarlo come una lancia di salvataggio, provvista di corrente per le ricetrasmittenti del modulo di comando. Apollo 13, a quanto pare, sta anche perdendo ossigeno, e gli astronauti...

MARILYN: No, aspetta.

BERGMAN: ...potrebbero dover usare la provvista di ossigeno...

MARILYN: Un guasto all'impianto elettrico?

BERGMAN: ...del LEM.

MARILYN: Che cosa vuol dire?

BERGMAN: L'incidente esclude qualsiasi possibilità di allunaggio, e potrebbe addirittura mettere in pericolo le vite degli astronauti se la provvista di ossigeno del LEM più quando è rimasto dell'ossigeno del modulo di comando non sarà sufficiente per il loro rientro sulla Terra.

MARILYN: Come sarebbe non c'è pericolo per ora?

BERGMAN: Il controllo missione...

MARILYN: Ho sentito che perdono ossigeno.

BERGMAN: ...non ha un emesso comunicato ufficiale, ma...

MARILYN: Ce la faranno?

BERGMAN: ...ha deciso di ricorrere al razzo del LEM che doveva servire per la discesa sulla Luna, servirà per riportare gli astronauti sulla Terra. Ricapitolando quanto è accaduto, gli astronauti dell'Apollo 13 potrebbero essere in serio pericolo. Due ore fa...

MARILYN: No, le stronzate della NASA non mi interessano!

BERGMAN: ...hanno udito una forte esplosione, mentre rientravano nel modulo di comando.

MARILYN: Devi dirmi che sta succedendo a mio marito!


ANDY: Vorremmo passare i controlli all'Aquarius adesso.

JACK: Ricevuto.

JIM: Houston, un momento.

ANDY: Ti restano solo cinque minuti, Jack.

FRED: L'RCS ancora non funziona!

JIM: Houston, vi avverto: l'RCS ancora non funziona! Non abbiamo controllo di assetto nell'Aquarius!

LUNNEY: Non hanno controllo. Abbiamo saltato qualcosa? Controllo.

CONTROLLO: Che c'è?

LUNNEY: Ma che diavolo è successo?

CONTROLLO: Non lo so. Dobbiamo avere più tempo.

LUNNEY: Non ne abbiamo di tempo!

CONTROLLO: Stiamo facendo tutto il possibile.

JIM: Qui è un gran casino. Cerco di cabrare, ma ci imbardiamo a sinistra. Perché non riesco a evitarlo?

FRED: Non può volare così. Il nostro centro di gravità è nel modulo di comando.

JIM: È come se volassimo con un elefante morto sopra.

TECNICO GUIDA: Volo, ci stiamo avvicinando al blocco cardanico.

ANDY: Attenti alla sospensione cardanica centrale. Non ruzzolate nello spazio.

JIM: Digli che le conosco le sospensioni cardaniche.

FRED: Ricevuto, Houston.

JIM: Non ho bisogno di sentire ovvietà! Questo casino ce l'ho sotto il naso!

LUNNEY: È sul microfono automatico.

ANDY: Ah, Aquarius, vi abbiamo tutt'e due sul microfono automatico.

FRED: Vuoi che passiamo sul microfono automatico?

ANDY: Già fatto, sentiamo tutto quello che dite.

FRED: Scusa, Jim.


BERGMAN: ...e c'è soltanto un ristrettissimo margine di sicurezza per riportare Lovell, Haise e Swigert a casa vivi. JANE CONRAD: Marilyn?

BERGMAN: Il rischio corso è stato molto alto e non perfettamente delineato dalle parole...

JANE: Mi dispiace, Jeffrey vuole vedere te.

BERGMAN: ...in conferenza stampa, ma io deduco dalla laconicità del direttore del centro spaziale Chris Kraft e dai lineamenti tirati del capo del programma Apollo, Jim McDivitt...

MARILYN: Jeffrey?

JEFFREY: Perché c'è tutta questa gente qui?

MARILYN: Beh, è che papà è ancora in missione, lo sai.

JEFFREY: Ha detto che mi porta un sasso dalla Luna.

MARILYN: Certo. Beh... Si è rotto qualcosa sull'astronave di papà, e dovrà tornare indietro prima di arrivare sulla Luna.

JEFFREY: Non si apre la porta?


ANDY: Tredici, qui Houston. Vediamo che quella fuga di gas vi sta ancora sballottando. Come andiamo?

JIM: Houston, qui Aquarius. Ehm... Abbiamo dovuto imparare a volare di nuovo, ma... andiamo un po' meglio adesso.

ANDY: Ricevuto, Aquarius.

LUNNEY: Digli di chiudere.

ANDY: Jack, possiamo terminare la vostra procedura, ora?

JACK: Ma... siamo sicuri di poter ridare corrente a quest'affare? Sta cominciando a fare un freddo cane qui dentro.

ANDY: Ricevuto, Jack, ma dovremo occuparcene più tardi.

INCO: Computer spento.

TELEMETRIA: Schermi sgombri.

CONTROLLO: Passiamo sul LEM.

ANDY: Confermiamo lo spegnimento, Jack. Modulo lunare sotto controllo.

JACK: Ricevuto, Houston. Qui Odyssey, passo e chiudo.

JIM: Fred, dovremo eseguire un'accensione in volo. È solo questione di tempo. Jack, hanno spento tutto di là?

JACK: Sì.

FRED: Non credevo che saremmo tornati qui dentro così presto. Houston, secondo le vostre proiezioni, di quanto siamo fuori rotta? Passo.


I TECNICO: Mi leggi i tuoi dati?

II TECNICO: Secondo le procedure...

III TECNICO: Sono praticamente...

GENE: Okay, gente. State a sentire.

I TECNICO: Tieni.

II TECNICO: Forza, ragazzi, datevi da fare.

GENE: Dunque: voglio che vi scordiate tutti quanti il piano di volo. Da questo momento in avanti improvvisiamo una nuova missione.

INGEGNERE: Accidenti! Mi dispiace. Chiama qualcuno che lo sistemi. Si troverà pure una lampada.

GENE: Come li riportiamo a casa? Loro sono qui. Gli facciamo invertire la rotta e li riportiamo indietro?

RIENTRO: Sì, certo. È la cosa migliore.

I TECNICO: Mentre riflettiamo...

II TECNICO: ...l'accensione...

III TECNICO: No. Non sono d'accordo.

IV TECNICO: Ma perché?

JERRY: No, nossignore. Li mettiamo su una traiettoria di rientro libero.

TECNICO: Esatto.

JERRY: È l'alternativa con meno problemi per la sicurezza.

GENE: Ha ragione Jerry. Usiamo la gravità della Luna per farli rientrare.

RIENTRO: No. Il LEM non mantiene in vita tre persone per così tanto tempo.

CONTROLLO: Ce la fa appena per due.

RIENTRO: Secondo me, dobbiamo annullare la missione, far dietrofront e riportare subito i ragazzi a casa.

CONTROLLO: Recuperiamoli subito. È l'unica cosa.

JERRY: Un momento. Non sappiamo nemmeno se il motore dell'Odyssey funziona, e se si sono verificati danni gravi all'astronave.

TECNICO GUIDA: Così esplodono e addio.

RIENTRO: Non è questo il problema. Così perdiamo tempo!

TECNICO: Oh, sentite, io non ho nessuna intenzione di indorarvi la pillola!

GENE: Okay, silenzio! Silenzio tutti, per piacere. Vediamo di stare calmi. Il solo motore con sufficiente potenza per l'annullamento della missione è l'SPS del modulo di servizio. Lovell dice che può essere rimasto danneggiato in un'esplosione, quindi consideriamolo andato. Se lo accendiamo può saltare tutto quanto. È troppo rischioso, e non possiamo correre rischi. L'unica cosa per cui serve il modulo di comando è il rientro, quindi ci serve solo il LEM. Il che vuol dire: traiettoria di ritorno libero. Una volta che avranno fatto il giro della Luna, accendiamo il motore del LEM fino ad acquistare un po' di velocità e li riportiamo a casa di corsa.

RIENTRO: Ah, Gene, io mi chiedevo cosa ne pensano quelli della Grumman.

TECNICO GRUMMAN: Non possiamo dare nessuna garanzia. Noi abbiamo progettato il LEM per scendere sulla Luna, non per accendere il motore per correggere la rotta.

GENE: Beh, sfortunatamente non scendiamo sulla Luna, giusto? Non mi interessa per che cosa sia stato progettato, mi interessa che cosa può fare. Quindi mettiamoci al lavoro e facciamo un piano, d'accordo?

TECNICO: Okay, al lavoro.


I TECNICO: Comunicazione.

II TECNICO: Ehm, volo, dovremo fare in tempo. Ecco tieni.

DR. CHUCK: Dopo l'accensione dobbiamo inserire nel piano di volo un po' di tempo per farli dormire.

CAPCOM: Ne devi parlare con l'FAO.

DR. CHUCK: Ne ho già parlato con l'FAO.

TECNICO: Quanto sarà il tempo di accensione per il massimo...

DIRETTORE NASA: Ha chiesto una stima del direttore di volo.

GENE: Ma chi la vuole una stima?

DEKE: Il Presidente.

GENE: Il Presidente?

LUNNEY: Nixon vuole le probabilità.

GENE: Non perderemo l'equipaggio.

DIRETTORE NASA: Gene, gli devo dare una cifra. Quante probabilità? 20, 30%?

LUNNEY: Non credo siano così buone.

GENE: Non li perderemo ti ho detto. Ci manca solo il Presidente.

LUNNEY: Quanto tempo dovranno tenete acceso il motore PC+2?

DEKE: Senti, digli 30%.


CAPCOM: Prevista perdita segnale tra meno d'un minuto. Quando ci risentiremo avremo i dati per l'accensione PC+2.

FRED: Ricevuto, Houston. Ci risentiamo alla ripresa del contatto radio.

JIM: Volete guardare?

FRED: Guarda che roba. Ehi!

CAPCOM: Aquarius, mancano trenta secondi alla perdita del segnale.

FRED: Mare della Tranquillità. È la zona di Neil e Buzz. Stiamo arrivando al Monte Marilyn. Jim, devi venire a dare un'occhiata.

JIM: L'ho già visto.

CAPCOM: Aquarius, qui Houston. Prevediamo perdita segnale fra circa dieci secondi.

JACK: A presto, Terra. Ci rivediamo dall'altra parte della Luna. Quando entri nell'ombra della Luna e la... la... la Luna si interpone fra te ed il Sole, allora vedi stelle che sono più brillanti di qualsiasi cosa tu abbia mai visto nella più chiara delle notti terrestri, e... e poi, ehm, poi passi nell'alba lunare, sulla superficie della Luna e... e dev'essere una visione impressionante. Io.. io non vedo l'ora di vederla con i miei occhi.

GIORNALISTA: Il problema ora non è tanto questione di un'adeguata provvista di ossigeno, quanto del consumo di acqua, che è di vitale importanza per le operazioni di raffreddamento che assicurano il funzionamento dei sistemi elettronici.

FRED: L'altopiano di Fra Mauro. È lì che dovevamo scendere.

JACK: Guarda il cratere di Tsiolkovsky. È incredibile quant'è brillante lo strato di materiale buttato fuori.

FRED: Sembra neve. È bellissimo. Ecco il mare Imbrium, verso nord.

CAPCOM: Tredici, qui Houston. Riceviamo i vostri segnali telemetrici. Piacere di rivedervi, ragazzi.

FRED: Il piacere è tutto nostro, Houston.

CAPCOM: La vostra velocità è di 7.062 piedi al secondo, ad una distanza dalla Luna di 56 miglia marine. State pronti per i vostri dati sull'accensione PC+2.

FRED: Devo ammettere che ho avuto la tentazione di scendere giù a raccogliere un po' di sassi. Eravamo così vicini.

JIM: Signori, quali sono le vostre intenzioni? Io voglio tornare a casa. Abbiamo un'accensione prossima. Ci serve un piano, caso mai perdessimo Houston. Fred, vediamo un po' com'è la situazione dei consumi. Jack, torna sull'Odyssey e prendi tutta l'acqua prima che si congeli. Torniamo a casa.

CAPCOM: Aquarius, abbiamo per voi alcuni dati per l'accensione PC+2.


GENE: Insomma, mi state dicendo che potete dare a quei ragazzi solo 45 ore? Questo li porterebbe pressappoco qui. Signori, non ci siamo.

TECNICO: Ma manca il tempo!

INGEGNERE: Gene, senti dobbiamo parlare di energia elettrica.

TECNICO: Datevi una calmata, ragazzi!

JOHN: L'energia è tutto.

GENE: Come sarebbe a dire?

JOHN: Senza elettricità non parlano con noi, non correggono la traiettoria, non orientano lo scudo termico. Dobbiamo spegnere tutto quanto. Adesso. Se no non ce la fanno a rientrare.

GENE: Come tutto quanto?

JOHN: Con tutto acceso il LEM assorbe 60 ampere. Continuando così, fra 16 ore le batterie saranno morte, non fra 45. E l'equipaggio pure. Dobbiamo portarle a 12 ampere.

I TECNICO: Quanto hai detto?

II TECNICO: 12 ampere!

III TECNICO: No, non puoi.

IV TECNICO: Non funziona neanche un aspirapolvere con 12 ampere, John.

V TECNICO: John, non è assolutamente possibile.

JOHN: Dobbiamo spegnere... Dobbiamo spegnere i radar, il riscaldamento, il pannello strumenti, il computer di guida, tutto insomma.

JERRY: Aspetta, il computer di guida? Ma così non sapranno neanche in che direzione sono orientati.

GENE: Lo so.

JOHN: Più tempo discutiamo quaggiù, più corrente sprecano lassù. Ho esaminato i dati.

GENE: È così?

JOHN: Sì. È così.

GENE: Okay, John. Appena finita l'accensione riduciamo corrente al LEM.

JOHN: Bene.

GENE: Ma nel frattempo ci ritroviamo un modulo di comando congelato. Fra un paio di giorni dovremo rimetterlo in funzione usando solo batterie di rientro.

I TECNICO: Ci abbiamo mai provato.

II TECNICO: Non l'abbiamo mai neanche simulato prima d'ora, Gene.

GENE: Beh, troviamo il modo di farlo. Voglio che il personale dei simulatori si metta al lavoro sul rientro. Dovete scovarmi ogni ingegnere che abbia progettato ogni commutatore, circuito, transistor e lampadina che c'è là dentro. Parlate col tizio della catena di montaggio che ha materialmente costruito quell'affare. Trovate il modo di spremere ogni ampere da tutti e due quei marchingegni. Voglio che questo puntino faccia tutto il percorso fino a Terra e che gli avanzi del tempo. Non abbiamo mai perso un americano nello spazio e di sicuro non ne perderemo uno mentre io sono qui. Il fallimento non è contemplato.


JOHN YOUNG: Ken! Ken!

KEN: Cosa? Che c'è?

YOUNG: Ah, non sei morto. Sto cercando di parlare con te da tre quarti d'ora.

KEN: Oddio, John. Ma che cavolo ci fai qui?

YOUNG: Devi andare nel simulatore, dobbiamo fare atterrare la navicella.

KEN: Cosa?

YOUNG: C'è stata un'esplosione. Serbatoi dell'ossigeno andati, due pile a combustibile partite, modulo di comando disattivato.

KEN: Ma... e l'equipaggio?

YOUNG: Stanno bene per ora. Li manteniamo in vita nel LEM. Ma tra poco dovremo togliere corrente anche a quello. C'è un sacco di gente che sta combattendo coi numeri, Ken. E nessuno sa quanta energia ci rimarrà al momento del rientro. Per allora il modulo di comando sarà un ghiacciolo.


CONTROLLO: Se l'amperometro sale oltre i 20 in qualsiasi momento allora c'è uno sbaglio. Se lo vediamo schizzare su, addio computer di guida e i ragazzi non rientrano, è chiaro?

I TECNICO: Ma quanta energia abbiamo da gestire?

CONTROLLO: Sì e no per questa caffettiera per nove ore.

II TECNICO: John.

CONTROLLO: Sì?

II TECNICO: Senti, Ken Mattingly è arrivato.

CONTROLLO: Ricevuto. È qui.

YOUNG: Stanno perdendo calore dal momento dell'incidente. Presto avranno un sacco di condensa acquosa sui pannelli di controllo.

CONTROLLO: Ken, meno male che sei qui. Sai già tutto?

KEN: Ehm, John mi ha aggiornato. Quanto ci resta dentro le batterie?

CONTROLLO: Non lo sappiamo.

KEN: Beh, dobbiamo cercare di rialimentare il modulo di comando.

CONTROLLO: Già. Ma tu sai come?

KEN: Dipende tutto dalle sequenze. Se eliminiamo tutto quanto non è necessario e riattiviamo le cose nella giusta sequenza, forse...

CONTROLLO: Sono d'accordo.

KEN: Hai già cominciato una procedura?

CONTROLLO: Beh, gli ingegneri ci hanno provato, ma la barca è tua. Tocca a te adesso.

KEN: Okay. Frank, voglio il simulatore freddo e scuro. Dammi esattamente le stesse condizioni in cui sono loro adesso, e mi serve lo stato attuale di tutta la strumentazione.

FRANK: D'accordo.

KEN: Mi serve una torcia elettrica. Non è quella che hanno lassù. Non mi date niente che non abbiano a bordo. TECNICO: Si va in scena, ragazzi. Speditelo nello spazio.


JIM: Okay, Houston, gli interruttori di riscaldamento ugelli sono aperti.

CAPCOM: Ricevuto.

FRED: Uno, ci serviamo dell'omni anteriore quando la Terra è nella finestra, e poi passiamo all'omni posteriore quando vediamo la Luna.

CAPCOM: Ricevuto, Tredici. Aquarius, vi ordiniamo di non espellere più rifiuti. L'espulsione potrebbe spingervi fuori rotta.

FRED: Accidenti.

JACK: Che ti prende?

JIM: Niente più scarico rifiuti. Significa che saremo costretti ad immagazzinarli. Jack, servono altri sacchetti per le urine. Okay, Houston, a questo punto ci resta soltanto il computer, che adesso provvedo a disattivare. Ecco fatto. Mettiamo Isaac Newton al posto di pilotaggio.


INGEGNERE: Ma è mattina o pomeriggio?

TECNICO GUIDA: Mattina. Molto, molto mattina.

DR. CHUCK: Haise ha un po' di febbre e nessuno di loro ha dormito dal momento dell'esplosione.

DEKE: Se quei disgraziati non vogliono dormire non posso ordinarglielo. Tu ci riusciresti a dormire?

INGEGNERE: Staranno morendo di freddo, poveracci.

TECNICO COMUNICAZIONI: Gene, tra poco dovremo considerare il problema anidride carbonica.

TELEMETRIA: C'è un problema di filtri CO2 sul LEM.

TECNICO COMUNICAZIONI: Già. Abbiamo cinque filtri sul LEM.

TELEMETRIA: Dimensionati per due persone per un giorno e mezzo.

TECNICO COMUNICAZIONI: L'ho già detto al medico di bordo e...

DR. CHUCK: Sono già al livello 8 sugli indicatori ed oltre il livello 15 si comincia a ragionare male. C'è obnubilazione, anossia cerebrale.

GENE: Non ci sono i filtri del modulo di comando?

TECNICO COMUNICAZIONI: Hanno cartucce quadrate.

TELEMETRIA: E quelle del LEM sono rotonde.

GENE: L'organizzazione della pubblica amministrazione.

TECNICO COMUNICAZIONI: È un'emergenza che non è mai stata presa in considerazione.

DR. CHUCK: Il livello di CO2 sta per diventare tossico.

GENE: Beh, allora inventatevi come mettere un piolo quadrato in un buco rotondo. E di volata.

TECNICO: Okay, gente. Attenzione. Dal piano di sopra ci hanno rifilato questa rogna e gliela dobbiamo risolvere. Ci dobbiamo inventare il modo di mettere questo nel buco fatto per questo. Usando solo questa roba. Vediamo di organizzarci. È meglio che qualcuno faccia del caffè, ragazzi.


GIORNALISTA: La famiglia Haise vive a El Lago, nel Texas. La moglie Mary è di Biloxi, nel Mississippi. Fred Haise, mentre cresceva a Biloxi pensava forse di mettere su una bella famiglia, ma non aveva mai neanche sognato di volare.

FRED: Io, veramente, non avevo mai volato prima di arruolarmi, e ho scelto di volare solo per poter diventare ufficiale.

HURT: Buongiorno.

FRED: Avevo 18 anni...

MARILYN: Henry. Ma tu non dormi mai?

HURT: Ho una richiesta dei giornalisti.

MARILYN: Ah, ah.

HURT: Sono qua fuori e vorrebbero montare un trasmettitore sul prato.

MARILYN: Trasmettitore?

HURT: Sì, una specie di torre per trasmettere in diretta.

MARILYN: Credevo che non gli interessasse questa missione. Non hanno neanche voluto il collegamento.

HURT: La cosa è più drammatica adesso, quindi...

MARILYN: Se andare sulla Luna non era abbastanza drammatico, perché non andarci lo sarebbe?

HURT: Senti, io mi rendo conto di tutto, Marilyn, ma il mondo intero è coinvolto. È la più grossa...

MARILYN: No, Henry. Quella gente non metterà proprio nessun trasmettitore là fuori sul mio prato. Se hanno qualche problema al riguardo devono discuterne con mio marito. Lo possono trovare venerdì!


JIM: Ciao, Fred. Fa un freddo cane qui.

FRED: Già.

JIM: Quant'è carina Mary. Non ti vedo tanto bene.

FRED: Sopravviverò.

JIM: C'è dell'aspirina nell'armadietto. Se...

FRED: L'ho già presa. Sto benissimo, Jim. È stato un incidente che Mary sia di nuovo incinta. Dovevi vedere la mia faccia quando me l'ha detto.

JIM: Beh, sei alquanto recidivo però.

FRED: Già. Chissà se sarà maschio o femmina.

JIM: Lo saprai molto presto.

FRED: Già. Chi se lo sarebbe mai sognato di arrivare a questo punto? Voglio dire, di fare una missione vera. La maggior parte dei miei compagni di scuola non si sono mai mossi da casa, e io? Eccomi qua.

JIM: Già. Eccoti qua.

FRED: Mi fa male quando urino.

JIM: Beh, non bevi abbastanza.

FRED: Ah, bevo la mia razione come fai tu. Io dico che Swigert mi ha attaccato lo scolo. Ha pisciato nel mio tubo di scarico.

JIM: Beh, sai quando dovrai spiegare la cosa al medico di volo? Sarà un altro primato per il programma spaziale americano.

FRED: Senti. Eh... Stavo ripassando alcuni dati, e mi è venuto in mente che questo freddo possa influenzare l'efficienza delle nostre batterie. Avere smesso di riscaldare l'antigelo per risparmiare acqua e energia non ci aiuta per niente.

JIM: Ci può costare qualche ampere/ora alla fine?

FRED: Si è possibile.

JACK: Ho ripassato di nuovo le cifre. Hanno chiamato per il piano di rientro? Stiamo arrivando con troppa pendenza.

JIM: Stiamo lavorando su un'altra cosa, Jack.

JACK: Ci fanno scendere troppo veloci.

FRED: Non mi ricordo il rapporto rispetto alla temperatura e non abbiamo testi a bordo.

JIM: Beh, chiedi a Houston di richiamare le specifiche dell'equipaggiamento e di controllare.

JACK: Sentite! Ci hanno dato troppa accelerazione. Ci hanno fatto fare un'accensione troppo lunga. A questa velocità rimbalzeremo fuori dall'atmosfera e non rientreremo mai.

FRED: Ma di che stai parlando? Come ci sei arrivato?

JACK: So contare.

JIM: Jack, metà dei cervelloni del pianeta sta lavorando su...

FRED: Dicono che andiamo dritti come fusi.

JACK: se avessero commesso un errore e non ci fosse modo di rimediare credete che ce lo direbbero? Non hanno un motivo al mondo per dircelo.

FRED: Ma come non ce lo direbbero. È una cazzata.

JIM: E va bene! Ci sono un migliaio di cose che devono succedere in sequenza. E noi ora siamo al numero 8. Tu stai parlando del numero 692.

JACK: Io sto cercando di farvi capire che stiamo arrivando troppo veloci, loro lo sanno ed è per questo che non abbiamo ancora quel maledetto piano di rientro.

JIM: Va bene, ricevuto. Grazie, Jack.

JACK: Dio maledica questo pezzo di merda.

FRED: Ehi! Questo pezzo di merda ti riporterà a casa.

JIM: Ora basta.

FRED: È l'unica cosa che c'è rimasta, Jack.

JACK: Spiegati meglio.

FRED: L'hai capito benissimo che sto dicendo.

JACK: No, un momento. Io ho solo rimescolato l'ossigeno.

FRED: Quanto indicava prima che toccassi l'interruttore?

JACK: Non mi venire a insegnare come si pilota un modulo di comando, capito?

FRED: Nemmeno lo sai vero?

JACK: Mi hanno mandato qui a fare un lavoro! Se mi dicono di rimescolare il serbatoio, lo faccio!

JIM: Jack, on la prendere così, okay?

JACK: Non è colpa mia!

JIM: Nessuno dice che lo sia. Se fossi stato sul sedile di sinistra all'arrivo dell'ordine li avrei rimescolati io.

JACK: Beh, allora dillo a lui.

FRED: T'ho solo chiesto quanto indicava...

JIM: Ora basta, ragazzi.

FRED: ...e tu non lo sai!

JIM: Sentite, non dobbiamo fare così. Non è proprio il caso. Non possiamo sbattere la testa al muro per dieci minuti! Perché tanto poi ci ritroviamo con lo stesso problema: trovare il sistema di restare vivi!

CAPCOM: Aquarius, qui Houston.

JIM: Siamo in automatico?

FRED: No, non siamo in automatico.

JIM: Sì, Houston, qui Aquarius, avanti.

CAPCOM: Jim, puoi dare un'occhiata all'indicatore del CO2 e darci la lettura?

JIM: Sì, Houston, era quello che stavamo facendo. La nostra misurazione del CO2 è schizzata su di quattro tacche nell'ultima ora.

FRED: Non è possibile. Li ho ripassati tre volte quei calcoli.

CAPCOM: Sì, è più o meno giusto. Ce l'aspettavamo.

JIM: Beh, questo ci è di grande conforto. Che cosa dobbiamo fare?

CAPCOM: Beh, stiamo lavorando ad una procedura per voi. Mi ricevete?

FRED: Oh, mamma.

JIM: Okay, Houston, restiamo in attesa delle procedure.

FRED: Ho capito perché i miei calcoli erano sbagliati. Ho fatto i calcoli per due persone.

JACK: Se vuoi posso trattenere il fiato.


GIORNALISTA: Il micidiale gas CO2 sta letteralmente avvelenando gli astronauti ad ogni respiro che fanno.

I TECNICO: Permesso! Permesso!

II TECNICO: Attenzione! Fate passare!

III TECNICO: Largo! Largo!

GIORNALISTA: Fonti della NASA si limitano ad affermare che ci sarà...

II TECNICO: Accidenti! Qualcuno lo prenda! Dai, prendetelo!

IV TECNICO: Via, ragazzi!

V TECNICO: Dai!

II TECNICO: Forza, gente! Fate passare!

ANDY: Ma che cos'è?

I TECNICO: Quello che devono fabbricare.

ANDY: Beh, spero che tu abbia le procedure per farlo.

I TECNICO: Come no, eccole.

II TECNICO: Tutto qui?

ANDY: Bene, Aquarius, qui Houston. Avete un piano di volo?

FRED: Affermativo, Andy. Jack ne ha uno pronto.

ANDY: Okay, abbiamo una... insolita procedura per voi. Dovete strappare via la copertina.

FRED: Devi strappare la copertina del piano di volo.

JACK: Con piacere.

ANDY: Dunque, gli altri materiali di cui avete bisogno sono un contenitore di idrossido di litio...

TECNICO: Due. Due.

ANDY: Due. Due contenitori di idrossido di litio, scusate. Un rotolo di nastro grigio...

TECNICO: Telato.

ANDY: Di nastro telato. Inoltre un sacchetto di liquido refrigerante, anzi due sacchetti. Tubi rossi per tuta e la copertina del piano di volo che avete già.


GIORNALISTI: Per cortesia! Per cortesia, ci dia qualche informazione! Per favore! Tocca a me!

I GIORNALISTA: Come va il livello di anidride carbonica?

HURT: Sta... salendo.

II GIORNALISTA: Bene, ascolti! Un'altra domanda!

III GIORNALISTA: Vuole dire che sono rimasti quasi senz'aria?

DIRETTORE NASA: No. Un momento, un momento. Non... non è quello che ha detto. Ha detto che ci stiamo lavorando.


ANDY: Dovete tagliare il nastro telato in pezzi lunghi tre piedi. Come glielo spiego?

TECNICO: Digli lunghi un braccio.

ANDY: Lunghi un braccio. Un braccio abbondante.

FRED: Okay, Houston credo di esserci, un momento. Okay, Jack. Strappa quel nastro nel mezzo per il lungo.

ANDY: Ci siete?

FRED: Un momento, Houston.

GIORNALISTA: Mentre gli astronauti, a quanto pare, hanno sufficiente ossigeno per mantenersi in vita, una cosa che hanno di troppo è l'anidride carbonica. Con ogni respiro i tre uomini esalano, infatti, altro gas velenoso nell'abitacolo del modulo lunare, e i filtri che dovrebbero mantenere l'atmosfera respirabile, si stanno rapidamente saturando.

FRED: Oddio, l'ho strappato.

JACK: Merda.

FRED: Ah, Houston, che facciamo se... strappiamo il sacchetto? Lo rappezziamo?

ANDY: Hanno strappato il sacchetto. Ah, aspettate. Che gli dico di fare?

TECNICO: Eh, dovrebbero avere un altro sacchetto.


CRONKITE: Hanno ancora un bel po' di strada da fare e al momento stanno lavorando all'attrezzatura di supporto e all'equipaggiamento d'emergenza, ma il problema è che se qualcos'altro va storto saranno guai seri.

BERGMAN: Come la maggior parte di voi saprà, non c'è soccorso possibile nei voli spaziali. Qualsiasi sistema di soccorso che l'Agenzia spaziale ha preso in considerazione si è rivelato poi impraticabile. Del resto...

JIM: Un calzino.

ANDY: Una volta messo a posto il calzino, vi raccomandiamo...

JIM: Fa' piano.

ANDY: ...di fissare bene l'intero complesso del filtro alla paratia, proprio sopra il contenitore del LEM.

JACK: Ci stiamo avvicinando a quindici.


I GIORNALISTA: Ci fornisca altre informazioni!

II GIORNALISTA: Ma questo volo com'è rispetto alle altre situazioni di emergenza che avete affrontato?

DIRETTORE NASA: Beh, devo dire che questa è la più grave situazione che abbiamo sperimentato nei voli spaziali con equipaggio.


FRED: Houston, filtro piazzato.

JACK: Ritorno gas...

ANDY: Ricevuto.

FRED: Valvola scarico circolazione, tutte da chiudere. Selezionare contenitore CO2 su secondario.

JACK: Va bene. Proviamo. Sento aria che si muove.

JIM: Respirate normalmente.

ANDY: Aquarius, prego informare situazione CO2.

JIM: Ah, sì, Houston. Stiamo guardando le cifre. Siamo ancora vicini al livello quindici, Houston.

ANDY: Ricevuto. Restiamo in attesa.

JIM: Houston, il livello di CO2 è sceso a nove. E continua a diminuire.

INGEGNERE: Bel colpo, ragazzi.

GENE: Ottimo lavoro. Siete stati grandi.

ANDY: È una buona notizia, Aquarius. E lei, signore, è un genio della missilistica, ah, ah, ah!


KEN: Okay, il controllo dell'astronave passa al computer.

YOUNG: Accidenti!

KEN: Abbiamo sovraccaricato. Abbiamo consumato troppa energia, prima. Ci dev'essere una perdita nel circuito tra il passo 7 e il 10.

YOUNG: Qual è quello che ha la perdita?

KEN: Non lo so ancora, John, ma la sequenza era sbagliata. Bisogna tornare indietro e provare un passo alla volta.

YOUNG: Ti vuoi riposare, Ken?

KEN: Loro non si riposano, e io nemmeno.


BLANCH: Beh, se non funziona datemene un altro. Io devo vedere mio figlio. È chiaro?

INSERVIENTE: Lo so, signora Lovell.

MARILYN: Ciao, Blanch.

BLANCH: Non sono capaci di aggiustare niente, qui dentro.

MARILYN: Blanch, sono Marilyn.

BARBARA: Ciao, nonna.

BLANCH: Credevo che mi facessero vedere Jim.

MARILYN: Lo so, lo so. Eh, siamo venute a dirti una cosa. C'è stato un incidente. Jimmy sta bene, sta benissimo. Però non ci andrà più sulla Luna.

BLANCH: Ma avevano detto che ci andava.

MARILYN: Lo so. Lo so. L'hanno detto prima. Ora c'è stata un'esplosione, e... e stanno tutti bene, stanno benissimo. Ma adesso stanno tutti lavorando per trovare il modo di riportarli a casa. E... è una cosa un po' rischiosa. Amore.

BLANCH: Hai paura? Ma non ti preoccupare, tesoro. Se quelli riescono a far volare una lavastoviglie, il mio Jim la fa atterrare.


CAPCOM: Jack, ti farà piacere sapere che abbiamo contattato il presidente Nixon, il quale ti concederà una proroga per le tue imposte sul reddito, visto che sei senza alcun dubbio fuori dal Paese.

JACK: Ricevuto, Houston. Gran bella notizia.

DR. CHUCK: Digli che devono dormire. Fred ha la febbre a più di 40.

CAPCOM: Tredici, abbiamo una richiesta del medico di volo. Ragazzi, dovreste dormire un po'. È preoccupato per i dati che gli arrivano.

JIM: Vediamo come la prende questa. Ne ho piene le scatole che l'intero mondo occidentale si interessi del funzionamento della mia vescica!

DR. CHUCK: Volo, ho perso Lovell!

CAPCOM: Tredici, qui Houston. Jim, abbiamo perso il segnale dei tuoi sensori biomedici.

JIM: Non li porto più i miei sensori biomedici, Houston.

CAPCOM: Okay, Jim, ricevuto.

DR. CHUCK: Volo, adesso li ho persi tutti e tre!

GENE: Si tratta di un ammutinamento, dottore. Stia tranquillo, non li ha persi. Cerchiamo di essere un po' elastici, okay?


GNC: Gene, no, non è la velocità, è l'angolo. Forse stanno ancora emettendo qualcosa che li manda fuori traiettoria, ma l'angolo di avvicinamento è troppo stretto. Siamo arrivati a 5,9.

GENE: Accidenti.

RIENTRO I: Di questo passo sfiorano l'atmosfera, rimbalzano nello spazio e non li prendiamo più.

RIENTRO II: Ci vuole un'altra accensione per riportarli nel corridoio di rientro.

GENE: Un'altra accensione.

RIENTRO II: Accendiamo i motori e riportiamoli in rotta.

GENE: Ricevuto.

CAPCOM: Aquarius, qui Houston.

JIM: Houston, qui Aquarius.

CAPCOM: Jim, abbiamo un'altra correzione di rotta per voi.

JACK: Che succede?

FRED: Un'altra correzione di rotta.

JIM: Ahm, abbiamo capito, Houston. Ma tenete conto che io e Fred ci metteremo un po' a riavviare il computer per la piattaforma inerziale, se dobbiamo accendere il motore.

CAPCOM: Ah, negativo, Jim. Non possiamo permetterci di consumare energia per il computer.

FRED: E dobbiamo farlo alla cieca?

JIM: Houston, senza il computer di che cosa ci serviamo per l'orientamento?

GENE: Senti, dobbiamo dargli un punto di riferimento a quei disgraziati.

TECNICO GUIDA: Senza energia niente lettura strumentale.

GENE: Non parlo di energia, ma di punti di riferimento visuali.

GNC: No, non c'è nessun riferimento, ci sono solamente rottami lassù.

JIM: Houston, ci dite il perché di quest'accensione?

CAPCOM: Stiamo cercando di risolvere una questione, Aquarius. Aspettate.

JIM: Beh, sentite, Houston. Per mantenere l'assetto ci serve un unico punto fisso nello spazio. È giusto oppure no?

CAPCOM: Sì. Ricevuto, Jim.

JIM: Beh, Houston. Uno ce l'abbiamo. Se riusciamo a mantenere la Terra nel finestrino col controllo manuale, usando il reticolo coassiale fermo sul terminatore, ci serve solo sapere la lunghezza del periodo di accensione del motore. Più corto è, meglio è.

CAPCOM: Ricevuto, Jim.

GNC: Ma con il controllo manuale ce la fanno a spegnere il motore in tempo senza il computer?

GENE: È il meglio che possiamo fare, Glynn. Non abbiamo più tempo.


GIORNALISTA: Per rientrare nell'atmosfera sano e salvo, l'equipaggio ha un corridoio di soli due gradi e mezzo di ampiezza. Se sono troppo inclinati verranno inceneriti all'addensarsi dell'aria, se sono poco inclinati rimbalzeranno sull'atmosfera come un sasso lanciato su uno stagno. Il corridoio di rientro è talmente stretto che... se questa palla fosse la Terra e questa, invece, fosse la Luna, e le due fossero separate da quattordici piedi, l'equipaggio dovrebbe colpire un bersaglio non più spesso di questo pezzo di carta.


LUNNEY: Okay gente, massima attenzione! Questa si fa alla cieca!

TECNICO GRUMMAN: ...e tieni presente che non abbiamo mai tentato niente del genere prima. Accensione, giù la potenza. Accensione, giù la potenza. Accensione, controllo manuale.

GENE: Senti, si accenderà, sì o no?

TECNICO GRUMMAN: Voglio solo che tu sappia che il motore non è mai stato verificato in queste condizioni. Mi sono spiegato o no?

GENE: Ti ho capito benissimo. Ti garantisco che non ti riterrò personalmente responsabile. Se si accende, si accende, e Lovell farà il resto.

TECNICO GRUMMAN: Okay.


GIORNALISTA: Ora accenderanno il motore, e pilotando manualmente tenteranno di mantenere la Terra nel finestrino.

MARILYN: Eseguono l'accensione.


JIM: Okay, ci dobbiamo impegnare tutti e tre. Fred, tu pensa al pitch trasversale. Metti tutti i controlli di traslazione all'indietro. Così se... se vedi la Terra andare a deriva in giù dai spinta all'indietro, non in avanti. Io farò lo stesso con i miei controlli per tutto il resto. Faremo l'accensione per 39 secondi. Jack, tu cronometra.

JACK: D'accordo.

JIM: E dacci il conto degli ultimi dieci secondi fino a 39. Dobbiamo riuscirci. Te la senti, Fred?

FRED: Come no.

JIM: Siamo pronti per l'accensione del controllo corridoio.

CAPCOM: Okay, Jim. Puoi accendere quando vuoi. Siete sul via per l'accensione manuale.

JIM: Okay, pulsante più X a dieci secondi. Pronti.

FRED: Coraggio pupa, facci un'altra accensione.

JACK: Nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre...

FRED: Via al calo di combustibile.

JACK: ...due, uno, accensione.

FRED: Sta funzionando.

JIM: Eh, già.

JACK: Interruttore principale spento.

FRED: Okay, ci siamo.

JIM: Regolatore elio inserito.

JACK: RCS okay. Spinta 10%.

FRED: Spinta 10%.

JIM: Gira la navicella.

FRED: Ci provo, ma è pesante.

JACK: Dieci secondi.

JIM: Adesso abbassa l'angolo, Fred.

FRED: Stiamo andando alla deriva! Non riesco...

JIM: No, mantieni la posizione. La giro io. Tu molla la torsione.

FRED: Non riesco a stabilizzarla! Merda! Sta ballando da tutte le parti!

JIM: Vieni un poco a dritta.

JACK: Quindici secondi.

FRED: Va alla deriva. Io perdo l'assetto.

JIM: Va bene, mantienila così.

FRED: Piano, piano.

JIM: Ecco, così. Indietro! No, scappa di mano!

FRED: Indietro! Indietro!

JACK: Venti secondi.

JIM: Porta su la Terra!

JACK: Spingi in avanti, Fred! Coraggio, in avanti!

FRED: Merda! Merda, l'ho persa!

JIM: Raddrizza!

FRED: Dove sta? Dove sta?

JIM: A ore sette. Regolatore elio chiuso. Portala giù, Fred. Metti il muso giù.

FRED: Okay! Okay, ci sono.

JACK: Trenta secondi.

JIM: Ancora un po'. Un tocco leggero. Maledizione.

FRED: Sta andando a posto.

JIM: È colpa mia. È colpa mia. Vediamo... Coraggio, ci siamo. Fermo così. Fermo così. Accidenti!

FRED: Forza pupa, andiamo!

JIM: Più indietro, più indietro!

JACK: ... trentasei...

JIM: Fermo così!

JACK: ...trentasette, trentotto...

JIM: Indietro, indietro!

JACK: ...trentanove.

JIM: Spegnere! Houston, abbiamo spento.

CAPCOM: Abbastanza vicino, Jim. Ottimo lavoro.

TECNICO GRUMMAN: Lo sapevo, lo sapevo! Hai visto il nostro Lem, eh? Che mi dici?

GENE: Che non hai perso il posto.

TECNICO GRUMMAN: Lo puoi dir forte.

CAPCOM: Tredici, attenzione. Stiamo calcolando il consumo di energia per quell'accensione.

JIM: Speriamo di non doverlo rifare.


TECNICO: Non credevo ci sarebbero riusciti.

GENE: Signori, abbiamo assicurato la sopravvivenza fino al rientro. Bel lavoro. Ora dobbiamo farli scendere. Ditemi delle procedure energetiche.

KEN: Ecco nell'ordine che cosa voglio fare. Dare energia al computer di guida, ECS, comunicazioni, riscaldare i bulloni per i paracadute e gli ugelli del modulo di comando.

CONTROLLO: Gli ugelli ti faranno usare troppi ampere, Ken.

KEN: Beh, sono stati a meno 200 per quattro giorni, bisogna riscaldarli, adesso.

CONTROLLO: Riscaldiamo gli ugelli invece dei paracadute.

KEN: Se i paracadute non si aprono a che serve?

CONTROLLO: Ken, tu mi stai dicendo quello che ti serve. Io ti sto dicendo con che cosa dobbiamo lavorare. Non mi sto inventando niente.

KEN: Gli serviranno tutti questi sistemi, John.

CONTROLLO: Non abbiamo energia sufficiente, Ken. Proprio non ce l'abbiamo.

KEN: Okay, adesso torno dentro a riorganizzare le sequenze e a cercare altra energia. Ricominciamo da capo. Azzerare i controlli.

CONTROLLO: Non so proprio dove può trovarla.


BERGMAN: Il comandante dell'Apollo 13, Jim Lovell è stato più tempo nello spazio, circa 24 giorni a oggi, di qualsiasi altro uomo, ed io recentemente gli ho chiesto se avesse mai avuto paura.

JIM: Beh, qualche volta ho avuto un arresto di combustione su aerei normali, ed ero piuttosto curioso di vedere se si sarebbe riacceso di nuovo o roba del genere, ma... ma sono cose che si risolvono.

BERGMAN: Ma non c'è un caso specifico d'emergenza su un aereo in cui ricordi di aver avuto paura?

JIM: Ah, beh, sì. Mi ricordo di quella volta che ero sul mio aereo, un Banshee, in condizione di combattimento, quindi senza nessuna luce sulla portaerei. Era la Shangri-la, nel mare del Giappone, e il mio... il mio radar era in panne ed il mio radiofaro d'atterraggio era latitante, perché qualcuno in Giappone usava la stessa frequenza, e così mi stava portando lontano da dove si supponeva che andassi. E mi ritrovo a guardare in basso sull'enorme oceano scuro, così accendo la mia luce di carteggio, e a un tratto, zak, mi va tutto in cortocircuito nell'abitacolo. La strumentazione partita, le luci spente, non so più nemmeno a che quota mi trovo. Ah, sapevo già di essere a corto di carburante, così comincio a pensare di ammarare nell'oceano e... guardo giù, e nell'oscurità vedo una specie... una specie di fascia verdastra. È come una lunga guida verde stesa proprio sotto di me, ed erano le alghe, capisce? Quella roba fosforescente che viene frullata dalle eliche nella scia di una grande nave, e mi stava, appunto, riportando dritto a casa. Ecco, se le luci dell'abitacolo non fossero andate in corto, non avrei mai potuto essere in grado di vederla, quindi non... non si sa mai quali siano gli eventi che ti riporteranno a casa.

BERGMAN: In conclusione, il comandante di astronavi, Jim Lovell, ha una certa esperienza di incidenti.


JACK: Come andiamo, Fred?

FRED: Tutto okay.

JACK: Ma che diavolo è stato?

JIM: Forse il diaframma di sicurezza dell'elio. Houston, potete confermare se si è rotto il diaframma di sicurezza dell'elio?

ANDY: Confermato, Jim.

JIM: Ah, Houston, ma potrà influenzare il nostro angolo di rientro?

ANDY: Negativo, il vostro angolo di rientro è costante a 6,24, Aquarius.

JIM: Houston, noi gradiremmo molto la procedura di rientro, quassù. Quand'è che potremmo averla?

ANDY: Eh... sta arrivando al galoppo, Aquarius.

JIM: Eh, Houston, noi non possiamo fare tutto insieme all'ultimo minuto. Ecco, sentite come facciamo. Ci dite adesso la procedura. Qualunque essa sia. E noi ce la riguardiamo passo per passo per evitare ogni intoppo. Siamo tutti un po' stanchi, quassù. E la Terra si avvicina sempre di più.

DEKE: Jim, qui è Deke.

FRED: È Deke.

JACK: Non sanno cosa fare.

FRED: Forse Jack ha ragione.

JIM: Ciao Deke, com'è la storia?

DEKE: Jim, avrete la procedura di riavviamento, ve la trasmetteremo appena possibile. Ken Mattingly sta lavorando nel simulatore, ragazzi.

JIM: Ken ci sta lavorando?

KEN: Ecco, vedrai che questa sequenza funziona, John.

CONTROLLO: Può darsi che funzioni, ma andiamo fuori con l'amperaggio.

KEN: Di quanto?

CONTROLLO: Tre o quattro ampere.

KEN: Porca miseria, John! Sono tre o quattro?

YOUNG: Quattro.

CONTROLLO: Quattro!

KEN: Ancora quattro ampere. Hanno ancora un po' di corrente nelle batterie del LEM, giusto?

YOUNG: Già.

KEN: E abbiamo una linea che fornisce corrente dal modulo di comando al LEM.

YOUNG: Sì, è una riserva per la fornitura di corrente al LEM.

CONTROLLO: Continua, Ken.

KEN: Allora, invertiamola. Invertiamo il flusso e cerchiamo di succhiare quei quattro ampere dal LEM prima di mollarlo. Perché non provarci?

CONTROLLO: Non c'è una procedura apposita, vero?

YOUNG: Ne perderai tanta a trasferirla, Ken.

KEN: Sì, certo, ma a noi servono solamente quattro ampere.


GENE: Voglio tutto quello che avete sulle procedure elettriche.

DEKE: Gene, stiamo ancora...

GENE: No, non voglio tutta la Bibbia, mi bastano un paio di versetti, dobbiamo mandargli su qualcosa.

DEKE: Ci stanno ancora lavorando.

FAO: Chiamo il simulatore e gli chiedo una previsione, d'accordo?

GENE: No, basta! Non voglio un'altra previsione! Voglio le procedure! Adesso!


KEN: IMU attivato. Come mi leggete?

CONTROLLO: Bene, finora.

KEN: Ripetere, prego.

YOUNG: Sei sotto il limite, va' avanti.

KEN: Okay. Luci di proiezione in posizione. Okay, sto alimentando il sistema di guida. Ecco fatto. Computer Modulo di Comando e IMU. CMC sorgente. CMC modulo, automatico, e siamo sul computer.

CONTROLLO: Ken? Il tuo computer è acceso?

KEN: Acceso e funzionante. Come andiamo? John?

CONTROLLO: Credo che ce l'abbiamo fatta.


KEN: Arthur, i miei appunti sono chiari su quell'ultima sequenza, vero?

ARTHUR: Sì. Siamo autorizzati dalla dirigenza.

YOUNG: Chiedo scusa.

TECNICO: Sì, vi farò sapere. Aspettate! Ecco Ken e John.

GENE: È un piacere vederti, Ken.

CONTROLLO: Gene...

GENE: Grazie.

CONTROLLO: ...ecco la sequenza.

GENE: L'avete già passata al computer?

CONTROLLO: Non ne abbiamo avuto il tempo.

KEN: Aquarius, qui Houston. Mi ricevete?

JIM: Sì, ti sentiamo, Ken. Sono sbocciati i fiori del morbillo?

KEN: No, negativo, Jim. Non ho preso il morbillo. Eh, Jim, Jack è accanto a te?

JIM: Ah, sì, aspetta un momento. Lo mettiamo in linea.


JANE: Noi, oh... Accidenti.

JACKIE: Aspetta, ti do una mano. Ecco fatto.

JANE: Grazie, Jackie.

MARILYN: Credo sia meglio cercare di... di distrarla quando... quando la situazione si farà più pesante.

GIORNALISTA: Ogni missione, ovviamente, ha una percentuale di rischio.

ARMSTRONG: Già. Okay, ci pensiamo noi.

MARILYN: Grazie.

GIORNALISTA: L'imprevedibile è sempre in agguato.

MARILYN: Blanch.

BLANCH: Hm?

MARILYN: Senti, questi nostri amici vengono a vedere la televisione con te.

GIORNALISTA: Infatti questa è la prima volta che si presenta un inconveniente del genere.

MARILYN: Ti presento Neil Armstrong, e questo è Buzz Aldrin.

ARMSTRONG: Molto piacere.

ALDRIN: Salve.

GIORNALISTA: Il rischio che i tre astronauti...

BLANCH: Anche voi due lavorate al programma spaziale?


KEN: Okay. Eh, Jack, rileggimi tutta l'ultima procedura.

JACK: Sì, un momento, Ken. Ken, mi... beh, non riesco nemmeno a rileggere la mia scrittura. Devo essere più stanco di quanto credessi.

GENE: Grazie.

KEN: Non ti preoccupare, Jack. Ti guido io a voce. Trova gli interruttori del pannello principale sul pannello 11.

JACK: Interruttori del pannello principale. Trovati.

KEN: Chiudi il pannello principale B.

JACK: Ken, c'è tanta condensa su questo pannello e... è possibile che questa roba vada in corto?

KEN: Senti, facciamo una cosa alla volta, eh, Jack?

JACK: È come passare un tostapane all'autolavaggio. Pannello principale B, inserito.

KEN: Okay, Tredici, stiamo arrivando all'interfaccia di rientro.

JERRY: Volo, ci stiamo ancora abbassando nel corridoio di rientro. È come se fossero sottopeso.

GENE: Come fanno a essere sottopeso?

RIENTRO: Non siamo scesi sulla Luna.

GENE: Rocce?

RIENTRO: Affermativo.

KEN: Ah, ancora una cosa, Jim. Mentre Jack lavora ai circuiti elettrici, tu e Fred dovreste cominciare a trasferire un po' di zavorra sul modulo di comando.

JIM: Ripetete, Houston. Zavorra?

KEN: Affermativo. Eh... Dobbiamo arrivare al peso giusto. Era previsto che caricaste un paio di centinaia di libbre di roccia lunare.

JIM: Giusto, Houston.

KEN: Ora, Jack.

JACK: Sì, avanti, Ken.

KEN: Okay, ora pannello 5. Interruttore del circuito avvertimento e allarme. Pannello B chiuso.

JACK: Pannello B chiuso. Allarme generale escluso.

KEN: Okay, Jack. Sul pannello 7, B-MAG numero due, potenza e riscaldamento.

JACK: B-MAG numero due, potenza e riscaldamento, fatto.

KEN: Attivazione sistema di controllo uno e due.

JACK: Sistema di controllo due attivato.

KEN: Pressurizzazione RCS attivata.

JACK: Pressurizzazione RCS.


GIORNALISTA: Mentre suo marito si prepara a rientrare sul Lem diventato una lancia di salvataggio, Marilyn Lovell aspetta insieme ai suoi figli e ai vicini di casa, e a quanto ci risulta gli astronauti dell'Apollo 11, Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Manca solo il primogenito dei Lovell, che segue suo padre insieme con i compagni di corso all'accademia militare del Wisconsin.

ANNUNCIATORE: Ed ecco il relatore scientifico dell'ABC Jules Bergman.

BERGMAN: Con il modulo di comando in avaria, e sopravvivendo grazie all'equipaggiamento del LEM, non esistono manovre facili, e il LEM sta assolvendo a còmpiti e funzioni di qualità e durata al di là di qualsiasi progettazione. Sarà una corsa contro il tempo fino al momento dell'ammaraggio.


KEN: Okay, Jack, siamo pronti a vedere se il computer accetta la trasmissione dei dati di rientro.

JACK: Okay. IMU in alto. Tocca di nuovo a noi, ragazzi.

KEN: Capito tutto, Jack?

JACK: Okay, Ken. Telemetria in salita, modulo di comando in ricezione, giusto?

KEN: Affermativo, Jack. Coraggio, provaci.

GENE: Forza.

JACK: Telemetria in salita.

TECNICO: Finalmente!

CONTROLLO: Ora va meglio.

LUNNEY: È andata.

TECNICO: Okay, ragazzi, forza, al lavoro.

KEN: Controlla l'amperaggio. Come va?

JACK: Siamo in marcia di nuovo, Ken. Vorrei che tu fossi qui.

KEN: Ti posso capire.

FRED: Complimenti, Ken. Sei un asso, Jack.

RIENTRO: Volo, qui è RETRO.

GENE: Vai, RETRO.

RIENTRO: Volo, abbiamo un avviso di tifone al limite della zona di recupero principale.

GENE: Ripeti, RETRO.

RIENTRO: Volo, abbiamo un avviso di tifone al limite della zona di recupero principale. È solo un avviso, potrebbe anche passare lontano.

GENE: Sì, con la fortuna che si ritrovano...

JACK: Jim, ci liberiamo del modulo di servizio!

JIM: D'accordo, Jack. Al tre. Uno, due... spinta in alto!

JACK: Distaccato.

JIM: Invertire la spinta.

JACK: Modulo di servizio distaccato.

JIM: Okay, Houston. Il modulo di servizio è distaccato. Adesso possiamo vedere cos'è successo.

KEN: Ricevuto.

FRED: Eccolo là. Lo vedo.

JIM: Houston, stiamo dando la nostra prima occhiata al modulo di servizio. Un intero lato dell'astronave è mancante. Proprio accanto alle antenne principali un intero pannello è saltato via sino al... sino al nostro scudo termico.

KEN: Eh... ricevuto, Aquarius.

FRED: Dev'essere partito anche il cono del motore. Lo vedi?

JACK: Per la miseria! È incredibile!

DEKE: Lo scudo termico.


BERGMAN: Il calore aumenterà fino ai millecinque-duemila gradi centigradi. Al rientro da un volo lunare il calore arriva oltre i duemila gradi.

ARMSTRONG: Stavamo dicendo, Blanch? Blanch?

BERGMAN: La resina epossidica si arrostisce, si corrode...

ARMSTONG: Ma Jim diventò mai capo pattuglia dei boy scout?

BLANCH: Sì, certo.

ARMSTRONG: Ah, sì?

GIORNALISTA: Se lo scudo termico è minimamente incrinato, l'estremo freddo potrebbe averlo spaccato del tutto e quel che è peggio, se i bulloni esplosivi che controllano i paracadute sono rimasti danneggiati, i paracadute potrebbero non aprirsi affatto, facendo cadere l'astronave in acqua non alle previste venti miglia orarie, ma alla micidiale velocità di 300 miglia all'ora.

CRONKITE: Forse mai nella storia dell'umanità il mondo intero si è sentito unito da un tale dramma universale. Nella città di New York, migliaia di persone sono riunite a Times Square per vedere gli ultimi sviluppi della missione.

GIORNALISTA: Molti paesi hanno offerto aiuto, e il dipartimento di Stato ha detto che ne farà richiesta, se necessario. La Camera e il Senato hanno votato risoluzioni che chiedono al popolo americano di pregare stasera per gli astronauti.

CRONKITE: A Roma, papa Paolo VI si è raccolto con cinquantamila persone in preghiera per il ritorno degli astronauti. A Gerusalemme si prega davanti al muro del pianto.


JIM: È quasi ora di abbandonare la nave, Fred. Fred. Tutto okay?

FRED: Sto morendo di freddo.

JIM: Puoi resistere un altro po'?

FRED: Certo, finché serve.

JIM: Ah, bravo. Su, fatti coraggio. Non ci vorrà molto. Solo un altro po', Fred. Solo un altro po', e poi ci tuffiamo nel Pacifico. Apriamo il boccaporto, e ci sono 24 gradi.

FRED: 24 gradi.

JIM: Sei messo male.

FRED: Già.

KEN: Odissey, qui Houston. Come andiamo? Ci avviciniamo al momento del distacco del modulo lunare. Lo sapete, la tempestività è essenziale, ora dovremo fare il trasferimento sul modulo di comando. Chiudete bene il boccaporto e, se potete, diteci come state andando.

JIM: Ricevuto.

JACK: Aspetta che ti do una mano, Fred. Si approssima il distacco del LEM.

GENE: Siete tutti legati ai sedili? Manca pochissimo.

KEN: Ah, ricevuto, Volo. Tredici, qui Houston. Stiamo per sganciare il LEM.

JACK: Pronti!

KEN: Hai riunito tutti nell'Odyssey?

JACK: Sì, adesso controllo le batterie dei bulloni esplosivi un'ultima volta. Okay, Ken sembrano a posto. Non credo che dovremo collegare le altre batterie.

JIM: Scusa, Jack. La forza dell'abitudine. Ci sono affezionato al sedile del pilota. È tutto tuo.

KEN: Okay, Odyssey. Vogliamo ricontrollare alcune procedure di rientro, subito dopo lo sganciamento del LEM, previsto fra trenta secondi.

JIM: Che cos'è quello?

JACK: Ah... Mi sentivo un po' a pezzi e volevo evitare di scaricare il LEM con voi ancora dentro.

JIM: Ottima idea.

JACK: State pronti, Houston. Sganciamento modulo lunare eseguito.

FRED: Era proprio una bella nave.

JACK: Buon viaggio, Aquarius. E grazie di cuore.


DONNA: Mary? È quasi ora, tesoro.


EQUIPAGGIO RECUPERO: Volo 966 406. Volo 966 406. Prepararsi per il recupero. Volo 966 406. Volo 966 406. Prepararsi per il recupero.


HURT: Beh, mettiamola così: la traiettoria può essere deviata, i propulsori possono essere congelati, il sistema di guida può essere difettoso, lo scudo termico può essere incrinato, e i paracadute possono essere tre blocchi di ghiaccio. Insomma, abbiamo qualche ostacolo da superare.

GIORNALISTA: Okay, ma la mia domanda è questa: quando sapremo se ce la fanno?

HURT: Il blackout dura tre minuti, se non li risentiamo al quarto lo sapremo.


INCO: Velocità indicata 34.802 piedi al secondo. Distanza residua 2.625 miglia marine.

GENE: Ricevuto.

JACK: Okay, Ken, siamo allineati per il rientro. Jim, ci servirà il programma di computer per il rientro. Fred, come vanno le batterie?

FRED: Okay. Batteria A a posto.

KEN: Fase di rientro fra un minuto e 30 secondi.

FRED: Batteria B niente volts, ma gli ampere sono okay. Batteria C... merda niente volts, solo due ampere. Potrebbe morire prima che si aprano i paracadute.

JIM: Ricevuto, colleghiamo tutte le batterie sui pannelli A, B.

RIENTRO: Volo, gli si abbassa un po' l'angolo di traiettoria. Glielo diciamo?

GENE: Possiamo farci qualche cosa?

RIENTRO: No, ora no, volo.

GENE: Allora non gli serve saperlo.

RIENTRO: Ricevuto.

HURT: Quel tifone è ancora presente nella zona d'ammaraggio?

DIRETTORE NASA: Sì.

HURT: E allora c'è la situazione dei paracadute, lo scudo termico, l'angolazione della traiettoria e il tifone. Con tutte queste variabili io che cosa racconto?

DIRETTORE NASA: Conosco i problemi anch'io, Henry. Può essere il peggior disastro che la NASA abbia mai avuto.

GENE: Con tutto il rispetto, signore, io penso che sarà la nostra ora di gloria.

KEN: Aspettatevi l'interfaccia di rientro in 45 secondi. E al mio segnale la vostra velocità sarà di 35.245 piedi al secondo. Via. 35 secondi all'interfaccia di rientro.

JIM: Signori, è stato un privilegio volare con voi.

KEN: Volo, abbiamo perso il contatto radio.

GENE: Ricevuto.

INCO: Prevediamo ripresa segnale entro tre minuti.

INGEGNERE: Dipende dallo scudo.


BERGMAN: Torniamo sulla Iwo Jima, dove si trova la nostra telecamera. Gli elicotteri di recupero e soccorso della Marina già in volo girano in tondo in attesa del primo contatto radio.

BARBARA: Mamma!

I GIORNALISTA: Tre minuti al distacco del paracadute ritardatore.

II GIORNALISTA: Siamo in attesa dell'annuncio del contatto.

INCO: Un minuto e trenta secondi alla fine del blackout.

CRONKITE: Nessuna astronave in fase di rientro ha mai tardato più di tre minuti a uscire dal blackout. Questo è il momento critico. Reggerà lo scudo termico? Il modulo di comando sopravviverà all'intenso calore del rientro? Altrimenti, vi sarà solo silenzio.

JEFFREY: Mamma, mi stringi troppo.

MARILYN: Oh, mi dispiace tesoro, scusa.

JEFFREY: Okay.

INCO: Okay, volo, siamo a tre minuti. Siamo in attesa del contatto radio.

GENE: Ricevuto.

KEN: Odyssey, qui Houston. Mi sentite? Odyssey, qui Houston. Mi sentite?

CRONKITE: Il momento previsto per il ristabilimento del segnale in cui si supponeva che gli astronauti sarebbero usciti dal blackout è arrivato ed è passato. La miglior cosa che tutti possiamo fare è ascoltare e sperare. Stiamo per apprendere se lo scudo termico, che come ricorderete è stato danneggiato dall'esplosione di tre giorni fa, ha resistito oppure no all'infernale calore del rientro.

KEN: Odyssey, qui Houston. Mi sentite? Odyssey, qui Houston. Mi sentite?

INCO: Tre minuti e trenta secondi, restiamo in ascolto.

KEN: Odyssey, qui Houston. Mi sentite? Odyssey, qui Houston. Mi sentite?

INCO: Siamo a quattro minuti. Restiamo in ascolto.

KEN: Odyssey, qui Houston. Mi sentite?

JIM: Salve, Houston, qui Odyssey. È un piacere risentirvi.

KEN: Odyssey, qui Houston. Bentornati a casa. Felice di rivedervi.

ANDY: Ottimo lavoro, Ken.

KEN: Grazie.

ANDY: Sei stato grande. Bravo.

DONNA: Ce l'hanno fatta!

BIMBO: Sono tornati a casa!

LUNNEY: Okay, Deke.

JIM: Houston, stiamo galleggiando. La navicella è al sicuro. Qui Apollo 13. Passo e chiudo.

GENE: Bel lavoro!

SUSAN: Papà! Papà!

JIM: La nostra missione fu definita un fallimento di grande successo perché tornammo sani e salvi, ma sulla Luna non ci arrivammo mai. Più tardi venne accertato che una serpentina di riscaldamento difettosa all'interno dei serbatoi di ossigeno aveva provocato una scintilla durante il rimescolamento a freddo, causando l'esplosione sulla Odyssey. Si trattava di un difetto minore, prodottosi due anni prima che io venissi nominato comandante del volo. Fred Haise sarebbe dovuto andare sulla Luna con l'Apollo 18, ma la sua missione fu annullata a causa dei tagli di bilancio. Non volò più nello spazio. E neppure Jack Swigert, che lasciò la NASA e fu eletto al Congresso per lo Stato del Colorado. Ma morì di cancro prima di assumere la carica. Ken Mattingly andò in orbita intorno alla Luna come pilota del modulo di comando dell'Apollo 16, e comandò uno Shuttle senza mai avere avuto il morbillo. Gene Kranz, direttore delle operazioni di volo, è andato in pensione da poco tempo. Molti altri collaboratori del controllo missione sono passati ad altre cose, ma alcuni sono ancora là. E quanto a me, i sette straordinari giorni di Apollo 13 furono i miei ultimi nello spazio. Ho osservato altri colleghi passeggiare sulla Luna e tornare sani e salvi. Seduto in sala controllo, oppure a casa nostra, a Houston. Qualche volta mi sorprendo a guardare la Luna, ricordando gli incredibili eventi del nostro lungo viaggio, pensando alle migliaia di persone che lavorarono per riportare noi tre a casa. Guardo la Luna e mi chiedo: quando ci torneremo? E chi ci andrà questa volta?

 

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(2014)