BRIAN DI NAZARETH (transcript edizione 1991)

Regia: Terry Jones

Cast: Graham Chapman (Gaspare, Brian, Marco Pisellonio), John Cleese (Melchiorre, Gregory, Reg, sacerdote, Dirk, centurione, Arthur), Terry Gilliam (II spettatore, carceriere, profeta sangue e tuoni, Frank), Eric Idle (Sfacciato, Harry, I donna, Stan/Loretta, Warris, assistente del carceriere, Otto), Terry Jones (Mandy, Colin, Simon, Bob Hoskins, Simon il Sant'uomo), Michael Palin (Baldassarre, Nasone, ex-lebbroso, Francis, Ben, profeta noioso, Ponzio Pilato, Eddie, seguace della scarpa, Nisus Wettus).

Trama: La vita di Brian. Di Nazareth.


GASPARE: Hmmm!
MANDY COHEN: Oooh! E voi chi siete?
GASPARE: Siamo i tre Re Magi.
MANDY: Chi?
MELCHIORRE: Siamo i tre Re Magi.
MANDY: Beh, e che entrate a fare in una stalla come ladri alle due di notte? Non mi sembra tanto regale, veramente.
BALDASSARRE: Siamo astrologi.
MELCHIORRE: Veniamo dal londano Oriende.
MANDY: Cos'è, mi prendete in giro?
GASPARE: Vogliamo glorificare l'infante.
MELCHIORRE: Dobbiamo rendergli omaggio.
MANDY: Omaggio? Avete bevuto, eh? È disgustoso! Fuori, avanti, fuori!
BALDASSARRE: No, senta...
MANDY: Piombare qui con tutte queste storie di maghi e indovini! Fuori dai piedi!
GASPARE: Ma noi dobbiamo vederlo...
MANDY: Andate a glorificare il moccioso di qualcun altro, via!
MELCHIORRE: Ci ha guidado una stella!
MANDY: Vi ha guidato una bottiglia! Coraggio, fuori!
MELCHIORRE: Dobbiamo vederlo! Gli abbiamo portado doni!
MANDY: Fuori!
GASPARE: Oro, incenso e mirra.
MANDY: Ah, beh, ma perché non l'avete detto subito? Entrate. Scusate, c'è un po' di disordine... Ma la mirra che cosa sarebbe?
BALDASSARRE: È un prezioso balsamo.
MANDY: Un balzamo? Che glielo regalate a fare, un balzamo? Potrebbe morderlo!
BALDASSARRE: Eh?
MANDY: È un animale pericoloso! Fa dei balzi terribili!
MELCHIORRE: Non è perigoloso!
MANDY: Sì, altro che! È grande, con le corna...
GASPARE: No, no, è un unguento.
MANDY: Ah... allora perché si chiama balzamo se non fa i balzi? E così siete astrologi, eh? Lui che cos'è?
GASPARE: Hm?
MANDY: Dico, di che segno è?
GASPARE: Ehm... Capricorno.
MANDY: Ah, Capricorno. E che tipi sono?
GASPARE: Oh, lui è il figlio di Dio, il nostro Messia.
MELCHIORRE: Il re dei Giudei.
MANDY: Lo sono tutti i Capricorni?
GASPARE: No, no, no, no, no, solo lui.
MANDY: Oh, mi pareva, se no sarebbero in troppi.
MELCHIORRE: Qual è il nome che gli darete?
MANDY: Uhm, Brian.
RE MAGI: Noi ti adoriamo, Brian, tu sei il Signore di noi tutti. Lode a te, Brian, e al Signore nostro padre. Amen.
MANDY: Lo fate di mestiere?
GASPARE: Cosa?
MANDY: I lodatori.
GASPARE: No, siamo i Re Magi.
MANDY: Oh, beh, se ripassate da queste parti fatevi vivi, eh? Ah, e grazie tante per l'oro e per l'incenso, ma per la mirra non dovete disturbarvi, la prossima volta, d'accordo? Grazie, arrivederci! Beh, simpatici ragazzi, eh? Completamente fusi, però. Guarda che regali, eh! Ehi! Ehi, ma che fate? Giù le mani, è roba mia, ormai! Aohhh! E piantala!


SIGLA: Brian / the babe they called Brian / he grew / grew, grew and grew / grew up to be / grew up to be / A boy called Brian / A boy called Brian / he had arms / and legs / and head / and feet / this boy / whose name was Brian / And he grew / grew, grew, and grew / grew up to be / yes, he grew up to be / yes, his name was Brian / a teenager called Brian / And his face became spotty / yes, his face became spotty / and his voice dropped down low / and things started to grow / on young Brian and so / he was certainly no / no girl named Brian / not a girl named Brian / And he started to shave / and have one the wrist / and want to see girls / and go out and get pissed / a man called Brian / this man called Brian / the man they called Brian / this man called Briaaa...


SPEAKER: Giudea, Anno Domini 33. Sabato pomeriggio. Grosso modo, all'ora del tè.
PREDICATORE: Beati i poveri in spirito, perché sarà loro il regno dei cieli. Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
MANDY: Voce!
BRIAN COHEN: Shhh! Smettila, mamma.
MANDY: Beh, non si sente un accidente! Facciamoci una bella lapidazione.
MR. NASONE: Shhh!
BRIAN: Le lapidazioni ci sono tutti i giorni.
MANDY: Oh, andiamo, Brian!
NASONE: La dovete piantare!
MOGLIE DI NASONE: E sempre con le dita nel naso!
NASONE: Non è vero, mi stavo lisciando i baffi.
MOGLIE DI NASONE: Sì, ti ho visto, sai, mentre parlavi con quella signora.
NASONE: Non è vero!
MOGLIE DI NASONE: E lascialo in pace, quel povero naso! Ma che t'ha fatto?
MR. SFACCIATO: E piantatela! Non si sente una parola.
MOGLIE DI NASONE: Guarda che tu a me "piantatela" non me lo dici! Io stavo parlando con mio marito, qua! Ma guarda questo!
SFACCIATO: Beh, vacci a parlare da un'altra parte! Non riesco a sentire niente!
NASONE: Non alzare la voce con mia moglie!
SFACCIATO: Le ho solo chiesto di stare zitta, così sentiamo qualcosa, nasone!
MOGLIE DI NASONE: Non permetterti più di chiamare "nasone" mio marito!
SFACCIATO: Non lo chiamerò più così, basta.
MR. GREGORY: Volete far silenzio, per favore? Che cosa ha detto?
SFACCIATO: Non lo so, ero occupato a parlare con Nasone.
I SPETTATORE: Mi pare che ha detto "beati i panificatori".
MOGLIE DI GREGORY: Beh, e che hanno di speciale, i panificatori?
GREGORY: Non va interpretato in senso letterale. Si riferisce a tutti coloro che operano nel settore cereali.
SFACCIATO: Se non chiacchieravi tanto lo sentivamo, Nasone.
NASONE: Ehi, dillo un'altra volta e ti spacco la faccia, scemo!
SFACCIATO: Perché non lo ascolti? Magari adesso dice anche "beati i nasoni"!
BRIAN: E dai, lascialo in pace.
SFACCIATO: Ah, anche tu mica scherzi, in quanto a naso. Ma da dove venite tutti quanti? Da Nasonia?
NASONE: Tu prova a ripeterlo, e giuro che ti faccio un culo così!
MOGLIE DI NASONE: Non essere volgare! E quelle dita mettitele in tasca, che è meglio!
NASONE: Io le dita le metto dove mi pare, e quello lo gonfio!
II SPETTATORE: Sentito? Beati i puri di cuori!
GREGORY: I puri di cuori?
II SPETTATORE: Hmmm... Sì, perché si berranno Dio.
GREGORY: Qualcuno sa come si chiama?
MOGLIE DI NASONE: Tu non gonfi proprio nessuno!
NASONE: Lo gonfio eccome, se mi richiama "nasone"!
SFACCIATO: E quanto rompi, Nasone!
NASONE: Ah-ha! Va bene, l'hai voluto! Lo vedi questo? Sapessi quanto fa male...
MOGLIE DI NASONE: ... E pure i mansueti! Beati siano i mansueti! Oh, meno male, sono proprio contenta che qualcosa tocchi anche a loro. Sono proprio contenta, poveracci.
SFACCIATO: Senti, io dico solo la verità. Tu ce l'hai grosso, il naso!
NASONE: Ehi! Il tuo, di naso, sarà diventato come un pallone, quando ti avrò sistemato, chiaro?
SPETTATORI: Shhh!
SFACCIATO: Al tuo chi ci ha pensato, il fratello di Golia?
NASONE: Ehi! D'accordo, ti ho avvertito!
MOGLIE DI GREGORY:  Oh, ma la pianti di rompere? Ah!
NASONE: Io lo ammazzo! L'ammazzo! Lasciami! Lasciatemi!
MANDY: Oh, andiamocene alla lapidazione.
BRIAN: D'accordo.
NASONE: Lasciami!
FRANCIS: Ma è chiaro come il sole: la religione è sostenuta da tutti quelli che hanno interesse a mantenere lo status quo.
REG: Giusto, e quello che Gesù non riesce a valutare è che sono proprio i mansueti, il problema.
JUDITH: Sì, questo è verissimo, Reg, sì, è proprio così.
MANDY: Datti una mossa, Brian, se no arriviamo che l'hanno già lapidato.
BRIAN: Vengo.
MOGLIE DI GREGORY: Aaah! Aaah!
GREGORY: Tu sei solo un maleducato!
SFACCIATO: ... è un pecoraio!
GREGORY: È mia moglie, questa signora!
MOGLIE DI GREGORY: Ma guarda che modi!


MANDY: Quanto odio mettermi questa barba!
BRIAN: Mamma, perché le donne non possono andare alle lapidazioni?
MANDY: Perché è scritto e basta.
HARRY IL MERCANTE: Pssst! Barba, signora?
DONNA: Oh, figurati, se ho tempo da perdere con le lapidazioni. Questo mi sta di nuovo male.
HARRY: Pietre, signori?
MANDY: No, no, ce ne sono già tante per terra.
HARRY: Oh, mica come queste. Guardi qua, senta che qualità! Tutte rifinite a mano.
MANDY: Hmm... mi hai convinto, dammene due a punta... e una grossa piatta.
BRIAN: La voglio anch'io, mamma.
MANDY: Hm?
BRIAN: Ah, sì: papà!
MANDY: Sì, va bene. Due a punta, due piatte e un cartoccio di ghiaia per il mio bambino.
HARRY: Un sacchetto di ghiaia. Grande lapidazione oggi!
MANDY: Chi è?
HARRY: Uno del posto.
MANDY: Ah, bene.
HARRY: Buon divertimento!


DONNE: A morte! Ammaziamolo! Forza!  Lascatecelo! Ammazzatelo! Ammazzatelo! Andiamo, uccidetelo! Fateci cominciare! Sì!
SACERDOTE: Sei tu Mattia, sei tu il figlio di Gath?
MATTIA: Devo dire sì?
GUARDIA: Sì.
MATTIA: Sì.
SACERDOTE: Sei stato giudicato colpevole dagli Anziani della città d'aver pronunciato invano il nome del Signor. E quindi, in quanto tu sei un blasfemo, devi essere lapidato a mo-o-orte.
DONNE: Ooh...
MATTIA: Senti, avevo appena finito di cenare, e ho solo detto a mia moglie: "Questo pezzo di baccalà è degno di Geova".
DONNE: Oooh!
MATTIA: Solo questo ho detto!
SACERDOTE: Bestemmia! L'ha detto di nuovo!
DONNE: Sì! Sì!
SACERDOTE: Sì! L'avete sentito?
DONNE: Sì! Sì!
DONNA: Sentito!
SACERDOTE: Ci sono per caso delle donne?
DONNE: Uh... ooh... no...
SACERDOTE: Molto bene. In virtù dell'autorità di cui sono investito...
MATTIA: Ehi, aoh! La piantate? Non abbiamo ancora incominciato!
SACERDOTE: Avanti! Chi l'ha tirata? Chi ha tirato la prima pietra?
DONNE: È stata lei! È stata lei! Lui! È stato lui! Lui! Lui! Lui! Lui!
I DONNA: Scusa, eh... credevo avessimo incominciato.
SACERDOTE: In ginocchio! In fondo!
I DONNA: Oh, accidenti!
SACERDOTE: E tutti i giorni ce n'è una! Dov'eravamo rimasti?
MATTIA: Senti, io non credo che sia una bestemmia dire soltanto "Geova".
DONNE: Aaah! L'ha detto! L'ha detto!
SACERDOTE: Guarda che così peggiori la tua situazione!
MATTIA: E che vuoi che peggiori? Peggio di così! Geova! Geova! Geova! Geova!
SACERDOTE: Io ti avverto! Se ti azzardi a dire Geova un'altra volta... Ahi! Avanti! Chi è stato! Chi l'ha tirata?
MATTIA: Ah, ah, ah, ah!
SACERDOTE: Avanti! Voglio saperlo!
DONNE: È stata lei! È stata lei! Lui! Lui! Sì, lui! È stato lui!
SACERDOTE: Sei stato tu?
II DONNA: Sì.
SACERDOTE: Guarda che...
II DONNA: Lui ha detto Geova!
DONNE: Aaah! Aaah!
SACERDOTE: La volete smettere? Fermi! Fatela finita! Basta! State a sentire: nessuno deve lapidare nessuno finché non suonerò questo fischietto! Mi sono spiegato? Neppure, e voglio che questo sia molto chiaro, neppure se uno dicesse "Geova"!
DONNE: Aaah!
SACERDOTE: Aaargh!
III DONNA: Strike!


BRIAN: Io ho il naso grosso, mamma?
MANDY: Oh, smettila di pensare al sesso!
BRIAN: Io veramente...
MANDY: Che chiodo fisso! Mattina, pomeriggio e sera! "Alle ragazze piacerà questo? Alle ragazze piacerà quello? Ce l'ho troppo grande? Ce l'ho troppo piccolo?"...
I LEBBROSO: Fate la carità!
II LEBBROSO: Fate la carità!
EX-LEBBROSO: Fate la carità, la carità! Viaggiano in asino e non mollano uno spicciolo. Pezzenti, ne', hai visto? Eccone altri due. Date un talento a un ex-lebbroso.
MANDY: Levati di mezzo!
EX-LEBBROSO: Date un talento a un ex-lebbroso.
MANDY: Un talento? Oh, questo non lo guadagna in un mese!
EX-LEBBROSO: Allora mezzo.
MANDY: Ma va' all'inferno, vai!
EX-LEBBROSO: Dai, Nasone, trattiamo.
BRIAN: Come?
EX-LEBBROSO: Okay, tagliamo corto. Diciamo che tu hai uno sciclo. Io parto da duemila e ci accordiamo per 1800.
BRIAN: No!
EX-LEBBROSO: 1700?
MANDY: Vattene via, sciò!
EX-LEBBROSO: 1600?
MANDY: Insomma, lo lasci in pace?
EX-LEBBROSO: Okay. Due scicli, solo due. Ci stai?
MANDY: Senti, tanto non ti dà un bel niente. Quindi sparisci!
EX-LEBBROSO: Ultima offerta! Mezzo sciclo! Mezzo sciclo per un ex-lebbroso!
BRIAN: Ma che significa ex-lebbroso?
EX-LEBBROSO: Significa che mi sono fatto dieci anni di lebbra, e ne vado fiero.
BRIAN: E poi che è successo?
EX-LEBBROSO: Sono stato guarito.
BRIAN: E come?
EX-LEBBROSO: Un vero miracolo, che Dio la benedica, signore.
BRIAN: E chi ti ha guarito?
EX-LEBBROSO: Gesù! Gesù è stato! Io me ne andavo a zonzo pensando ai fatti miei, e tutt'a un tratto arriva lui, mi mette le mani in fronte e mi guarisce. Prima avevo un mestiere nelle mani, e ora mi ritrovo senza lavoro. Ma dico, vuoi chiedere il permesso? "Sei guarito...". Filantropo del piciu!
BRIAN: Beh, perché non vai da lui a dirgli che vuoi tornare ad essere un lebbroso?
EX-LEBBROSO: E già, potrei anche farlo. Giusto. Perché no? V-v-veramente pensavo di chiedergli se potesse farmi zoppo da una gamba, questa settimana, sa, una cosa che faccio appena. Ma non la lebbra che francamente è una gran rottura di coglioni.
MANDY: Brian! Vieni a mettere a posto la tua stanza!
BRIAN: Ecco, tieni.
EX-LEBBROSO: Ben gentile, signore. Ma come? Mi dai questa miseria per tutta la sceneggiata della mia vita?
BRIAN: Certi non si accontentano mai.
EX-LEBBROSO: Anche Gesù me l'ha detto, signore.


MANDY: Oh...
SERGENTE: Sera, signorina.
MANDY: Oh, eh... salve, sergente, ehm... Sarò da te fra un momento, va bene?
BRIAN: Che cosa ci fa qui?
MANDY: Dai, non cominciare, Brian. Vai a mettere a posto la tua stanza.
BRIAN: Maledetti Romani!
MANDY: Ascoltami bene! Se non fosse per loro, noi non ci potremmo permettere tutto questo, non dimenticartelo!
BRIAN: Noi ai Romani non dobbiamo niente, mamma.
MANDY: Beh, non è del tutto vero, sai com'è...
BRIAN: Che vuoi dire?
MANDY: Beh... ecco, tu mi hai sempre chiesto del tuo...
BRIAN: Del mio naso?
MANDY: Eh, sì, beh... c'è un motivo se è com'è, Brian.
BRIAN: E cioè?
MANDY: Beh... forse avrei dovuto dirtelo tanto tempo fa, ma...
BRIAN: Cosa?
MANDY: Ecco, Brian, tuo padre non è il signor Cohen.
BRIAN: Ah, io non ho mai pensato...
MANDY: Non essere sfacciato, eh? Era un Romano, Brian. Era un centurione dell'esercito Romano.
BRIAN: Vuoi dire che ti ha violentata, mamma?
MANDY: Ah... da principio sì...
BRIAN: Ma chi era?
MANDY: Minchius Maximus, si chiamava. Hmmm... le promesse che mi ha fatto, sai... mi avrebbe condotta a Roma, case vicino ai Fori, schiavi, latte d'asina, carta di credito Roman Express... E invece, dopo che ha fatto i suoi comodi, voom!, sparito come un topo di cloaca!
BRIAN: Che bastardo!
MANDY: E la prossima volta che parli di quei "maledetti Romani", ricordati che sei uno di loro!
BRIAN: Io non sono Romano! Io non lo sarò mai! Io sono un giudeo, uno strozzino, un rabbino, un naso-adunco, sono un ebreo Doc, sono un pedone del Mar Rosso, e ne vado fiero!
MANDY: Huh... sesso, sesso, non sanno pensare ad altro, i giovani d'oggi. Beh, che mi racconti, sergente?


ANNUNCIATORE: Il Colosseo, Gerusalemme. Spettacolo per le scuole.
SPEAKER: Signore e signori! Il prossimo incontro è tra Boris il Macedone, detto "lo Sventrabambini", e Isacco Mitch, detto "lo Svelto".
BRIAN: Panini di dromedario! Lingue di pappagallo! Noccioline puniche! Fegatelli di scricciolo caldi! Cervella di
fringuello! Orecchie di giaguaro! Capezzoli di lupo fritti! Sistematevi lo stomaco!
JUDITH: Io sono convinta, Reg, che un gruppo anti-imperialista come il nostro debba rispecchiare una divergenza di
interessi all'interno della base di potere.
REG: Sono d'accordo. Francis?
FRANCIS: Puntodivistamente parlando, quello che dice Judith è valido, purché il movimento non dimentichi mai che è un
diritto inalienabile di ogni uomo...
STAN: O donna.
FRANCIS: ...o donna, di affrontare se stesso...
STAN: O se stessa.
FRANCIS: ...o se stessa...
REG: Giusto.
FRANCIS: Grazie, fratello.
FRANCIS: O sorella.
FRANCIS: O sorella... Dov'ero rimasto?
REG: Avevi finito.
FRANCIS: Oh. Ah.
REG: Per concludere, è un diritto naturale di ogni uomo...
STAN: O donna.
REG: Perché non la pianti con queste donne? Ci confondi le idee, basta.
STAN: Perché le donne hanno il sacrosanto diritto di svolgere un ruolo nel movimento.
FRANCIS: Perché continui a tirare in ballo le donne?
STAN: Voglio essere donna.
REG: Cosa?
STAN: Voglio essere donna. E d'ora in poi, voglio che mi chiamiate Loretta.
REG: Come?
LORETTA: È un mio diritto di uomo.
JUDITH: Scusa, ma perché vuoi essere Loretta, Stan?
LORETTA: Voglio avere dei bambini.
REG: Vuoi avere dei... bambini?
LORETTA: È un diritto di ogni uomo averne, se li vuole.
REG: Eh... ma tu non puoi avere dei bambini!
LORETTA: Uff, ma non mi opprimere!
REG: Non ti sto opprimendo! È che tu non hai... l'utero! Dove si dovrebbe sviluppare il feto? Lo vuoi tenere in un barattolo?
LORETTA: Uh...
JUDITH: Sentite, guardiamo in faccia la realtà. Supponiamo di stabilire che lui non possa avere bambini perché non ha l'utero, il che non è colpa di nessuno, semmai dei Romani. Ma comunque il diritto di avere dei bambini ce l'ha.
FRANCIS: Concettualmente parlando, sì. Combatteremo gli oppressori per il tuo diritto ad avere bambini, fratella. Sorello. Loretta.
REG: Ma che senso ha?
FRANCIS: Cosa?
REG: Che senso ha combattere per il suo diritto ad avere bambini se... se non può avere bambini?
FRANCIS: Eh... simbolicamente parlando, è la nostra lotta contro l'oppressione.
REG: Simbolicamente parlando è la sua lotta contro la realtà.
GUARDIA: Torna subito nell'arena!
VITTIMA: Ma è pericoloso! Aah!
PUBBLICO: Ma cosa fa? Scappa? Ma che vigliaccone!
BRIAN: Lingue di allodola! Nasi di lontra! Milze di gattopardo!
REG: Carciofi alla giudìa?
BRIAN: No, non ce l'ho. Ho fegati di scricciolo, milza di tasso...
REG: Naa, naa, naa...
BRIAN: Dei lupini?
REG: Non la voglio quella robaccia romana!
JUDITH: Perché non hai spuntini nostrani?
BRIAN: Spuntini nostrani?
REG: Sì, invece di antipastini da ricchi imperialisti!
BRIAN: Beh, non è colpa mia. Non lo decido io quello che vendo.
REG: Va be', dammi le adenoidi numidi in umido.
FRANCIS: Facciamo due.
REG: Due.
FRANCIS: Grazie, Reg.
BRIAN: Siete del Fronte Popolare Giudeo?
REG: Vaffanculo!
BRIAN: Prego?
REG: Il Fronte Popolare Giudeo! Siamo del Fronte Popolare di Giudea!
FRANCIS: Figurati!
REG: Il Fronte Popolare Giudeo, eh!
FRANCIS: Quei froci...
BRIAN: Chiedo di... entrare nel vostro gruppo.
REG: Naa, fatti un giro.
BRIAN: Io non voglio vendere questa roba, è solo un lavoro. Io odio i Romani più di tutti quanti voi!
FRONTE POPOLARE DI GIUDEA: Shhh!
JUDITH: Ne sei sicuro?
BRIAN: S.P.Q.R. Sono Porci Questi Romani.
REG: Ehi! Se vuoi entrare nel F.P.G. li devi odiare sul serio, i Romani.
BRIAN: Li odio.
REG: Ah, sì? E quanto?
BRIAN: Un sacco!
REG: Sei dei nostri. Senti, le sole persone che odiamo più dei Romani sono quegli stronzi del Fronte Popolare Giudeo.
FRONTE POPOLARE DI GIUDEA: Sì!
LORETTA: Sì, giusto, fanculo!
FRANCIS: E anche quelli del Fronte Giudeo del Popolo!
FRONTE POPOLARE DI GIUDEA: Sì! Parolai! Parolai!
LORETTA: E quelli del Fronte Popolare di Giudea!
FRONTE POPOLARE DI GIUDEA: Sì!
REG: Che cosa?
LORETTA: Il Fronte Popolare di Giudea. Tutti parolai!
REG: Siamo noi il Fronte Popolare di Giudea!
LORETTA: Oh. Ma non siamo il Fronte del Popolo?
REG: Il Fronte Popolare!
FRANCIS: E che fine ha fatto il Fronte del Popolo, Reg?
REG: Eccolo laggiù.
FRANCIS: Oh...
FRONTE POPOLARE DI GIUDEA: Parolaio!
GLADIATORE: M'ha fatto veni' n'infratto, 'sto fijo de 'na mignotta...
ROMANO: Assolutamente patetico.
REG: Bravo! Ben fatto! Eh, eh! Come ti chiami?
BRIAN: Brian. Brian Cohen.
REG: Forse abbiamo un lavoretto per te, Brian.


CENTURIONE: Cosa stiamo facendo qui? Romanes eunt domus. Certi chiamati Romanes vanno la casa?
BRIAN: Vuol... vuol dire "Romani andate a casa".
CENTURIONE: No, carino. Come si dice "Romano"? Forza, in latino.
BRIAN: Romanus!
CENTURIONE: Della?
BRIAN: Seconda.
CENTURIONE: La desinenza del vocativo plurale...
BRIAN: I... i.
CENTURIONE: Quindi, Romani. Che vuoi dire con "eunt"?
BRIAN: Andate.
CENTURIONE: Coniuga il presente indicativo di "andare"!
BRIAN: Ire... Eo, is, it, imus, itis, eunt.
CENTURIONE: Quindi eunt è...?
BRIAN: Aah, ehm... terza persona plurale, presente indicativo. "Essi vanno".
CENTURIONE: Ma "Romani andate a casa" è un ordine, quindi devi usare che cosa?
BRIAN: Aah! L'imperativo!
CENTURIONE: E cioè?
BRIAN: Ehm, oh... oh, ehm... i, i!
CENTURIONE: Ma quanti sono i Romani?
BRIAN: Ah, già, plurale! Ite! Ite!
CENTURIONE: Ite.
BRIAN: Aah, ah.
CENTURIONE: Domus. Nominativo? "Andate a casa" è moto a luogo, giusto, giovanotto?
BRIAN: Ehm... ehm... dativo, signore? Aih! Ooh! No, no no! Non dativo, signore, no! No, aah! Accusativo! Accusativo! Aah! Domum, signore! Ad domum!  Aah, aah!
CENTURIONE: Solo che domum vuole il...?
BRIAN: Aah! Il locativo, signore! Aah!
CENTURIONE: E cioè?
BRIAN: Domum! Aah, ah, aah...
CENTURIONE: Domum... Domum. Hai capito?
BRIAN: Sì, signore!
CENTURIONE: Allora scrivilo cento volte.
BRIAN: Sì, signore! Grazie, signore! Ave, Cesare!
CENTURIONE: Ave, Cesare! E se all'alba non hai finito ti taglio le palle.
BRIAN: Grazie signore, troppo buono! Ave, Cesare! Ave, Cesare! Aah... Finito!
SOLDATO: Bravo! Vedrai che adesso non sbagli più!
BRIAN: No, no. Buongiorno.
UOMO: E sta' un po' attento!


FRANCIS: Dunque, entriamo qui dal sistema di riscaldamento sotterraneo, risaliamo qui attraverso il salone delle udienze. La stanza da letto della moglie di Pilato è qui. Una volta presa sua moglie, informiamo Pilato che è in nostra custodia, e seduta stanca gli facciamo presenti le nostre richieste. Nessuna domanda?
XERXES: Quali sono le nostre richieste?
REG: Diamo a Pilato due giorni per smantellare l'intero apparato dello Stato imperialista Romano. E, se non accetta, la giustiziamo subito.
MATTIA: Le tagliamo la testa?
FRANCIS: Come inizio... la testa. E gli mandiamo un orecchio ogni ora e un quarto. Così capisce che non scherziamo.
REG: E naturalmente noi preciseremo che si deve prendere lui tutta la responsabilità se noi la facciamo a pezzi, e che noi non cederemo mai e poi mai a un vile ricatto!
COMMANDOS: No al vile ricatto!
REG: Ci succhiarunu u sangu, 'sti bastardi! Si preseru tuttu ciò che avevamo. E nun sulu a nuautri, ma ai nostri padri, e ai padri dei nostri padri!
LORETTA: E ai padri dei padri dei padri.
REG: Già.
LORETTA: E ai padri dei padri dei padri dei padri.
REG: Ci stai scassannu a minchia 'cu 'sta cosa. E in cambio che cosa ci hanno dato loro?
XERXES: L'acquedotto.
REG: Come?
XERXES: L'acquedotto.
REG: Ah. Sì, sì. Quello ce l'hanno fatto, è vero.
I COMMANDO: E anche le fognature.
LORETTA: Oh, sì, le fognature, Reg. Ti ricordi com'era la città prima?
REG: Sì, okay, vi concedo che l'acquedotto e le fognature sono due cose che hanno fatto.
MATTIA: E anche le strade.
FRANCIS: E sì, e sì, vero.
REG: Beh, ovviamente, anche le strade. Non c'è neanche bisogno di dirlo, e dai! Ma a parte le fognature, l'acquedotto, e le strade...
II COMMANDO: L'irrigazione.
LORETTA: Ah...
XERXES: La medicina.
COMMANDOS: Sì. Già. È vero...
III COMMANDO: La scuola.
COMMANDOS: Ohh...
REG: Okay, okay, fin qui ci siamo.
I COMMANDO: E il vino.
COMMANDOS: Sì, è vero, è vero...
LORETTA: Sì!
FRANCIS: Sì! Quello ci mancherebbe sul serio se i Romani se ne andassero!
COMMANDO: I bagni pubblici.
LORETTA: E dirò di più: gli asini pubblici in orario. Si circola meglio.
FRANCIS: Eh, lo sanno mantenere, l'ordine. Solo loro potevano riuscirci, in un paese così.
COMMANDOS: Eh, eh, eh, eh, eh!
REG: Va bene, ma a parte le fognature, vino, medicina, istruzione, asini pubblici in orario, ordine pubblico, irrigazione, strade, spiagge libere non inquinate, bilancia dei pagamenti in attivo... che cosa hanno fatto i Romani per noi?
XERXES: Hanno portato la pace.
REG: Ah! Figurati! Chiudi il becco!
MATTIA: Sono un povero vecchio. Le mie gambe sono stanche, le mie orecchie sono bianche...
JUDITH: Siamo noi, Mattia.
MATTIA: Via libera, ragazzi!
JUDITH: E Reg dov'è?
FRANCIS: Ehm... Oh, Reg! Reg, c'è Judith.
REG: È andata storta?
JUDITH: Il primo colpo è stato sferrato!
REG: Ha scritto la scritta?
JUDITH: Sì, cento volte, e a lettere alte tre metri, su tutte le mura del palazzo!
REG: Ah, bene. Grandioso. Abbiamo bisogno di attivisti nel movimento, ma... prima di unirti a noi, sappilo: non ce n'è uno qui che non sarebbe felice di morire per liberare il paese dai Romani, una volta per tutte.
COMMANDO: Beh, uno c'è.
REG: Ah, uno c'è? Uno c'è. Ma per il resto, siamo compatti. Sei dei nostri?
BRIAN: Sì!
REG: D'ora in poi ti chiamerai "Brian, meglio conosciuto come Brian". Digli dell'incursione nel palazzo di Pilato, Francis.
FRANCIS: Certo. Cospiratori, ecco il piano...


FRANCIS: Strategicamente parlando, questo è il palazzo nella Piazza dei Cesari. Il nostro commando arriverà dalla Via del Pesce, approfittando del buio. Ci faremo strada attraverso la fogna di nord-ovest. Se ci fermassero, siamo tecnici delle fognature diretti a un congresso. Reg, il nostro coraggioso capo e fondatore dell'F.P.G., sarà il consulente coordinatore allo sbocco della fogna, anche se non parteciperà di persona ad alcuna azione terroristica in quanto ha mal di schiena.
BRIAN: Allora tu non vieni con noi?
REG: Solidarietà, fratello.
BRIAN: Oh, sì, certo. Solidarietà, Reg.
FRANCIS: Una volta nella fogna, la tempestività sarà essenziale. C'è un banchetto Romano in tarda serata, quindi dobbiamo muoverci in fretta. E non vi mettete i sandali buoni, eh? Girando a sinistra si entra nella fogna commemorativa di Cesare Augusto. Da lì procederemo direttamente all'ipocausto. Hanno appena cambiato le piastrelle, perciò, congiurati, attenti a non sporcare. Ci troveremo proprio sotto la sala delle udienze di Pilato. E questo è il momento di cercare di uscire allo scoperto.
CAMPAGNA PER LA GALILEA LIBERA: Shhh! Shh. Shhh. Shh.
DIRK L'INSOPPORTABILE: Campagna per la Galilea Libera!
FRANCIS: Oh. Uh, eh, Fronte Popolare di Giudea. I dirigenti.
DIRK: Oh.
FRANCIS: Che ci fate voi qui?
DIRK: Vogliamo rapire la moglie di Pilato, portarla via e fare delle richieste.
FRANCIS: Anche noi.
DIRK: Cosa?
FRANCIS: Il piano è nostro!
DIRK: Siamo arrivati prima noi!
FRANCIS: Ma come sarebbe?
DIRK: Ma che ci abbiam pensato prima!
WARRIS: Ah, sul serio?
DIRK: Saranno due anni!
F.P.G.: Oooh... Oooh...
DIRK: È vero, è vero!
FRANCIS: Eh, va bene, sentiamo: ricattativamente parlando, le vostre richieste?
DIRK: Sono pronte.
FRANCIS: E quali sarebbero?
DIRK: Col fischio che te lo dico.
FRANCIS: Sei un parolaio, non hai preparato un bel niente!
DIRK: Non è questo il punto! Ci abbiam pensato prima noi!
WARRIS: Non è vero!
DIRK: Sì invece!
FRANCIS: Non è vero!
DIRK: È vero eccome!
FRANCIS: Non è vero, non è vero, non è vero!
DIRK: Avete imbrogliato! Siete brutti imbroglioni!
FRANCIS: Sei bello tu, occhi da rabbino! Oh!
DIRK: Occhio per occhio! Tiè!
BRIAN: Fermi, fratelli! Siamo venuti qui per combattere!
FRANCIS: E che stiamo facendo, eh?
BRIAN: Ma non uno contro l'altro! Dovremmo essere tutti uniti contro il nemico comune!
TUTTI: Vuoi dire il Fronte Popolare Giudeo?
BRIAN: No, no! I Romani!
TUTTI: Ah... i Romani...
FRANCIS: Già.
COMMANDO: Attenti! Il nemico ci ascolta!
DIRK: E adesso chi si ricorda dove eravamo rimasti?
FRANCIS: Stavo per darti un pugno!
DIRK: Io a te!
BRIAN: No, fratelli! Fratelli, fermatevi! Vi prego, fratelli! Non fate così, fratelli! Ma insomma! Basta! Fermi! No! Fermatevi!


PRIGIONIERI: Huo! Hoo hoo hoo! Oh!
BRIAN: Ah!
SECONDINO: Eh, eh, eh. Eh, eh, eh.
BRIAN: Oooh!
BEN: Certo che hai un gran culo, bastardo.
BRIAN: Chi ha parlato?
BEN: Tu hai proprio un gran culo, dai retta a uno scemo.
BRIAN: Come?
BEN: Sei il cocco del secondino, non è vero?
BRIAN: Ma in che senso, scusa?
BEN: Devi avergli rifilato qualche sciclo, eh?
BRIAN: Rifilato qualche sciclo? Ma non hai visto che mi ha sputato in faccia?
BEN: Ohh! Io chissà che darei per farmi sputare in faccia! Certe volte me ne sto qui di notte a sognare di farmi sputare in faccia!
BRIAN: Beh, non è proprio il massimo, sai? Mi hanno anche messo le manette!
BEN: Manette! Ooh, oooh, oh, oh. La mia idea di Paradiso è di poter essere messo in manette soltanto per qualche ora. Io sono sicuro che tu devi avere qualche tribuno in famiglia.
BRIAN: Ah, lasciami in pace, che me la sono vista brutta!
BEN: Tu te la sei vista brutta? Ah! Io sono qui da cinque anni, e mi hanno appeso dalla parte giusta soltanto ieri, quindi datti una regolata!
BRIAN: Sì, sì, va bene.
BEN: Ti avranno scambiato per qualche grandissimo pezzo da novanta.
BRIAN: Che cosa mi faranno ora?
BEN: Oh, magari te la cavi con una crocifissione.
BRIAN: Crocifissione?
BEN: Sì, se è la prima volta.
BRIAN: Me la cavo con la crocifissione?
BEN: È la cosa migliore che i Romani abbiano mai fatto.
BRIAN: Cosa?
BEN: Sì! Se non ci fosse la crocifissione, questo Paese sarebbe ridotto malissimo!
BRIAN: Guardia!
BEN: Inchiodateli, quei delinquenti!
BRIAN: Guardia!
BEN: Tanto capiscono solo a martellate!
SECONDINO: Che cavolo vuoi?
BRIAN: Voglio essere trasferito in un'altra cella.
SECONDINO: Ha! Sput!
BRIAN: Aah!
BEN: Fatto! Hai visto? I soliti favoritismi!
CARCERIERE: Chiudi il becco, tu!
BEN: Scusa!
BEN: Tu prendi il mio caso. Mi hanno appeso qui cinque anni fa. Tutte le sere mi tirano giù per venti minuti, e poi mi riappendono, cosa che ritengo giustissima visto quello che ho fatto. E, se non altro, questo mi ha insegnato a rispettar i Romani, e mi ha insegnato anche che non si combina niente nella vita se non si è pronti a credere, obbedire e combattere come ai vecchi tempi!
BRIAN: La fai finita?
BEN: Uh...
SECONDINO: Eccolo.
CENTURIONE: Pilato ti vuole vedere!
BRIAN: A me?
CENTURIONE: Muoviti!
BRIAN: Pilato? Ma perché vuole vedere proprio me?
CENTURIONE: Vuole sapere da che parte vuoi essere crocifisso.
BEN: Oh, oh, oh, oh! Ah, ah, ah, ah! Carina, questa, Centurione. Non è male.
CENTURIONE: Chiudi il becco!
BEN: Certo, certo. Che gran popolo, questi Romani. Che gran popolo.


PONZIO PILATO: ... fai abbassave leggevmente, e il palco invece me lo tivi giù.
CENTURIONE: Ave, Cesare!
PILATO: Ave.
CENTURIONE: L'unico sopravvissuto, signore.
PILATO: Ah. Vovesciatelo pev tevva.
CENTURIONE: Eh?
PILATO: Vovesciatelo pev tevva.
CENTURIONE: Ah.
BRIAN: Eh!
PILATO: Hmm. Allova, come ti chiami, Giudeo?
BRIAN: Brian, signore.
PILATO: Bvian, eh?
BRIAN: No, no. Brian. Ahi!
PILATO: Uh, uh, uh, uh. Il delinquentello ha covaggio.
CENTURIONE: Ha che cosa?
PILATO: Covaggio.
CENTURIONE: Sì sì, ha covaggio.
PILATO: No, dico... è covaggioso. Spavaldo, divei quasi. Ivvuento.
CENTURIONE: Oh. Verso... le undici, signore.
PILATO: E così, hai osato un'ivvuzione.
BRIAN: Una che, signore?
PILATO: Pevcuotilo, centuvione, molto vudemente!
BRIAN: Aaah!
CENTURIONE: Oh, scusi! Lo rovescio per terra?
PILATO: Come?
CENTURIONE: Dico... lo vovescio pev tevva?
PILATO: Oh, sì, sì. Pev favove.
BRIAN: Aah!
PILATO: Allova, Giudeo mavamaldo...
BRIAN: Io non sono Giudeo. Sono un Romano.
PILATO: Un Vomano?
BRIAN: No, no. Un Romano. Aah!
PILATO: Tuo padve eva un Vomano? E chi eva?
BRIAN: Era un centurione della guarnigione di Gerusalemme, signore.
PILATO: Sul sevio? E come si chiamava?
BRIAN: Minchius Maximus.
CENTURIONE: Ahh, ah, ah!
PILATO: C'è nessuno che si chiama così nella guavnigione?
CENTURIONE: Ma no, signore.
PILATO: Mi sembvi molto sicuvo. Hai contvollato?
CENTURIONE: Beh, no, signore. È un soprannome, signore. Come Muzius Scemus o Marco Pisellonio.
PILATO: Che c'è da videve su Mavco Pisellonio?
CENTURIONE: È un nome inventato, signore.
PILATO: Io ho un cavo amico a Voma che si chiama Mavco Pisellonio. Silenzio! Cos'è quest'insolenza? Tu ti vitvovevai alla scuola dei gladiatovi molto pvesto, se insisti a fave così.
BRIAN: Scusi, io posso andare? Aaah!
PILATO: Quando lo vacconto a Mavco Pisellonio... Ancova? Povtatelo via!
CENTURIONE: Ma signore, ha solo...
PILATO: No, no. Lo voglio a battevsi contvo animali fevoci e vabbiosi entvo domani.
CENTURIONE: Sissignore. Vieni, tu.
GUARDIA: Ah, ah, ah, ah!
PILATO: Io non pevmetto che i miei amici vengano devisi da un soldato semplice! Qualcun altvo è in vena di... visatine... quando nomino il mio amico... Mavco... Pisellonio... Beh, sentiamo a te. Lo tvovi... visibile? Quando dico il nome... Mavco... Pisellonio...  Ha una moglie, cosa cvedi? E sai come si chiama? Si chiama... Incontinentia. Incontinentia Devetana. Silenzio! Cos'è questa stovia? È abbastanza chiavo? Ovdino a voi vibelli di fave i bvavi. Silenzio! Silenzio! Cavoli, centuvioni! Pvendetelo! Pvendetelo! Soffiatevi il naso e pvendetemelo!


MURATORE: Hmm? Ehi!.
BRIAN: Aaah!
I ALIENO: Aggz.
II ALIENO: Rozak kaibak. Agk! Grohtch. Ak!
PASSANTE: Hai più culo che anima.
BRIAN: Eh...


PROFETA SANGUE E TUONI: ... e le teste della Bestia saranno mostruose, e il sangue, rosso, succhiato alla fine del sangue e dei denti, e l'intera Babilonia sorgerà per andare incontro al serpente, e in tutto il Paese ci sarà un grande sfregamento di palle, e sarà questo il destino del mondo...
FALSO PROFETA: ... avrà una spada a nove lame! Nove lame! Non due, o cinque, o sette, ma nove! Che si abbatteranno su tutti gli sventurati peccatori, e dico proprio a voi che fingete di non capire!
PROFETA NOIOSO: ... per bocca di Zebedeo è il suo servitore. Si spargerà, tutt'a un tratto la voce che la situazione sta
precipitando. E sarà molto difficile capire come stiano veramente le cose. E nemmeno avrà più idea di dove trovare quei
piccoli oggettini con il fondo di rafia verde e con un manico solo a destra. A quel punto un amico perderà il martello di un altro amico, e i giovani non sapranno dove sono finite le cose possedute dai loro padri, che i loro padri avevano messo lì la sera prima, verso le otto - otto e mezzo. E così è scritto nel libro di zia Isaia...
BRIAN: Quanto costa? Presto!
HARRY: Come?
BRIAN: È per mia moglie.
HARRY: Oh. Ah... venti scicla.
BRIAN: Okay.
HARRY: Cosa?
BRIAN: Ecco qua.
HARRY: Aspetta un momento.
BRIAN: Eh?
HARRY: Dobbiamo prima trattare.
BRIAN: No, no. Devo andare.
HARRY: Come sarebbe "no, no, no, no"?
BRIAN: Non ho tempo. Io...
HARRY: Allora ridammelo.
BRIAN: No, scusa, io ti ho già pagato.
HARRY: Burt!
BURT: Che c'è?
HARRY: Questo qui non vuole trattare.
BURT: Non vuole trattare?
BRIAN: E va bene. Dobbiamo proprio?
HARRY: Cominciamo. Ne voglio venti per questa.
BRIAN: Ma io te li ho dati, i venti.
HARRY: Mi vorresti dire che non vale venti scicli questa?
BRIAN: No.
HARRY: Guardala. Senti che qualità. Non è mica pelle di pecoro.
BRIAN: Va bene, te ne do diciannove.
HARRY: No, no, no, no. Fallo come si deve.
BRIAN: Cosa?
HARRY: Abbassa prezzo! Questa qui non vale diciannove.
BRIAN: Ma se hai appena detto che ne vale venti!
HARRY: Oh, dio Allah... Andiamo, tratta.
BRIAN: E va bene, te ne do dieci.
HARRY: Così va meglio. Diecia? Ma stai cercando di insultarmi? Me, con una bisnonna in fin di vita! Diecia?
BRIAN: Va bene. Te ne do undici.
HARRY: Vedi che capiscia? Undicia! Ti mangi la lingua Allah! Undicia! Se mi è costata dodici a me, tu me vuo' rovina'!
BRIAN: Diciassette?
HARRY: No, no, no, no, diciassette...
BRIAN: Diciotto?
HARRY: No, no, no. Devi dire quattordicia.
BRIAN: Te ne do quattordici.
HARRY: Quattordicia? Ma tu me vuo' frega'!
BRIAN: Ma me l'hai detto tu di dirlo!
HARRY: Ma va' lah!
BRIAN: Dimmi che devo dire, presto!
HARRY: Offrimi quattordicia.
BRIAN: Te ne do quattordici.
HARRY: Me ne sta offrendo quattordicia per questa!
BRIAN: Quindici!
HARRY: Diciassette. Ultima offerta. E se a meno te la da, la testa me possa taglia'.
BRIAN: Sedici!
HARRY: Piglia. È una bellezza trattare con te.
BRIAN: Grazie.
HARRY: Sai che ti dico? Ti do anche la zucchina.
BRIAN: Non mi serve, ma grazie.
HARRY: Burt!
BURT: Che c'è?
BRIAN: Va bene, va bene, ho capito.
HARRY: Dove sono i sedici che mi deva?
BRIAN: Te ne ho dati venti.
HARRY: Ah, già, è vero. Allora te ne deva quattro.
BRIAN: No, non fa niente, lascia stare.
HARRY: No, aspetta, ce l'ho da qualche parte.
BRIAN: Non fa niente. Tienili per la zucca.
HARRY: Quattro? Per quella zucca qua... Quattro? Ma guardala! Ne vale almeno diecia di scicla.
BRIAN: Ma se hai detto che me la davi per niente!
HARRY: Certo, ma come un regalo da diecia!
BRIAN: Va bene, d'accordo!
HARRY: No, no, non ne vale diecia. Tu sei una capra. Il bello è "Diecia per questa? Hai perso la testa, impara a cumpra'". Ah, beh, fossero tutti pazz'accussì...


FRANCIS: Giobbe.
REG: Giobbe.
LORETTA: Giobbe.
FRANCIS: Giosuè.
REG: Giosuè.
LORETTA: Giosuè.
FRANCIS: Non pervenuto.
REG: Non pervenuto.
LORETTA: Non pervenuto.
FRANCIS: Brian.
REG: Brian.
LORETTA: Brian.
FRANCIS: E basta.
REG: E basta.
LORETTA: E basta.
REG: Allora propongo che tutti questi nostri ex fratelli siano messi a verbale come martiri probatori della causa.
LORETTA: Mi associo, Reg.
REG: Grazie, Loretta. Mozione approvata. Consanguinei! Vi scongiuro, non facciamoci scoraggiare! Una... catastrofe totale come questa è solo l'inizio! La loro gloriosa morte ci vedrà ancora più uniti!
MATTIA: Piove!
REG: Cosa?
MATTIA: La madama!
BRIAN: C'è nessuno? Mattia! Reg!
REG: Vai là, vai là!
BRIAN: Reg, sono io, Brian!
REG: Sciò! Sciò!
BRIAN: Stan!
LORETTA: Smamma, smamma!
FRANCIS: Sgomma, sgomma!
COMMANDO: Schioda, schioda!
BRIAN: Ah! Siamo fregati!
MATTIA: Arrivo!
PROFETA SANGUE E TUONI: ... è diventato un maiale, è diventato una scrofa, ed anche il verro! Il suino ed anche il porco...
MATTIA: I miei occhi son velati, e vi vedo un po' appannati.
CENTURIONE: Sei tu Mattia?
MATTIA: Sì.
CENTURIONE: Abbiamo il sospetto che tu nasconda un certo Brian di Nazareth, membro dell'organizzazione terroristica "Fronte Popolare di Giudea".
MATTIA: Io? No. Io sono solo un povero vecchio. Non ho tempo per i fuorilegge. Le mie gambe non ci vedono, i miei occhi non ci sentono e le mie orecchie non si piegano.
CENTURIONE: Guzman! Rimbambito! Guardia! Perquisizione! Lo sai qual è la pena prevista dalla legge romana per chi dà
rifugio a un noto criminale?
MATTIA: No.
CENTURIONE: La crocifissione.
MATTIA: Oh.
CENTURIONE: Crudele, eh?
MATTIA: Hm. C'è di peggio.
CENTURIONE: Come sarebbe, c'è di peggio?
MATTIA: Beh, si può essere pugnalati.
CENTURIONE: Pugnalati? Muori in un secondo. La crucifissione dura delle ore! È una morte lenta e terribile!
MATTIA: Beh, se non altro si muore all'aria aperta.
CENTURIONE: Eh, già, sei rimbambito.
SERGENTE: Non c'è anima viva, signore.
CENTURIONE: Vai! Ma non ti preoccupare! Ci rivedremo molto presto, rimbambito.
MATTIA: Nasone!
CENTURIONE: Attento a te!
MATTIA: È andata liscia.
BRIAN: Mi dispiace, Reg.
REG: Oh, avete sentito, gli dispiace. Gli dispiace aver portato i Romani al nostro quartier generale. Beh, non ti preoccupare, Brian. Accomodati, bevi qualcosa. Fa' come a casa tua. Brutto stupido! Mentecatto! Imbecillone che non...
MATTIA: Le mie gambe sono vecchie e miopi, le mie orecchie brizzolate. Dica.
CENTURIONE: C'è ancora un posto dove non abbiamo guardato. Guardie!
MATTIA: Sono solo un povero vecchio. I miei occhi sono deboli, le mie gambe povere.
CENTURIONE: No, dico, ma tu hai mai visto qualcuno crocifisso?
MATTIA: La crocifissione è una passeggiata.
CENTURIONE: Hai detto passeggiata?
SERGENTE: Ho trovato questo cucchiaio.
CENTURIONE: Hm! Ottimo lavoro, Sergente! CI vediamo presto, rimbambito. Aprite!
MATTIA: Non ci date neanche il tempo di nasconderci!
BRIAN: Aaah!


BRIAN: Non... non... non ti mettere a giudicare la gente, non ti mettere, ehm, se no la gente si mette a giudicare te.
COLIN: Come?
BRIAN: Ho detto, non ti mettere a giudicare la gente, se no la gente si mette a giudicare te.
COLIN: Dici a me?
BRIAN: Sì.
COLIN: Oh. Grazie. Un buon consiglio.
BRIAN: Oh, non... non vale solo per te. Vale per tutti.
DENNIS: È proprio una bella zucca.
BRIAN: Cosa?
DENNIS: Quanto vuoi per questa zucca?
BRIAN: Ma niente. Prendila.
DENNIS: Prenderla?
BRIAN: Sì. Contemplate i gigli.
DENNIS: Non vuoi neanche trattare?
BRIAN: No. ...nei campi.
DENNIS: Vuol dire che è difettosa.
BRIAN: No. Prendila.
ELSIE: Che c'entrano i gigli?
BRIAN: Contemplate gli uccelli, allora.
EDDIE: Quali uccelli?
BRIAN: Tutti gli uccelli.
EDDIE: Perché?
BRIAN: Beh, ce l'hanno loro un lavoro?
ARTHUR: Chi?
BRIAN: Gli uccelli.
EDDIE: Ma come? Gli uccelli lavorano?
FRANK: Ma che è ubriaco quello?
ARTHUR: Dice che gli uccelli sono scrocconi.
BRIAN: Ah, no, ecco, il punto è che gli uccelli se la cavano benone, no?
FRANK: E allora buon pro gli faccia, no?
EDDIE: E sì. Beati loro.
BRIAN: Certo, e voi siete molto più importanti di loro, giusto? Allora di che cosa vi preoccupate? È chiaro, no?
EDDIE: Io voglio solo sapere perché ce l'hai con gli uccelli.
BRIAN: Ma non ce l'ho per niente con gli uccelli. Contemplate i gigli.
ARTHUR: Se la prende anche con i fiori, adesso.
EDDIE: Oh, lascia stare almeno quelli.
DENNIS: Oh, oh, senti, te la pago un sciclo.
BRIAN: È tua.
DENNIS: Due?
BRIAN: Sentite: c'era un uomo che aveva due servitori.
ARTHUR: E come si chiamavano?
BRIAN: Cosa?
ARTHUR: Dicci i loro nomi.
BRIAN: Non li so. Egli dette loro alcuni talenti.
EDDIE: Come? Come non li sai?
BRIAN: Ma non ha importanza!
ARTHUR: Non sa neanche come si chiamavano!
BRIAN: Okay, si chiamavano Simone e Adriano. Dunque...
ARTHUR: Non avevi detto che non lo sapevi?
BRIAN: Non ha importanza. Il fatto è che c'erano questi due servitori...
ARTHUR: Questo qui si sta inventando tutto.
BRIAN: Ma no, invece! ...Egli dette loro... un momento: forse erano in tre.
EDDIE: Ah, ci prende in giro!
BRIAN: Sì Erano in tre, però erano degli scribi, e...
ELSIE: E falla finita!
BRIAN: Uh! No, aspettate! Dove andate? No, sentite questa: b-b-b-b beati coloro che non disegnano il bue al Ticino, pe-perché solo così siederanno sul tondo.
DENNIS: Dove?
BRIAN: Solamente a loro verrà dato solamente... a loro... solo... verrà dato a... solamente...
ELSIE: Che cosa?
BRIAN: Hm?
ELSIE: Gli sarà dato che cosa?
BRIAN: Ah, niente.
ELSIE: Che cosa stavi per dire?
BRIAN: Niente.
ELSIE: Come no? Tu stavi per dire qualcosa.
BRIAN: Vi sbagliate.
ELSIE: No che non avevi finito!
BRIAN: Non c'è da dire più niente, avevo finito.
ELSIE: No, non è vero!
CIECO: Che cos'è che non ci vuole dire?
ARTHUR: E che ne so, non ce lo vuole dire.
CIECO: È un segreto?
BRIAN: No.
ARTHUR: No, ti prego.
CIECO: Sicuro?
ARTHUR: Ti prego, diccelo.
BRIAN: Lasciatemi in pace.
GIOVANE: Qual è il segreto?
RAGAZZA: Qual è il segreto della vita eterna?
ARTHUR: Naturalmente, se io sapessi il segreto della vita eterna, mica lo direi.
BRIAN: Lasciatemi andare!
RAGAZZA: Dillo solo a me, ti prego!
ARTHUR: No, dillo a noi. Siamo arrivati prima.
DENNIS: Te ne do cinque.
RAGAZZA: Maestro, ti prego, dicci qualcosa!
BRIAN: Vattene!
DENNIS: Non posso andare oltre i cinque. Non li merita.
RAGAZZA: Questa zucca è sua?
DENNIS: Sì, ma l'ho opzionata io!
RAGAZZA: Questa è la sua zucca?
DENNIS: Dieci!
RAGAZZA: È la sua zucca!
DENNIS: E come no.
RAGAZZA: La porteremo noi per te, Maestro! Maestro?
GIOVANE: Se n'è andato! È volato in cielo! Lassù!
SEGUACI: Maestro!
ELSIE: Eccolo lassù!
DENNIS: Te ne do diciotto!
ARTHUR: Ma no, guardate. Eccolo.
SEGUACI: Eccolo là. Maestro! Maestro!


SEGUACI: Torna indietro! Maestro! Oh!
ARTHUR: Ci ha dato un segno!
SEGUACE DELLA SCARPA: Sì, è vero! Ci ha dato una scarpa!
ARTHUR: La scarpa è il segno! Seguiamo tutti il suo esempio!
SPIKE: Cosa?
ARTHUR: Facciamo tutti come lui, teniamo una scarpa in mano e lasciamoci l'altra al piede, perché questo è il suo segno. Che tutti coloro che lo seguono facciano altrettanto.
SEGUACE DELLA SCARPA: No, no, no! La scarpa è un segno! Significa che dobbiamo raccogliere scarpe in abbondanza.
RAGAZZA: Buttate via le scarpe! Seguiamo la zucca!
SEGUACE DELLA SCARPA: No! Raccogliamo scarpe tutti insieme! Fate come me!
ELSIE: Non toccarmi!
GIOVANE: No, no! È il segno che anche noi non dobbiamo pensare alle cose del corpo basso, ma a quelle della faccia, del
corpo alto, della testa...
SEGUACE DELLA SCARPA: Dammi la tua scarpa, fratello!
GIOVANE: Ehi, lasciami! Ma che fai?
RAGAZZA: Seguiamo la Zucca! La Sacra Zucca di Gerusalemme!
HARRY: Tenete in mano il sandalo, come lui ci ordina!
ARTHUR: È una scarpa! È una scarpa!
HARRY: Non è vero, è un sandalo!
ARTHUR: Che stai dicendo? È una scarpa!
RAGAZZA: La Zucca! Adoratela!
HARRY: È un sandalo!
GIOVANE: Infilatevela!
SEGUACE DELLA SCARPA: Prendiamo le scarpe e seguiamolo, scarpiedi!
RAGAZZA: Seguite la Zucca, zuccari!
SPIKE: Calmatevi! Fermatevi! Sentite, proviamo a volare. Sì. Egli viene a noi. Lasciate che il seme della tomba...
NIPOTE: Vieni via, nonno!


SEGUACI: Maestro! Maestro!
BRIAN: Ehi! C'è... c'è un'altra strada? C'è un'altra strada per arrivare al fiume?
SIMON IL SANT'UOMO: Mmmmmmm.
BRIAN: Ti prego, fratello, aiutami! Devo arrivare...
SEGUACI: Maestro! Maestro!
SIMON: Ooh, il mio piede! Oooh!
BRIAN: Shhh!
SIMON: Accidenti, accidenti, accidenti!
BRIAN: Mi dispiace. Shhh!
SIMON: Oh, maledizione, accidenti e maledizione!
BRIAN: Scusami. Shhh!
SIMON: Mi zittisci pure? Diciotto anni di silenzio assoluto, e tu mi zittisci pure?
BRIAN: Come?
SIMON: Ho rispettato il mio voto per diciotto anni. Non un solo suono articolato, riconoscibile, è uscito dalle mie labbra!
BRIAN: Non potresti stare zitto altri cinque minuti?
SIMON: Oh, ormai non vale più. Tanto vale che mi diverta un po'. Tante volte, in questi diciotto anni ho avuto la voglia di gridare, cantare, urlare forte il mio nome!
BRIAN: Shhh.
SIMON: Oh, sono vivo!
BRIAN: Shhh.
SIMON: Hava Nagila!
BRIAN: Shhh.
SIMON  Hava Nagila!
BRIAN: Zitto!
SIMON: Hava Nagila!
BRIAN: Su, piantala! Sta' zitto!
SIMON: Hava Nagila!
BRIAN: Zitto!
SIMON: Ah! Uccelli, guardate! Alberi, ascolta...
SEGUACI: Aaah! Maestro! Maestro! Il tuo segno! Maestro!
DENNIS: La mia zucca!
SEGUACE DELLA SCARPA: La tua scarpa!
RAGAZZA: La zucca! La zucca, Maestro! Sì, la zucca è il tuo segno!
ARTHUR: Dicci, maestro! Dicci qualcosa!
BRIAN: Andatevene via!
SEGUACI: Ci ha benedetto! Ci ha benedetto!
ARTHUR: E come dobbiamo andare via, Maestro?
BRIAN: Ma che ne so? Basta che ve ne andiate, che ne so?
SEGUACE DELLA SCARPA: Dacci un segno!
ARTHUR: Ma ce l'ha già dato il segno: ci ha portati in questo posto!
BRIAN: Non vi ci ho portati io! Siete voi che mi siete venuti dietro!
SEGUACE DELLA SCARPA: Oh, è sempre un buon segno, comunque lo guardi!
ARTHUR: Maestro! Il tuo popolo ha camminato mote miglia per stare con te. Sono stanchi e non hanno mangiato!
BRIAN: Non è certo colpa mia se non hanno mangiato.
ARTHUR: Non c'è cibo in questa montagna desolata!
BRIAN: Beh, ci sono dei cespugli di ginepro, laggiù.
SEGUACI: Ohhh! Miracolo! Miracolo! Miracolo! Miracolo!
SEGUACE DELLA SCARPA: Avete visto? Ha riempito di frutti quei cespugli soltanto con la sua parola!
GIOVANE: Hanno generato bacche di ginepro, avete visto?
BRIAN: Certo che hanno generato bacche di ginepro! Sono cespugli di ginepro! Che vi aspettavate?
ELSIE: Fai un altro miracolo!
ARTHUR: Non lo tentate, scervellati! Non vi basta dunque il miracolo dei cespugli di ginepro?
SIMON: Ma quelli sono i miei cespugli di ginepro!
ARTHUR: Essi sono un dono di Dio!
SIMON: Essi sono tutto quello che ho da mangiare! Accidenti a voi! Ehi! Ho detto via da quei cespugli! Forza, andatevene!
HARRY: Oddio! Ho commesso un errore e sto perdendo tutti i capelli. Pietà!
CIECO: Sono guarito! Il Maestro mi ha guarito, fratelli!
BRIAN: Io non l'ho toccato!
CIECO: Ero cieco, e ora ci vedo! Aargh!
SEGUACI: Miracolo! Miracolo!
SIMON: Digli un po' di smetterla. Erano diciott'anni che non aprivo bocca, finché non è arrivato lui!
SEGUACI: Miracolo! È lui il messia!
SIMON: Mi ha anche pestato un piede!
SEGUACI: Pestaci un piede, Signore! Pestacelo!
ARTHUR: Ave, o messia!
BRIAN: Non sono il messia!
ARTHUR: Tu sei il messia, e io me ne intendo. Ne ho seguiti parecchi.
SEGUACI: Ave, o messia!
BRIAN: Io non sono il messia, volete stare a sentire? Non sono il messia, mi avete capito? Lo giuro su dio!
RAGAZZA: Soltanto il vero messia nega la sua divinità!
BRIAN: Che cosa? Ma così state cercando di incastrarmi! E va bene! Allora sono il messia!
SEGUACI: È lui! È lui il messia!
BRIAN: E adesso, andate a fanculo!
ARTHUR: Quale via ci consigli, o signore?
BRIAN: Oh, come vi pare! Lasciatemi in pace!
SIMON: Tu hai detto a questa gente di mangiare le mie bacche. Mi hai quasi spezzato un piede. Hai rotto il mio voto del silenzio, e adesso cerchi anche di fregarti le mie bacche di ginepro? Aaah!
BRIAN: Fermo, fermo!
ARTHUR: Quest è il Messia, è il Prescelto!
SIMON: Ma quale messia?
BRIAN: Fermo!
ARTHUR: Un miscredente!
SEGUACI: Un miscredente!
ARTHUR: Prendetelo! Morte all'eretico!
SEGUACI: Morte all'eretico! Morte all'eretico!
BRIAN: Lasciatelo stare! Lasciatelo stare, fermi! Lasciatelo stare! Mettetelo giù.
SIMON: Mettetemi giù!
BRIAN: Vi prego!
JUDITH: Brian.
BRIAN: Judith.


GALLO: Chicchirichì!
SEGUACI: È lui! Guardatelo, è lui! L'Eletto si è svegliato!
BRIAN: Uuuh!
MANDY: Brian!
BRIAN: Uuuh! Mamma. Uuh...
MANDY: Brian!
BRIAN: Sì, eccomi, mamma! Sh-shhh. Ciao, mamma.
MANDY: Accidenti a te! Altro che "ciao mamma"! Che ci fa tutta quella gente? Che vuole da te?
BRIAN: Beh, è... ecco...
MANDY: Avanti! Che cosa hai combinato stavolta?
BRIAN: Sai, hanno fatto... Hanno fatto un salto da queste parti, mamma.
MANDY: E lo chiami "salto"? Quella è una migrazione! È più pieno del Colosseo, là fuori!
BRIAN: Hanno cominciato a seguirmi da ieri.
MANDY: Beh, adesso li faccio smettere io, e di corsa. La dovete piantare di seguire mio figlio! Ma dico, non vi vergognate? Basta!
SEGUACI: Il messia! Il messia! Facci vedere il messia!
MANDY: Il che cosa?
SEGUACI: Il messia!
MANDY: Non c'è nessun messia qui. C'è un mezzo scemo, ma nessun messia. Forza, andatevene!
SEGUACI: Brian! Brian!
MANDY: Insomma, Brian, che cavolo hai combinato?
BRIAN: Niente, mamma. Io...
MANDY: Andiamo, sputa l'osso!
BRIAN: Quelli credono che sia il messia, mamma...
MANDY: Si può sapere cosa gli hai raccontato?
BRIAN: Niente, mamma! Io....
MANDY: Guarda che così peggiori le cose.
BRIAN: Ti posso spiegare...
JUDITH: Lasci spiegare a me, signora Cohen! Suo figlio ha la stoffa del capo. Quella gente là fuori lo segue perché crede in lui, signora Cohen. Loro sanno che egli può offrire loro una nuova vita, un nuovo mondo, un futuro migliore!
MANDY: Ma questa chi è?
BRIAN: Oh! È... Judith, mamma. Judith, la mamma. Hmm...
SEGUACI: Facci vedere il messia! Facci vedere il messia! Facci vedere il messia!
MANDY: Statemi bene a sentire! Lui non è nessun messia. È solo un bambino viziato e cattivo. E adesso andatevene!
SEGUACI: Ma tu chi sei?
MANDY: Sono sua madre, se non vi dispiace.
SEGUACI: Benedetta sia sua madre! Benedetta sia sua madre! Ave a te, o madre di Brian! Ave a te, che tu sia benedetta!
osanna! Noi intoniamo le tue lodi ora e per sempre!
MANDY: Sì, sì, ho capito, tanto non mi incantate! Lui non esce fuori, su questo non ci piove. Quindi, sciò!
SEGUACI: No!
MANDY: Avete sentito quello che ho detto?
SEGUACI: Sì!
MANDY: Ah, capisco. La mettete così?
SEGUACI: Sì!
MANDY: Ahh. Be', va bene, allora, lo potete vedere per un minuto, ma non un secondo di più. Sono stata chiara?
SEGUACI: Sì!
MANDY: Promesso?
SEGUACI: Va bene, diciamo di sì!
MANDY: D'accordo, d'accordo, eccolo qui, allora. Forza, Brian.
BRIAN: Mamma...
MANDY: Vieni fuori a parlarci.
BRIAN: Judith....
MANDY: Ma lascia perdere quella sciacquetta!
BRIAN: Ma io ci tengo molto, mamma.
MANDY: Zitto!
SEGUACI: Brian! Brian! Brian!...
BRIAN: Buongiorno.
SEGUACI: Benedizione! Benedizione! Benedizione!
BRIAN: No. No, no, vi prego. Vi prego, vi prego. Ascoltate. Avrei una o due cose da dire, ascoltate.
SEGUACI: Diccele! Diccele tutte e due!
BRIAN: Sentite, voi avete capito male. Non è necessario che seguiate me. Non è necessario che seguiate nessuno al mondo,
non serve. Dovete pensare con la vostra testa. Siete tutti degli individui!
SEGUACI: Sì, siamo tutti degli individui!
BRIAN: E ognuno di voi è diverso.
SEGUACI: Sì, ognuno di noi è diverso!
DENNIS: Io no.
ARTHUR: Shhhh!
BRIAN: Dovete tutti imparare a cavarvela da soli.
SEGUACI: Sì! Dobbiamo imparare a cavarcela da soli!
BRIAN: Esatto!
SEGUACI: Dicci di più!
BRIAN: No! Ecco il punto: non fatevi dire mai da nessuno che cosa fare, altrimenti...
MANDY: Basta così, Brian!
BRIAN: No, mammina! Così mi strappi l'orecchio!
SEGUACI: Oooh! Ma non era ancora passato un minuto!
MANDY: Altro che, e abbondante!
SEGUACI: No, non è vero affatto!
MANDY: Avete stufato, andate via!
GIOVANE: Mi scusi.
MANDY: Sì?
GIOVANE: Lei è vergine?
MANDY: Oh, brutto sfacciato!
GIOVANE: Ah, beh, non c'è niente di personale, mi creda. No, dico, lei è vergine?
MANDY: Se non c'è niente di personale in questo, allora mi dici "personale" che significa? Ma vai a impiccarti!
GIOVANE: È vergine.
SEGUACI: Certo. È vergine. Già. Visto che reazione...
FOLLA: Ooh. Oh! Oooh... Come sono contento di incontrarti! Fai qualcosa per me! Vieni! Sì solo tu puoi risolvere il mio problema! Posa le tue mani sulla mia testa!
GREGORY: Suo cognato è l'ex sindaco di Gath, mi spiego?
FOLLA: Le ginocchia!
REG: E non sbattete in faccia il bambino al Salvatore. Lo toccherà più tardi.
FRANCIS: Indietro, indietro!
REG: Aspettare, purtroppo.
GREGORY: Verrò presto, per favore. Ci aspettano a colazione.
FOLLA: Devi fare qualcosa!
REG: Ah, Brian, ti posso presentare il signore? È quello che ci presta la montagna domenica! E cercate di non fare tanto rumore! Quelli posseduti dal demonio cerchino di tenerlo sotto controllo, per favore, okay? Incurabili, temo che dovrete aspettare ancora qualche istante. Le donne che hanno peccato, in fila, contro quella parete, così stanno più sicure.
JUDITH: Brian? Brian, sei stato fantastico!
BRIAN: Anche tu non te la cavi male.
JUDITH: Ma no, quello che hai detto poco fa. È la fine del mondo!
BRIAN: Cosa? Ah, quello...
JUDITH: Non ci servono capi. Hai proprio ragione. Reg ci ha dominato fin troppo a lungo.
BRIAN: Ah, sì, ma...
JUDITH: Andava detto, e tu l'hai detto, Brian.
BRIAN: Lo sai che mi piaci molto?
JUDITH: È la nostra rivoluzione. Tutti insieme possiamo farcela!
BRIAN: Io credo... cioè...
JUDITH: Siamo tutti con te, Brian! La rivoluzione dipende da te!
BRIAN: Cosa? No, non era affatto questo che intendevo!
CENTURIONE: Stavolta ti sei fottuto, topastro di fogna. Guardia! Ma che vuo'?


BRIAN: Aah.
PILATO: Beh, Bvian, ci hai dato un bel po' di flo da tovceve, oggi, eh?
BRIAN: Filo da che? Aaagh.
PILATO: Stavolta, ti gavantisco che non scappi. Guavdia, abbiamo nessuna cvocifissione oggi?
I GUARDIA: Centotrentanove, signore. È una festa speciale, la pasqua ebraica.
PILATO: Bene. Allova ne abbiamo centoquavanta, numevo tondo, eh, Pisellonio?
MARCO PISELLONIO: Hm hm hm...
CENTURIONE: Ave Cesare!
PILATO: Ave.
CENTURIONE: La folla sta diventando irrequieta, signore. Può autorizzarmi a disperderla?
PILATO: Dispevdevla? Ma se non ho ancova fatto il mio discovso!
CENTURIONE: Ah, no. Lo so, signore, ma...
PILATO: Il mio discovso è impovtantissimo. Mavco Pisellonio è avvivato apposta da Voma pev sentivlo.
CENTURIONE: Ave Cesare.
PISELLONIO: Ave Fefare!
CENTURIONE: Non è che... Ah... non è che quest'anno vorrebbe farne a meno, signore?
PILATO: Ma siamo impazziti?
CENTURIONE: È che quelli oggi sono di un umore tanto strano, signore.
PILATO: Senti, Centuvione, mi sovpvende che uno come te si smavvisca pev dei vibelli vumovosi.
CENTURIONE: Nuvolosità nel tardo pomeriggio, signore.
PILATO: Povtatelo via.
BRIAN: Io sono un Romano! Lo posso provare!
PILATO: E cvocifiggetelo pev benino. Vieni.
CENTURIONE: No... no... non lo farei, se fossi in lei, signore.
PILATO: Levati di mezzo, Centuvione.
PISELLONIO: Poffo venire con te, Ponzio? Poffo efferti d'aiuto nel cafo di una crifi.


REG: Allora, quarto punto all'ordine del giorno: conseguimento della supremazia mondiale entro cinque anni. Ah, Francis, tu hai fatto delle ricerche, no?
FRANCIS: Sì. Grazie, Reg. Francamente, fratelli e sorelle, trovo che cinque anni siano utopistici, a meno che non spappoliamo l'Impero Romano entro i prossimi dodici mesi.
REG: Dodici mesi?
FRANCIS: Dodici mesi. E parliamoci chiaro, in quanto a imperi, questo è il più grosso. Quindi dobbiamo alzare sùbito le
chiappe, e smetterla di fare discorsi e basta!
COMMANDOS: Bravo! Bravo! Ben detto!
LORETTA: Sono d'accordo. È l'azione che conta, non le parole. E dobbiamo agire adesso!
COMMANDOS: Bravo! Ben detto!
REG: Hai ragione. Possiamo anche starcene qui tutto il giorno a parlare, votare mozioni, fare bei discorsi. Il che non sposterà un solo soldato Romano! Punto!
FRANCIS: Quindi facciamola finita con le chiacchiere! Sono assolutamente inutili e non ci porteranno da nessuna parte!
COMMANDOS: Bravo! Ben detto!
LORETTA: Sono d'accordo! È solo una totale perdita di tempo!
REG: Bravo!
JUDITH: Hanno arrestato Brian!
REG: Che cosa?
JUDITH: Lo hanno trascinato via! Lo vogliono crocifiggere!
REG: Bene! Questo richiede una discussione immediata!
I COMMANDO: Sì.
JUDITH: Che cosa?
II COMMANDO: Immediata.
I COMMANDO: Giusto.
LORETTA: Nuova mozione?
REG: Completamente nuova. Ah, ecco... ah... sì, per decidere... eh... un'azione immediata...
FRANCIS: Ah, una volta che avremo votato, io direi che...
REG: Ma mi sembra ovvio, non si può passare all'azione senza prima aver approvato la mozione.
JUDITH: Reg, per l'amor del cielo, dobbiamo andare, ti prego!
REG: Certo, certo.
FRANCIS: Okay, sorella.
REG: Alla luce delle notizie fresche riferite da sorella Judith...
FRANCIS: ... sorella Judith...
LORETTA: Corri troppo, Reg.
JUDITH: Reg, per l'amor di Dio! Non complicate quello che è semplice! Tutto quello che dovete fare è uscire da quella porta, adesso, e cercare di impedire ai Romani di inchiodarlo alla croce! Sta già accadendo! Non capisci che sta già accadendo, Reg? Non ti ci entra in testa? Ohhh!
REG: Hm. Hm.
FRANCIS: Non ti ci entra in testa?
REG: I soliti isterismi delle femministe.
LORETTA: Cosa?
REG: Oh, Scusa, Loretta.
FRANCIS: Scusa, sorella.
REG: Vuoi rileggere, per favore, sì?


NISUS WETTUS: Un altro. Crocifissione?
I PRIGIONIERO: Sì.
NISUS: Auguri. Esca dalla porta, la fila a sinistra, una croce a testa.
I PRIGIONIERO: Grazie.
NISUS: Un altro. Crocifissione?
II PRIGIONIERO: Sì.
NISUS: Auguri. Esca dalla porta, la fila a sinistra, una croce a testa.
II PRIGIONIERO: Grazie.
NISUS: Un altro. Crocifissione?
SFACCIATO: Eh, no. Libertà.
NISUS: Come?
SFACCIATO: Eh, libertà per me. Hanno detto che non ho fatto niente e che sono libero di andare a vivere su un'isoletta.
NISUS: Oh. Oh, sono molto contento per lei. Prego, vada pure.
SFACCIATO: No, la stavo prendendo in giro. È crocifissione. Crocifissione.
NISUS: Oh, ecco, ecco! Spiritoso, spiritoso davvero! Prego, esca dalla porta...
SFACCIATO: Sì, sì, la strada la conosco. Una croce a testa, la fila a sinistra.
NISUS: Sì. Preparatissimo, eh? Un altro. Crocifissione?
III PRIGIONIERO: Sì, sì.
NISUS: Auguri.


PILATO: Popolo di Gevusalemme!
FOLLA: Ah, ah, ah, ah, ah!
PILATO: Voma è vostva sovella!
FOLLA: Ah, ah, ah, ah, ah!
PILATO: Pev dimostvavvi la nostva amicizia, è uso di questi tempi libevave un malfattove dalle nostve pvigioni.
FOLLA: Ah, ah, ah, ah, ah!
PILATO: Allova, chi volete che vi libevi, allova?
BOB HOSKINS: Libeva Bavnaba!
FOLLA: Ah, ah, ah! Libeva Bavnaba! Ah, ah, ah! Libeva Bavnaba! Bavnaba! Bavnaba! Ah, ah, ah!
PILATO: Molto bene. Allova libevevò Bavnaba!
CENTURIONE: Scusi, non abbiamo nessun Barnaba, signore.
PILATO: Come?
CENTURIONE: Non abbiamo nessun Bavnaba, signove.
PILATO: Ah. Non abbiamo nessun Bavnaba!
FOLLA: Ohhh!
BOB: Allova Bvuto che devi libevave!
FOLLA: Bvuto libevo! Bvuto libevo! Bvuto libevo!
PILATO: Centuvione, che hanno tanto da vidacchiave?
CENTURIONE: Oh... risus abundat in ore Ebreorum.
PILATO: Non staranno... sfvuguliandomi?
CENTURIONE: Oh, no, signore!
PILATO: Molto bene. Libevevò... Bvuto!
FOLLA: Aaah!
CENTURIONE: Ehm, non abbiamo neanche un Bruto, signore.
PILATO: Niente Bavnaba, niente Bvuto...
CENTURIONE: No, mi dispiace.
PILATO: Chi è questo Bav... Chi è questo Bvuto che volete libevave?
BOB: È un vapinatove!
UOMO: È un aggvessove!
DONNA: È un violento evaso!
BOB: Non hai capito niente, scema!
UOMO: Nu' bvigante, devi dire.
PILATO: Quello è un matto cviminale.
CENTURIONE: Ma non l'abbiamo.
PILATO: Ma non abbiamo pvopvio nessuno?
CENTURIONE: Oh, sì, signore. Abbiamo Sansone.
PILATO: Sansone?
CENTURIONE: Sansone lo Strangolatore Sadduceo, Ah, Sila l'Assassino Siriano. Ah... svariati scribi sediziosi della Cesarea... Ah... sessantasette assassini...
PISELLONIO: Lafcia che li apoftrofi io!
CENTURIONE: Oh, no. Oh.
PILATO: Ah. Buona idea, Pisellonio.
PISELLONIO: Fudditi! Abbiamo Fanfone lo Ftrangolatore Fadduceo! Fila, il famofo affaffino Firiano, fcribi fvariati
fediziosi della Cefarea...


NISUS: Un altro. Oh... crocifissione?
ALFONSO: Sì, grazie.
NISUS: Bene. Esci dalla porta, la fila a sinistra. Una croce a testa. Carceriere?
BRIAN: Mi scusi. Ci dev'essere stato uno sbaglio.
NISUS: Un momento solo, scusi. Carceriere, quanti ne sono già passati?
CARCERIERE: Uh?
NISUS: Dico, quanti ne sono già passati?
CARCERIERE: Uh?
ASSISTENTE CARCERIERE: Uh, d-d-d-d deve pa-pa deve deve pa-pa pa parlare ad alta voce, signore, perché lui è s... è s... è s... è s... è sordo come una campa-pa-pana campa-campa-pa-pa-pa-na. È sordo come una campa-pana, signore.
NISUS: Ah, ah, sì. Quanti prigionieri sono già passati?
CARCERIERE: Ehhh, no, no, no, no, no.
NISUS: Oh, Ponzio.
ASSISTENTE: Io ne ho contati novantaci... io ne ho contati novantaci... novantaci...
NISUS: Novantaci...
ASSISTENTE: Novantasei, signore.
NISUS: Ah. Che inutile spreco di vite umane, vero?
ASSISTENTE:  N-n-n no, no, no, no, signore. Non per questi b-b-b-b-bastardi, signore. La cr... cr... cr... la.. la cr... cr... cr... la cr... cr... crocifissione è troppo poco per loro!
NISUS: Sarà, ma secondo me la crocifissione è una cosa sgradevole.
ASSISTENTE: Oh, no, na, ni, no, na, ne, non come quella che avrei in mente io, signore.
NISUS: Già
BRIAN: Senta...
NISUS: Allora, crocifissione?
BRIAN: Senta, con chi posso parlare?
NISUS: Beh, e...
CARCERIERE: Se ne hai voglia, ne posso trovare quanta ne vuoi.
NISUS: Come?
ASSISTENTE: No, no, no, no, non gli faccia caso. È so... è so... è so... so... so... so... è ma... matto, signore.
NISUS: Ma come lo ha avuto questo posto?
ASSISTENTE: Perché era il preferito di Pilato.
NISUS: Oh...
CARCERIERE: Eh, eh!
SFACCIATO: Datti una mossa, c'è gente che non vede l'ora di essere crocifissa qua fuori, ah, ah, ah, ah!
BRIAN: Forse mi serve un avvocato.
NISUS: Eh... ce l'ha qui l'avvocato?
BRIAN: No, ma sono un Romano.
SFACCIATO: Perché non ricorri in appello? Tanto abbiamo tempo.
PARVUS: Chiudi quella boccaccia!
SFACCIATO: Tutti uguali, questi Romani. Muscoli tanti, spirito zero. Oooh.
NISUS: Mi scusi, andiamo un po' di fretta. Ecco, esca dalla porta, prima fila a sinistra. Una croce a testa. Eccomi a lei...


FOLLA: Ah, ah, ah, ah, ah!
PISELLONIO: Ma ho detto qualche fpropofito?
FOLLA: Ah, ah, ah, ah, ah!
PILATO: Silenzio!
FOLLA: Ah, ah, ah, ah, ah!
PILATO: Quest'uomo è chiamato "La Tigve del Teveve"! Lui gode di una gvande fava a Voma!


NISUS: Mhmm. Gruppo crocifissi... Di bel nuovo. Riepiloghiamo: attraverseremo la città sotto gli occhi di tutti, quindi cerchiamo di non sfigurare. Camminate in fila indiana, tre lunghezze tra voi e il compagno che vi sta davanti, e il passo ben cadenzato. Croci sulla spalla sinistra, e se terrete dritta la schiena il vostro portamento sarà decisamente più elegante, eh, egh! Puoi andare, Centurione.
PARVUS: Gruppo Crocifissi! Aspettate a partire. Crocifissi! Tutti insieme! Avanti, march!
BEN: Guardami! Invece di lavorare! La pena di morte ci vorrebbe!
PARVUS: Avanti! Su con le ginocchia!
ALFONSO: Ohh... Ohh...
PASSANTE: Lascia che divida il tuo fardello, fratello. Uh.
ALFONSO: Eh? Oh, grazie.
PASSANTE: Uh. Ehi! Scusa!
PARVUS: Ehi, tu! Che fai, fermi il corteo?
PASSANTE: Ah, non... non è la mia croce.
PARVUS: Chiudi il becco e cammina!
SFACCIATO: Ah, ah, ah, ah, ah! Quello ti ha fregato, eh? Così impari a farti gli affari tuoi. Uh, uh, uh, uh!


PILATO: E va bene! Voglio offvivvi un'ultima occasione. Questa volta non voglio sentive né Veuben, né Veginald, né Cvudelio, né Vomolo, né Vemo...
PISELLONIO: E neanche Fpencer Tracy!
PILATO: ...se no non libeviamo nessuno...
JUDITH: Libera Brian!
BOB: Questo sì che è giusto! Libeva Bvian!
FOLLA: Libeva Bvian! Libeva Bvian! Libeva Bvian!
PILATO: Molto bene. Vi saluto.
CENTURIONE: Signore, un Brian ce l'abbiamo.
PILATO: Cosa?
CENTURIONE: È tra i crucifiggibili, signore.
PILATO: Ah, aspettate un momento. Abbiamo un Bvian! Allova pvendilo, che aspetti?
CENTURIONE: Sì signore.
PILATO: Molto bene. Allova vi libevevò... Bvian!


PARVUS: Cammina più svelto, tu!
SFACCIATO: Perché, se no?
PARVUS: Se no mi fai arrabbiare!
SFACCIATO: E che cosa mi fai? Mi impedisci di farmi crocifiggere ogni mercoledì pomeriggio?
PARVUS: Chiudi il becco!
SFACCIATO: Beh, mi dispiacerebbe, sai? Come lo passo il mio tempo libero? Come lo passo? Oh, grazie, bello.


CENTURIONE: Se ne sono andati?
CARCERIERE: Beh, ma nel retro ne abbiamo ancora a palate, eh?
CENTURIONE: Cosa?
ASSISTENTE: Oh, non gli faccia caso, signore. È ma... è ma... è ma... è... è ma... è... è ma... è matto, signore.
CENTURIONE: Se ne sono andati?
ASSISTENTE: Oh, ce... ce... ce... ce... ce... ce... ce... ce... ce... ce, signore.
CENTURIONE: Sì, domani!
ASSISTENTE: Dai, avanti, finiscimi la storia.
CARCERIERE: Beh, a un certo punto mi sono seccato e ho deciso di...


REG: Bene. La mozione di venire al dunque è stata approvata con una sola astensione. Io propongo di andare senza ulteriori indugi. Posso avere un...
FRANCIS: Andiamo e basta.
REG: Giusto.


CENTURIONE: Largo! Fate largo!
UOMO: Maledetti Romani!
CENTURIONE: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
PARVUS: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
NASONE: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
PARVUS: Ah, sì?
NASONE: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
PARVUS: Ah, no?
NASONE: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
PARVUS: Ma piantala, sterco di Giudeo!
NASONE: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
GREGORY: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
PARVUS: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
GREGORY: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
MRS. GREGORY: Ca va sans dir.
GREGORY: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
PHARISEE: I Farisei separati dai Sadducei.
CERESE: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
VITTIME: Giusto! È così!
PARVUS: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
PASSANTE: Ah, senta, questa croce non è mia.
PARVUS: Come?
PASSANTE: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
PARVUS: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
PASSANTE: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
PARVUS: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
GREGORY: Senta, lui è Giudeo?
PARVUS: La vuoi fare finita?
GREGORY: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
PARVUS: Ma va' a mori' ammazzato!
PASSANTE: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
PARVUS: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
BRIAN: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
PARVUS: Io adoro gli ordini.
SFACCIATO: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
BRIAN: È un po' tardi ormai, non ti pare?
SFACCIATO: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
BRIAN: Eh?
SFACCIATO: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
BRIAN: Eh?
SFACCIATO: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
BRIAN: Reg!
REG: Salve, fratello Brian.
BRIAN: Grazie a Dio siete venuti.
REG: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
BRIAN: Cosa?
REG: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
BRIAN: Reg! Ma che intendete fare? Io...
REG: Addio, Brian, e grazie.
FRANCIS: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
LORETTA: Ottimo lavoro, Brian.
BRIAN: No...
REG: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
LORETTA: Nessuno lo può negar...
BRIAN: Bastardi! Bastardi!
CENTURIONE: Dov'è Brian di Nazareth?!
BRIAN: Brutti bigotti bastardi!
CENTURIONE: Ho l'ordine di liberarlo!
BRIAN: Stupidi, brutti e bastardi!
SFACCIATO: Eh, sono io Brian di Nazareth.
BRIAN: Cosa?
SFACCIATO: Sì, sono Brian di Nazareth.
CENTURIONE: Tiratelo giù!
BRIAN: Sono io Brian di Nazareth!
I VITTIMA: Io sono Brian!
NASONE: Sono io Brian!
II VITTIMA: Io sono Brian di Nazareth!
III VITTIMA: Sentilo, anch'io sono Brian!
BRIAN: Sono io Brian!
VITTIME: Io sono Brian!
GREGORY: Io sono Brian, e anche mia moglie!
VITTIME: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
BRIAN: Sono io Brian di Nazareth!
CENTURIONE: Così. Liberatelo senza pietà.
SFACCIATO: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
LAVORATORE: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
PARVUS: Mammamia! Gambe, gambe!
OTTO: All'attaccooo!
LAVORATORI: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
OTTO: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
BRIAN: Che razza di stronzi...
JUDITH: Brian! Brian! Brian! Brian!
BRIAN: Judith!
JUDITH: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
MANDY: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
BRIAN: Mamma!
MANDY: ...io vorrei sapere ma...
BRIAN: Mamma!
MANDY:  di questo passo non c'è più religione, è inutile...
MR. FRISBEE III: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I VOCE: Ma... tutto qui?
II VOCE: E perché? C'è qualcosa che non va?
I VOCE: Ma... mica finirà così!
II VOCE: Ma sì! Non ti piace?
I VOCE: Veramente mi sembra un po' moscio.
II VOCE: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I VOCE: Ma... ma se muore il protagonista!
II VOCE: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I VOCE: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II VOCE: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?

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(2007)