DONNIE DARKO

Regia: Richard Kelly

Cast: Jake Gyllenhaal (Donnie), Jena Malone (Gretchen), Drew Barrymore (Pomeroy), Mary McDonnell (Rose), Holmes Osborne (Eddie), Katharine Ross (Thurman), Patrick Swayze (Cunningham), Noah Wyle (Monnitoff).


Trama: Donnie Darko è un giovane problematico e intelligente che soffre di allucinazioni. Il suo amico immaginario è un enorme coniglio nero di nome Frank che gli predice la fine del mondo entro 28 giorni. Armato di un testo intitolato "La filosofia dei viaggi nel tempo" Donnie scopre la propria inesplicabile capacità di dipanare i fili che tengono assieme l'universo, parallelamente alla tentazione di alterare il tempo e il destino. Che non sia solo il frutto della sua immaginazione?


ECHO & THE BUNNYMEN: Under blue moon, I saw you / So soon you'll take me / Up in your arms, too late to beg you / Or cancel it though I know it must be / The killing time / Unwillingly mine / Fate / Up against your will / Through the thick and thin / He will wait until / You give yourself to him / In starlit nights I saw you / So cruelly you kissed me / Your lips a magic world / Your sky all hung with jewels / The killing moon / Will come too soon / Fate / Up against your will / Through the thick and thin / He will wait until...

EDDIE DARKO: Hm?

ELIZABETH DARKO: Io voto per Dukakis.

ROSE DARKO: Eh...

EDDIE: Hm. Bene. Magari quando avrai dei figli a cui servirà l'apparecchio e... e non potrai permettertelo perché metà dello stipendio di tuo marito dovrà andare nelle tasche del Governo, te ne pentirai.

ELIZABETH: Lo stipendio di mio marito?

ROSE: Ah, ah, ah.

ELIZABETH: Comunque non voglio sfornare eredi fino a trent'anni.

DONALD "DONNIE" DARKO: E lavorerai ancora alla Yarn Barn? Dicono che una maglieria è un gran posto per allevare figli.

ELIZABETH: Sei molto spiritoso.

ROSE: No, io penso che un anno di vacanza sia sufficiente. Devi andare ad Harvard in autunno.

ELIZABETH: Mamma, non mi hanno ancora ammessa.

ROSE: Ma tu pensi che Dukakis proteggerà il Paese finché tu non sfornerai dei figli?

ELIZABETH: Sì, certo.

ROSE: Ah.

SAMANTHA DARKO: Io quando li sforno?

DONNIE: Non prima delle mestruazioni.

ROSE: Non ho sentito bene.

ELIZABETH: Donnie, sei proprio un coglione!

DONNIE: Ehi, Elizabeth! Sento una certa ostilità. Perché non ci vai tu in terapia? Mamma e papà pagheranno duecento dollari l'ora e qualcuno ascolterà le tue opinioni. Così non tormenti noi.

ELIZABETH: D'accordo. Tu, allora, spiegagli perché non prendi più le medicine.

DONNIE: Sei una sfondapalle.

ROSE: Per cortesia!

ELIZABETH: Cosa sono? Una sfondapalle?

EDDIE: Tesoro...

ROSE: Elizabeth, adesso basta!

ELIZABETH: E tu sei un ciuccia-scopate!

DONNIE: Ah, sì? E mi dici come fa uno a ciucciare scopate?

ELIZABETH: Vuoi che te lo spieghi?

DONNIE: Sì, magari!

ROSE: Non voglio questi discorsi! Soprattutto a tavola. Basta!

DONNIE: Tu non l'hai fatto.

ELIZABETH: Vaffanculo.

SAMANTHA: Cos'è un ciuccia-scopate?

EDDIE: Eh, eh!

DONNIE: Sto leggendo. Esci dalla mia stanza.

ROSE: Dove vai di notte?

DONNIE: Vuoi uscire dalla mia stanza?

ROSE: Hai impacchettato la casa dei Johnson?

DONNIE: Questo sei venuta a chiedermi?

ROSE: No.

DONNIE: È uno scherzo che non faccio più da anni, mamma!

ROSE: Ma che è successo a mio figlio? Non ti riconosco più, ormai.

DONNIE: Allora prendile tu quelle maledette pillole! Stronza!

ROSE: Nostro figlio mi ha appena chiamata stronza.

EDDIE: Non sei stronza. A volte stronzeggi, ma non sei stronza.

MICHAEL STANLEY DUKAKIS: Voglio diventare Presidente per essere sicuro che non faremo mai più affari con dittatori panamensi coinvolti in traffici di droga. Mai più...

EDDIE: Dukakis...

DUKAKIS: ... aiuti ai Contras tramite i narcotrafficanti.

EDDIE: ... figlio di puttana.

GEORGE HERBERT WALKER BUSH: Panama è uno Stato amico, io ci sono andato e ho parlato col Presidente a proposito...

EDDIE: Bravo, George.

BUSH: ... del problema che hanno col riciclaggio di denaro sporco. All'epoca c'era Noriega, a suo carico non c'erano prove...


2 Ottobre 1988

 

FRANK: Svegliati! Ti ho osservato a lungo. Sono qui. Vieni. Più vicino. 28 giorni. 6 ore. 42 minuti. 12 secondi. Ecco quando il mondo finirà.

DONNIE: Perché?

DON FISHER: Ragazzo? Ragazzo? Donnie? Donnie Darko? Ma che ti è successo?

JIM CUNNINGHAM: Chi è questo?

FISHER: Il figlio di Eddie Darko. Mi dispiace, Jim, abita qui vicino, ma non so cosa...

JIM: Forse è un sonnambulo del golf. Eh, eh, eh! Sta ancora cercando la buca.

FISHER: Tutto bene, figliolo? Stiamo fuori dai campi, la notte, okay?

DONNIE: Sì, mi scusi, signor Fisher. Non succederà più.

FISHER: Non li sopporto, i ragazzi.

JIM: Giochiamo?

FISHER: Hm-hm.

I POMPIERE: Muoviamoci!

II POMPIERE: Restate indietro!

III POMPIERE: Chiama anche l'altra squadra!

IV POMPIERE: Dai, forza, forza!

BAMBINA: Donnie! Donnie! Guarda! È casa tua!

I POLIZIOTTO: Non si può passare.

DONNIE: Ma quella è casa mia!

I POLIZIOTTO: Ho detto che non si può passare!

DONNIE: È casa mia. Abito lì.

II POLIZIOTTO: Lascialo andare.

JOHN KING: D'accordo. Vado, eh? Buongiorno, sono John King, Canale 6. Siamo appena arrivati sul luogo dell'incidente.

EDDIE: Eccolo, Samantha. Guarda, tuo fratello.

ROSE: Oh!

SAMANTHA: È caduto in camera tua il motore.

I POMPIERE: Occhio, là sotto!

II POMPIERE: Ragazzi, abbiamo quasi finito. Fra meno di un'ora possiamo riaprire la strada.

BOB GARLAND: La signora Darko? Sono Bob Garland, dell'F.A.A. Ehm...

ROSE: Cosa?

GARLAND: Sono dell'Aviazione Civile.

ROSE: Ah.

GARLAND: Vorremmo parlare con lei e con suo marito in privato, signora.

ROSE: In privato?

GARLAND: Sì.

ROSE: D'accordo. Andiamo.

GARLAND: Prego.

ROSE: Resta qui.

ELIZABETH: Vieni. Allora, come va? Ti sei spaventata?

SAMANTHA: Un po'.

GARLAND: E... qui.

EDDIE: Ancora.

GARLAND: Finito. Vi abbiamo trovato una sistemazione. Starete in albergo. Andate pure a riposarvi. Qui penseremo a tutto noi.

EDDIE: Bene.

ROSE: Grazie.

EDDIE: Ragazzi, venite. Andiamo in albergo.

ELIZABETH: Non sanno da dove viene quel motore.

OPERAIO: Vai così! Così va bene! Molla, adesso! Blocca pure.

POMPIERE: Assicuralo. Anche di là, stringi bene.

OPERAIO: Serrare il passo! Attento!

RADIO: Il Dipartimento dei Trasporti ha avviato ricerche in ambito locale ma non ha...

EDDIE: Frankie Feedler.

RADIO: ... sul misterioso velivolo, nella convinzione che la compagnia aerea a cui appartiene non denuncerà la perdita del motore...

EDDIE: Studiavamo insieme.

RADIO: ... schiantatosi ieri notte su una casa alla periferia di Middlesex.

EDDIE: Te lo ricordi?

ROSE: Hm.

RADIO: L'aviazione civile, per ora, non fornisce ricostruzioni dell'accaduto...

EDDIE: Morì.

RADIO: ... data la mancanza di informazioni. Il motore, che sembra essersi distaccato da un Boeing 747 di linea...

EDDIE: Andava al ballo del diploma.

ROSE: Già.

RADIO: ... è rimasto quasi intatto...

EDDIE: Ricordi?

RADIO: ... almeno secondo i testimoni oculari da noi intervistati.

EDDIE: Era predestinato, dissero.

RADIO: Tutte le compagnie aeree negano che possa provenire da un loro aereo, e hanno preso le distanze dall'incidente.

EDDIE: Accidenti.

RADIO: Sono state contattate anche le aziende produttrici di aeromobili. Ora bisogna...

EDDIE: Ora potrebbero dirlo anche di Donnie.

RADIO: Certo è che questo inquietante episodio farà aumentare i controlli sulla sicurezza. Come già detto, l'Aviazione Civile si rifiuta di commentare.

SAMANTHA: Se è caduto da un aeroplano, che fine ha fatto l'aeroplano?

RADIO: Possiamo solo azzardare l'ipotesi, in base al danno minimo provocato alla casa, che l'aereo incriminato...

ELIZABETH: Ancora non lo sanno, Samantha.

RADIO: ... stesse volando molto al di sotto dell'altitudine minima di sicurezza.


ROSE: Samantha, dopo le prove ti riporta a casa la signora Farmer. Donnie?

SAMANTHA: Ciao, mamma!

ROSE: Ciao, amore. Donnie, in bocca al lupo.

JOANIE JAMES: Ho saputo.

RONALD FISHER: Che storia!

JOANIE: Adesso mi racconti tutto.

SAMANTHA: Mi dispiace, non posso dirti niente.

JOANIE: Ma dai, scherzi?

RONALD: Ehi, eccolo che arriva. Sean, guarda che faccia.

SAMANTHA: Ciao, Cherita.

CHERITA CHEN: Non lompele!

RONALD: Darko ha fregato la morte, eh? Sei diventato una celebrità. Ti avrò chiamato un miliardo di volte. Dove stavi?

DONNIE: Ci hanno messi in albergo.

RONALD: Ehi, mio padre dice che ti ha visto al golf. Fai di nuovo il sonnambulo?

DONNIE: Non mi va di parlarne.

SEAN SMITH: Ora che sei famoso, puoi anche farti una fumata.

DONNIE: Se lo racconti a papà e mamma, lo sai che succede?

SAMANTHA: Che butti Ariel nella pattumiera e gli dai fuoco.

DONNIE: Già. Ci puoi giurare che lo faccio.

SAMANTHA: Che razza di modi!

SEAN: Ehi, Cherita, vuoi una sigaretta?

CHERITA: Non lompele! Non lompele!

SEAN: Tornatene in Cina! Levati dalle palle!

DONNIE: E dai, lasciatela stare.

RONALD: Roba buona, eh!

DONNIE: È solo una sigaretta.

TEARS FOR FEARS: I wanted to be with you alone / And talk about the weather / But traditions I can trace / Against the child in your face / Won't escape my attention / You keep your distance via the system of touch / And gentle persuasion / With one foot in the past / Now just how long will it last? / No, no, no / Have you no ambition? / You keep your distance via the system of touch / And gentle persuasion / I'm lost in admiration / Could I need you this much? / Oh, you're wasting my time / You're, just, just, just wasting time / Something happens and I'm head over heels / I never find out / Till I'm head over heels / Something happens, and I'm head over heels / Ah, don't take my heart, don't break my heart / Don't, don't, don't throw it away / In my mind's eye / One little boy... one little man / Funny how... / Time... / Flies.

KAREN POMEROY: "Vi sarebbero stati titoloni sui giornali, nelle bande di adulti, capi-scommessa alle gare di lotta avrebbero accolto con rispetto la notizia della distruzione della casa del vecchio Miseria. Era come se quel piano se lo fosse portato dietro tutta la vita, vagliandolo durante le stagioni. E ora, quindicenne, lo avesse cristallizzato, insieme al tormento della pubertà". Che cosa vuole comunicarci, Graham Green, con questo passaggio? Perché i ragazzi penetrano nella casa del vecchio Miseria? Joanie?

JOANIE: Lo vogliono derubare.

POMEROY: Joanie, se tu avessi veramente letto il racconto che, essendo di ben tredici pagine ti avrebbe tenuta sveglia tutta la notte, sapresti che i ragazzi trovano un bel mucchio di soldi nel materasso, ma li bruciano. Donnie Darko, vista la tua recente esperienza in tema di distruzione, vuoi dirci la tua opinione?

DONNIE: Beh, lo dicono anche loro quando allagano e fanno a pezzi la casa, che distruggere fa parte del processo creativo, perciò, bruciare i soldi è una provocazione. Vogliono vedere che cosa succede a sfasciare il mondo. Vogliono cambiare le cose.

POMEROY: Possiamo aiutarti?

GRETCHEN ROSS: Sì. Mi sono appena iscritta, ma mi hanno messo nella classe sbagliata.

POMEROY: Qui sei nel posto giusto.

GRETCHEN: Ah... Dove mi siedo?

POMEROY: Accanto al ragazzo che per te è il più carino. Silenzio! Fatela scegliere. Joanie, àlzati.

EDDIE: Quello dell'impresa ha detto che ci vuole una settimana per il tetto. Sarà meglio che la compagnia aerea non risparmi sui materiali.

DONNIE: Ancora non lo sanno?

EDDIE: Che cosa?

DONNIE: Da dove è venuto?

EDDIE: Ah, no. Sembra che ancora non possano dircelo, ma parlavano di un numero di serie che, con l'incidente, è diventato illeggibile. Ho dovuto anche firmare. Non ne potrei parlare.

DONNIE: Insomma, non dovresti dire a nessuno quello che nessuno ancora sa?

EDDIE: E già. Eh, eh! Ma tu racconta alla... alla tua dottoressa. Come si chiama?

DONNIE: Dottoressa Thurman.

EDDIE: Ah, sì. Racconta pure alla Thurman quello che vuoi.

DONNIE: Papà.

EDDIE: Che c'è?

DONNIE: Papà! Niente posta oggi. Magari domani.

EDDIE: Allora, che ti ha detto?


DONNIE: Ho un nuovo amico.

LILIAN THURMAN: Vero o immaginario?

DONNIE: Immaginario.

THURMAN: Parliamone. Come si chiama?

DONNIE: Frank.

THURMAN: Frank. E che cosa ti ha detto?

DONNIE: Di seguirlo.

THURMAN: Di seguirlo. Dove?

DONNIE: Nel futuro.

THURMAN: E poi, che altro?

DONNIE: E poi mi ha detto... Lui mi ha detto che la fine del mondo è vicina.

THURMAN: Tu pensi che la fine del mondo sia vicina?

DONNIE: No. È stupido.

LINDA CONNIE: Io, per tutta la vita, sono rimasta schiava delle mie paure.

CUNNINGHAM: Amore.

LINDA: E ho alimentato la mia paura con il cibo.

CUNNINGHAM: Paura. Controllo della paura. Prima parte.

LINDA: Poi, un giorno, ho guardato nello specchio. Non semplicemente nello specchio, ma attraverso lo specchio. E, in quell'immagine, ho visto il mio ego riflesso.

SHANDA RIESMAN: Pensavo fosse normale che un bambino di dieci anni facesse la pipì a letto. Le abbiamo provate tutte.

KITTY FARMER: Shhh! Zitti!

SHANDA: La soluzione, invece,era lì, a portata di mano.

LARRY RIESMAN: Io, ora, non ho più paura!

CUNNINGHAM: Da ogni parte d'America, la gente viene qui per cambiare la propria vita. Gente profondamente convinta che la vita sia in assoluto troppo importante, troppo preziosa e troppo breve per essere dominata dalla paura. Salve. Mi chiamo Jim Cunningham. Benvenuti a "Controlla la paura".

FRANK: Svegliati, Donnie!

 

6 Ottobre 1988

Meno 24 giorni

 

SAMANTHA: "... E il principe fu condotto in un mondo di strana, magnifica magia".

JOANIE: Bella!

EMILY BATES: Ehi! Ragazze! Indovinate un po'! Ancora non mi sembra vero! Mia madre dice che la scuola è chiusa perché è allagata!

JOANIE: Non ci credo.

EMILY: È vero.

RONALD: Cazzo, ragazzi! Questa è la migliore notizia dell'anno!

PRESIDE COLE: Buon Dio! Ma non si ferma più quest'acqua?

LEROY: Prima o poi la fermeremo, signore, ma intanto io ho ancora dodici aule completamente allagate. Tutta colpa di una conduttura spaccata.

COLE: C'è altro?

LEROY: Se c'è altro? Signor Preside, ora vedrà se c'è altro!

POLIZIOTTO: È una cosa incredibile! La statua è di bronzo, no?

UOMO: Sì.

COLE: Ma come è potuto succedere?

EMILY: La madre di Beth dice che nello spogliatoio maschile c'erano feci dappertutto.

SUSIE BATES: Che sono i feci?

EMILY: Piccoli topi.

SUSIE: Ah!

SETH DEVLIN: Ciao! Secondo me, tu sei una che ci sa fare.

RICKY DANFORT: Mi piacciono le tue tette.

DONNIE: Ehi!

GRETCHEN: Ciao!

DONNIE: La scuola, oggi, è chiusa.

GRETCHEN: Mi accompagni a casa?

DONNIE: Certo.

GRETCHEN: Ti hanno messo paura, eh?

DONNIE: Ti sbagli. Ma... tu controlla la borsa, quei due si divertono a rubare.

GRETCHEN: Lo so.

DONNIE: Perché ti sei trasferita qui?

GRETCHEN: I miei hanno divorziato. E il mio patrigno si è beccato un'ordinanza restrittiva. Sai, ha qualche turba emotiva.

DONNIE: oh, ce le ho anch'io quelle! Il tuo patrigno che cosa fa?

GRETCHEN: Ha dato quattro pugnalate al petto a mia madre.

DONNIE: Ah... È andato in galera?

GRETCHEN: No, è scappato. Non riescono a prenderlo. Mia madre e io abbiamo dovuto cambiare nome e... Gretchen Ross mi sembrava più carino.

DONNIE: Io ci sono stato in galera. Aspetta... ho soltanto bruciato una casa. Era abbandonata, ma, alla fine, ho dovuto ripetere l'anno. Niente patente fino a 21 anni... sai, no? Ma è una cosa vecchia. Io, ora, dipingo, disegno. Scrivo. Voglio fare lo scrittore, o il pittore, o magari tutti e due. Forse scriverò un libro e disegnerò le illustrazioni. Così la gente mi capirà. Sai, si cambia.

GRETCHEN: Donnie Darko. Che razza di nome è? È strano. Sembra il nome di un supereroe.

DONNIE: Chi ti dice che non lo sia?

GRETCHEN: Ora ti devo salutare. Il prof di fisica, Monnitoff, mi ha assegnato un saggio scritto: "L'invenzione che può dare maggiori benefìci all'umanità".

DONNIE: Sì, lo so, Monnitoff è fatto così. Ma è facile: gli antisettici. E tutte le misure igieniche. Joseph Lister, 1895. Prima degli antisettici non c'era igiene, specie in medicina.

GRETCHEN: Cioè, il sapone?

DONNIE: Sono contento che la scuola si sia allagata, oggi.

GRETCHEN: E perché?

DONNIE: Non avremmo mai avuto questa conversazione.

GRETCHEN: Sei strano.

DONNIE: Scusa.

GRETCHEN: No, era un complimento!

DONNIE: Senti, eh... vuoi stare con me?

GRETCHEN: E dove vuoi stare?

DONNIE: No, io dicevo stare... come... cioè... non so, come dire... metterci insieme?

GRETCHEN: Certo.

DONNIE: D'accordo... Eh... Dove vai?

GRETCHEN: Vado a casa.

DONNIE: Che stupido! Dove vai?


THURMAN: Vorrei provare una cosa nuova, stavolta. Sei mai stato ipnotizzato?

DONNIE: No.

THURMAN: E quando le batterò le mani due volte, ti sveglierai. È tutto chiaro?

DONNIE: Sì.

THURMAN: Allora, che cosa hai fatto questa settimana?

DONNIE: Ho conosciuto una ragazza.

THURMAN: Come si chiama?

DONNIE: Gretchen. Stiamo insieme, ora.

THURMAN: Continui a pensare molto alle ragazze?

DONNIE: Sì.

THURMAN: Come vanno le cose a scuola?

DONNIE: Io penso tanto alle ragazze.

THURMAN: Ti ho chiesto della scuola, Donnie.

DONNIE: Io penso tanto alle scopate, durante la scuola.

THURMAN: A che altro pensi durante le ore di scuola?

DONNIE: A "Sposàti con figli".

THURMAN: Pensi alla tua famiglia?

DONNIE: No, alla serie. Abbasso il volume e immagino di scoparmi Christina Applegate.

THURMAN: Ti ho chiesto se pensi alla tua famiglia, Donnie.

DONNIE: No. Non penso di scoparmi la mia famiglia. Non si fa.

THURMAN: Beh, allora, raccontami del tuo amico Frank.

COLE: Sam Bylan. Donald Darko. Daye Dennis.

SETH: Ehi, stronzo! Gli hai detto che ho allagato io la scuola?

DONNIE: Io non ho detto un cazzo.

SETH: La voce che gira è un'altra. Credono che sia stato io!

DONNIE: Sì, ma se sei innocente, non hai niente da temere, giusto?

SETH: Fanculo! Lo sai che cosa penso? Che sei stato tu.

RONALD: Birra e fica! Io non chiedo altro!

SEAN: Dobbiamo solo trovarci una Puffetta per uno!

RONALD: Una Puffetta?

SEAN: Hm-hm. Una che te la dia. Qui a Middlesex se la tengono stretta. Ci vuole una bella biondina che allarghi le gambe ai tuoi ordini, come fa Puffetta.

RONALD: Hm!

DONNIE: Puffetta non scopa.

SEAN: È una cazzata! Puffetta si scopa tutti i puffi. Grande Puffo l'ha creata apposta. Stavano sempre a canna dritta, gli altri puffi.

RONALD: No. Tutti tranne Vanitoso, che è omosessuale.

SEAN: D'accordo, sai che ti dico? Lei se li scopa mentre Vanitoso guarda. Contento?

RONALD: Sì, ma Grande Puffo? Anche lui si butta nel mucchio o...?

SEAN: Lui sai che fa? Riprende tutte le ammucchiate, poi, in privato, le rivede e si ammazza di seghe.

RONALD: Eh, eh, eh.

DONNIE: Prima di tutto: a creare Puffetta non è stato Grande Puffo, ma Gargamella. L'ha mandata dai Puffi come sua spia perché aveva intenzione di distruggere il villaggio, ma la contagiosa bontà della loro vita l'ha trasformata per sempre. Quanto all'ammucchiata stratosferica tra loro è... è irrealizzabile. I Puffi sono asessuati, non hanno neanche un... un organo riproduttivo sotto quei pantaloncini bianchi. Per questo è così illogico essere uno dei Puffi, perché che cazzo vivi a fare, se non hai il pisello?

RONALD: Che palle, Donnie, perché devi essere sempre il più intelligente?

DONNIE: Nonna Morte.

FARMER: Mi scusi! Mi scusi! Non stia in mezzo alla strada, signora Sparrow! Mi dispiace, ma se succede di nuovo dovrò chiamare l'Assistenza Sociale.

SEAN: Quanto odio la sig.ra Farmer! Una stronza infame!

RONALD: Sì.

FARMER: Ecco fatto, la lascio qui. La saluto!

SEAN: Quanti anni avrà nonna Morte?

DONNIE: 101.

RONALD: Hm.

DONNIE: Tutti i giorni fa la stessa cosa: va avanti e indietro, avanti e indietro tra la casa e la cassetta della posta. E... non le scrive mai nessuno!

RONALD: No, guarda: s'è fermata.

SEAN: Oh-oh!

RONALD: Ci ri-và! Torna verso la cassetta, magari stavolta c'è posta.

SEAN: Posta? Posta? Posta?

RONALD: Vediamo?

SEAN: Apre...

RONALD: Forse è la volta buona.

SEAN: Oh! Ah! È vuota, purtroppo no.

RONALD: No, niente!

SEAN: Ritenta.

RONALD: Qualcuno dovrebbe scriverle.

SEAN: Già. TV: Continuano le indagini all'interno della Ridge School di Middlesex, per scoprire l'autore degli atti vandalici.

OPERAIO: Scusi. Ci scusi.

TV: La scuola ha chiesto dei contributi per il restauro della sua mascotte, la statua di bronzo nota come "Il mastino".

COLE: In collaborazione con la polizia della Contea, abbiamo avviato delle indagini sulle cause dell'allagamento. E, fra i sospettati, ci sono anche alcuni nostri studenti. Noi vorr...

FARMER: Io vorrei sapere perché questa porcheria viene insegnata ai nostri figli!

COLE: Kitty, le sarei molto grato se...

UOMO: La lasci parlare! Vogliamo sapere!

COLE: ... se aspettasse la fine del...

FARMER: Dottor Cole, non sono solo un'insegnante, ma come lei sa, sono anche la madre di un'allieva di questa scuola. Perciò ritengo di essere l'unica persona, qui, che può colmare la distanza tra genitori e insegnanti.

FRANK: Sta' tranquillo. La farai franca.

FARMER: In questa raccolta c'è il racconto di Graham Green "I distruttori". Questo racconto fa parte dei compiti a casa assegnati a mia figlia.

DONNA: Siamo con te, Kitty!

FARMER: In questa breve storia, alcuni ragazzi si introducono nella casa di un vecchio e la demoliscono completamente.

DONNIE: Come ci riesci?

FARMER: E come ci riescono?, direte. I ragazzi allagano la casa del vecchio spaccando la conduttura dell'acqua.

DONNA: È una cosa assurda!

FRANK: Io posso fare tutto quello che voglio. Anche tu.

UOMO: E lei, signor Preside, cosa dice?

FARMER: E io credo che questa spazzatura debba essere bandita!

ROSE: Scusami, perché ci avete convocati? Lo scopo di quest'associazione non è bandire dei libri.

FARMER: Quest'associazione oggi deve prendere atto che la pornografia fa parte dei nostri insegnamenti e dei nostri programmi!

POMEROY: È provocatorio! È un libro satirico!

FARMER: Scusi tanto, ma lei dovrebbe tornare sui banchi di scuola!

DONNIE: Perché mi hai fatto allagare la scuola?

FRANK: Loro sono in pericolo.

DONNA: Abbiamo anche dei diritti!

ROSE: Kitty, tu sai chi è Graham Green, vero?

FARMER: Certo, chi è che non ha visto la serie "Bonanza"?

COLE: Ehm... Bene... Ehm...

FARMER: Grazie.

COLE: ... visto che siamo scivolati su altri argomenti...

DONNIE: Dimmi da dove vieni.

FRANK: Tu credi nei viaggi nel tempo?

SAMANTHA: Con chi stai parlando?

DONNIE: Prendevo le mie pillole, Sam.


SHANDA: È ora di respirare.

SHANDA & LARRY: Grazie, Jim Cunningham!

SHANDA: Grazie, Jim Cunningham.

CUNNINGHAM: Iniziamo il primo esercizio della linea della vita. Premete "Stop" adesso.

FARMER: Ah! Come potete vedere, la linea della vita si estende tra due opposti estremi: paura e amore. La paura è all'interno dello spettro dell'energia negativa, l'amore, invece, è nello spettro dell'energia positiva.

SEAN: Ma dai!

FARMER: Scusami, il tuo "Ma dai!" è un prodotto della paura. Ora, su ognuna di queste schede c'è un personaggio con un problema che riguarda la linea della vita. Ecco, prego. Prego! Prendilo, forza! Grazie. Adesso, leggeremo i vari problemi ad alta voce, e metteremo una X sulla linea della vita, nel punto più indicato. Cherita?

CHERITA: Juanita ha un importante còmpito di matematica oggi. Sa di questa prova da diverse settimane, ma non ha studiato. Nel tentativo di evitare un brutto voto, Juanita decide di copiare di sana pianta il còmpito.

FARMER: Bene, brava, molto bene! Eh... Signor Darko?

DONNIE: Ling Ling trova un portafogli pieno di soldi. Lo riporta all'indirizzo sulla patente, ma si tiene i soldi che sono nel portafogli. Mi scusi, signora Farmer, non capisco.

FARMER: Devi solo fare una X sulla linea della vita, al punto giusto.

DONNIE: No, lo so che cosa devo fare, è che non capisco. Non può dividere tutto in due categorie. Non è così semplice.

FARMER: La linea della vita si divide in questo modo.

DONNIE: Ma la vita non è così semplice. Insomma, che importanza ha se Ling Ling restituisce il portafogli e si tiene i soldi? Non ha niente a che vedere con la paura e l'amore.

FARMER: Paura e amore sono le più profonde emozioni umane.

DONNIE: Certo! Ma lei non mi ascolta quando parlo! Ci sono altre cose che vanno prese in considerazione, non so: lo spettro completo delle emozioni umane. Non è corretto raggruppare tutto in due categorie per poi alla fine negare tutto il resto!

FARMER: Se non completerai l'esercizio, avrai uno 0 sul mio registro.

COLE: Donald, prima di tutto lasciami dire che negli ultimi tempi i tuoi voti sono diventati quasi... direi... imbarazzanti. Comunque, andiamo oltre, per ora. Che cosa hai detto, esattamente, alla signora Farmer?

FARMER: Glielo dico io, signor Preside! Sono stata invitata a inserire a forza, la linea della vita dentro il mio ano!

EDDIE: Eh!

DONNA: ... guarda, non ho nessuna difficoltà: le mie simpatie politiche sono note.

UOMO: Sì, è vero.

DONNA: E se esiste un candidato alla vice presidenza che merita il mio voto, quello, credimi, è Dan Quayle.

UOMO: Hai ragione.

FARMER: Nessuno tiene più al senso di responsabilità, alla moralità, ai valori familiari...

DONNA: Hm-hm!

ROSE: Kitty... Scusi, le dispiace? Lo ha sospeso dalle attività extrascolastiche per i prossimi sei mesi. Dopo la caduta di quel reattore sulla casa, non so sinceramente che...

FARMER: Rose, ti rispondo perché le nostre figlie sono insieme nella squadra di ballo da due anni e ti rispetto come donna, ma... ma oggi, dopo aver visto il comportamento di tuo figlio, ho sinceri dubbi sulla tua... tua... Oh, dio! È importante che rimaniamo sulla retta via! Ti prego, va' a casa, guarda nello specchio e prega che tuo figlio non si perda nella via della paura!

ELIZABETH: Sì, sì. Ti ricordi la professoressa di educazione fisica, quella tutta strana, la signora Farmer? Sì, esatto. Mio fratello le ha detto di infilarsi un libro nel culo, oggi, in classe. E i miei gli hanno rifatto la stanza. È tutta nuova. Sì, lo so! Magari, un motore precipitasse in camera mia!


10 ottobre 1988

Meno 20 giorni

 

FRANK: Posso indicarti la via.

DONNIE: Professor Monnitoff?

KENNETH MONNITOFF: Donnie.

DONNIE: So che la cosa le sembrerà strana, ma lei sa qualcosa riguardo ai... viaggi nel tempo?

MONNITOFF: Ah, un wormhole, un ponte di Einstein-Rosen. Cioè, in linea puramente teorica, un cunicolo nello spazio controllato dall'uomo. Ecco, secondo Hawking, un wormhole potrebbe rappresentare una scorciatoia per saltare tra due regioni dello spazio-tempo lontane tra loro.

DONNIE: Quindi per un viaggio indietro nel tempo, serve un'astronave o qualcosa che vada oltre la velocità della luce.

MONNITOFF: Teoricamente.

DONNIE: E che trovi uno di questi wormhole.

MONNITOFF: I principi base del viaggio nel tempo sono questi: hai la tua navicella e la tua porta. Il mezzo può essere qualsiasi cosa. Di solito, è un'astronave.

DONNIE: O una DeLorean.

MONNITOFF: Un qualsiasi veicolo metallico.

DONNIE: A me è piaciuto molto "Ritorno al Futuro". L'ho trovato... così avveniristico!

MONNITOFF: Senti, eh, non dire a nessuno che ti ho dato questo. Chi l'ha scritto insegnava qui. Era una suora molti anni prima di cambiare vita, pensa. Da un giorno all'altro lei... è cambiata, è diventata una persona completamente diversa. Ha lasciato la Chiesa, ha scritto questo libro... e ha iniziato a insegnare Scienze, qui, a Middlesex.

DONNIE: "La filosofia del viaggio nel tempo". Roberta Sparrow?

MONNITOFF: Lei, esatto.

DONNIE: Andiamo... Roberta Sparrow? Roberta Sparrow. Nonna Morte. "La filosofia del viaggio nel tempo".

ELIZABETH: Che c'entra la filosofia con i viaggi nel tempo?

EDDIE: Fammi vedere.

DONNIE: Indovina chi l'ha scritto!

EDDIE: Chi? Eddie: Roberta Sparrow? Ha scritto un libro?

DONNIE: Nonna Morte ha scritto un libro.

ROSE: È un soprannome orribile.

DONNIE: L'abbiamo quasi investita, l'altro giorno.

ROSE: Si ostina ad abitare in quella catapecchia, mentre invece ha un sacco di soldi. Giuro.

EDDIE: È vero! Aveva una collezione di pietre preziose. I ragazzi cercavano sempre di entrare in casa per tentare di derubarla. È diventata una reclusa. Eh! Se non l'avessi quasi investita, non saprei nemmeno che è viva.

DONNIE: Lei era lì, in mezzo alla strada, impietrita. Così sono sceso dalla macchina e mi sono avvicinato per vedere come stava. Lei si è appoggiata a me e mi ha parlato all'orecchio.

THURMAN: Che cosa ti ha detto?

DONNIE: Frank voleva che io ci parlassi. Credo perché, l'ultima volta che l'ho visto lui ha nominato i viaggi nel tempo, su cui lei ha scritto un libro, e non può essere una coincidenza, giusto?

THURMAN: Donnie, che ti ha detto Roberta Sparrow?

DONNIE: Ogni creatura, sulla terra, quando muore, è sola.

THURMAN: E che cosa hai provato?

DONNIE: Ho pensato a Callie, il mio cane. È morto quando avevo 8 anni. Si andò a rintanare sotto... il portico.

THURMAN: Per morire.

DONNIE: Per essere solo.

THURMAN: Tu ti senti solo, in questo momento?

DONNIE: Non lo so. O meglio, vorrei credere il contrario, ma non... non ho mai avuto nessuna prova, quindi... ho... ho anche smesso di discuterne, tanto, se... se... se anche passassi tutta la vita a ragionare, studiare, valutare i pro e i contro, alla fine, non avrei prove comunque, e allora, tanto vale non discuterne più! Eh, è assurdo.

THURMAN: La ricerca di Dio è assurda?

DONNIE: Lo è, se ognuno muore da solo.

THURMAN: Questo ti spaventa?

DONNIE: Non voglio restare solo.

ANNE FISHER: Insomma, grazie alle sue videocassette mi sono resa conto che negli ultimi 39 anni io sono stata prigioniera delle mie paure.

ROSE: Ah! Paure.

ANNE: Ah, Rose, te lo devo presentare, Jim Cunningham. È incredibile che sia single!

TV: Una serata davvero deludente, questa, per i vincitori del Super Bowl! Hai ragione, Dan, il coach dei Washington Redskins, Joe Gibbs, è a bordo campo, si sta versando da bere, ma scommetto che si starà chiedendo: "Che è successo? Cosa abbiamo sbagliato?". Ecco che parte il kick... Niente da fare!

EDDIE: Accidenti! Ci serve un quarterback!

FISHER: E un miracolo.

RONALD: Dobbiamo cercare un safety!

TV: Mark Rypien è chiamato a un duro còmpito, questo è poco ma sicuro. Che cosa il futuro ha in serbo per questo grandissimo campione lo scopriremo tra poco.

EDDIE: Avete sete?

RONALD: No, grazie.

FISHER: Eh, no.

TV: Darrell Green ancora una volta mette in mostra la sua incredibile velocità.

EDDIE: Mi faccio una birra.

RONALD: Ah. Non portare sfiga, eh?

TV: Azione molto confusa. Si allarga Rypien e, alla fine riesce a completare un passaggio corto, dopo aver cercato un buon movimento. Il gioco riprenderà dalla linea delle 20 iarde. Washington, primo down e dieci.

TV: Buonasera, signore e fantasmi! Restate con noi al Padiglione delle Feste di Middlesex, per il nostro raduno annuale di Halloween! Ah, ah, ah, ah!

DONNIE: Eh, eh, eh!

 

18 Ottobre 1988

Meno 12 giorni

 

GRETCHEN: Pensa se uno potesse tornare indietro nel tempo. Prendere tutti i momenti neri e dolorosi e rimpiazzarli con qualcosa di meglio.

DONNIE: Cioè con... con altre immagini?

GRETCHEN: Sì. Per esempio, con un tramonto hawaiiano, o con il Grand Canyon. Cose che ti aiutino a ricordare quanto il mondo può essere bello.

DONNIE: Senti, noi stiamo insieme da... da due settimane?

GRETCHEN: Sì.

DONNIE: Beh... e... insomma... Io...

GRETCHEN: Vuoi baciarmi?

DONNIE: Scusa... io... io...

GRETCHEN: No, Donnie, aspetta, è che...

DONNIE: Tu mi piaci tanto...

GRETCHEN: Vorrei poterti baciare in un momento... che...

DONNIE: Che...?

GRETCHEN: In un momento che mi aiuti a...

DONNIE: A ricordare quanto il mondo può essere bello?

GRETCHEN: Sì. E poi laggiù, adesso, c'è uno grasso che ci guarda.

ROSE: Grazie per averci ricevuto senza appuntamento, Dottoressa. Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di parlare con lei per... per sapere...

THURMAN: ... che sta succedendo a vostro figlio.

ROSE: Sì. Oh. Vede, Donnie, ehm... Lei conosce il suo passato. Però ora è stato sospeso per avere insultato l'insegnante di educazione fisica...

EDDIE: Non sono sicuro che sia l'episodio giusto. Donnie aveva tute le ragioni per insultarla.

THURMAN: Rose, proverò a spiegarvi che cosa penso stia accadendo. Il carattere aggressivo di Donnie, il suo... progressivo distacco dalla realtà, potrebbero derivare dalla sua incapacità di affrontare quelle forze del mondo che lui percepisce come una minaccia. Vi ha mai parlato, per caso, del suo amico Frank?

ROSE: Frank?

THURMAN: Sì, il coniglio gigante.

EDDIE: Cosa?

ROSE: Io... io non mi ricordo di averlo mai sentito parlare di un coniglio.

THURMAN: Donnie soffre di quelle che vengono comunemente definite allucinazioni. È una patologia comune, per uno schizofrenico paranoide.

ROSE: Che possiamo fare?

THURMAN: Io vorrei continuare con l'ipnoterapia. E... aumentare le dosi dei farmaci.

ROSE: Qualsiasi cosa possa aiutarlo, andrà bene. Per questo siamo qui. Vorremmo soltanto che riuscisse a ritrovare un po' di... conforto. Perciò, se lei crede che... che più medicine possano giovargli, allora, penso che... che noi... dobbiamo... dobbiamo tentare.

MONNITOFF: Donnie Darko.

POMEROY: Lo so.


CUNNINGHAM: Buongiorno, mastini!

SPETTATORI: Buongiorno.

CUNNINGHAM: Tutto qui quello che sapete fare, ragazzi? Ho detto "buongiorno"!

SPETTATORI: Buongiorno!

CUNNINGHAM: Ecco. Già andiamo un pochino meglio. Ma io ho sentito che ci sono alcuni studenti, tra di voi, che hanno ancora paura di dire "Buongiorno"!

SPETTATORI: Buongiorno!

CUNNINGHAM: Ecco, questo volevo sentire! Perché ancora troppi ragazzi e ragazze, oggi, sono... sono completamente paralizzati dalle loro paure. Diventano schiavi delle tentazioni e vittime dei danni provocati da droghe, alcool e sesso prematrimoniale. Bene! Ora vi racconterò una piccola storia. La storia triste e commovente di un giovane come voi, la cui vita è stata completamente distrutta da questi strumenti di paura. Un giovane che cercava l'amore, ma lo cercava nei posti sbagliati. Si chiamava Frank.

KIM: Salve, c'è la mia sorellastra che, secondo me, a volte, mangia troppo.

SORELLASTRA: Sta' zitta, Kim!

CUNNINGHAM: Ah, tesoro, tesoro, per favore...

LARRY: Come faccio a decidere che voglio fare da grande?

CUNNINGHAM: Ah, questo è difficile.

RAGAZZINO: Come imparo a fare a botte?

CUNNINGHAM: Come imparo a fare a botte, mi chiedi. Figliolo, la violenza è un prodotto della paura. Impara, invece, ad amare te stesso.

RAGAZZINO: Okay.

CUNNINGHAM: Bene. Vieni quassù.

RAGAZZINO: Okay.

CUNNINGHAM: Bravo.

DONNIE: Buongiorno!

CUNNINGHAM: Buongiorno!

DONNIE: Ah... quanto la pagano per essere qui?

CUNNINGHAM: Come? Come ti chiami, figliolo?

DONNIE: Gerald.

SPETTATORE: Gerald? Come, Gerald?

CUNNINGHAM: Gerald, secondo me hai paura.

DONNIE: Mi scusi, questa pagliacciata è per vendere il suo libro? Perché se è così, lei ha dato i peggiori consigli che io abbia mai ascoltato.

CUNNINGHAM: Sentito? Che tristezza!

DONNIE: Kim, vuoi che tua sorella dimagrisca? Falle muovere il culo, falla alzare dal divano, toglile i dolci e sbattila a giocare ad hockey su prato. Rispondo a te: nessuno sa cosa farà da grande, di preciso, ci vuole... ci vuole del tempo per capirlo. Non è vero, Jim? E tu, sì, tu... Non vuoi che ti infilino più la testa nella tazza del cesso? E allora prova con il sollevamento pesi, prendi lezioni di karatè, e la prossima volta che ci provano, calci nelle palle!

CUNNINGHAM: Figliolo, hai sentito la storia?

DONNIE: Direi!

CUNNINGHAM: Quel ragazzo è prigioniero della sua collera.

DONNIE: Ah... Lui è prigioniero?

CUNNINGHAM: La vedete la sua paura? Questo giovane è spaventato a morte dalla verità. Figliolo, mi si spezza il cuore a dirtelo, ma sono convinto che sei pieno di problemi e molto confuso. E sono anche convinto che cerchi risposte nei posti sbagliati.

DONNIE: Su questo ha ragione. Io sono... sono pieno di problemi e molto confuso, ma... E... e sono impaurito, ho tanta paura. Sì, sì, ho tanta paura, ma... ma sono sicuro che lei è l'Anticristo.

COLE: Scendi!

DONNIE: Ma che ho detto, mi scusi, non si può più parlare?

SPETTATORE: Bravo Donnie!

DONNIE: È un presuntuoso! Si crede il depositario della verità, ma tutto quello che dice sono solo cazzate! Tutto quello che dice! E la gente pensa che sia un genio! Invece è solo un coglione! Ti prende per il culo...

GRETCHEN: Ti senti bene?

DONNIE: Ma che...

GRETCHEN: Siediti, e càlmati.

DONNIE: Tu conosci Nonna Morte?

GRETCHEN: No. "La filosofia del viaggio nel tempo". Che roba è?

DONNIE: L'ha scritto lei. Io... io vedo delle cose strane. Vedo cose molto incasinate. E alcuni capitoli di quel libro descrivono quello che vedo, e non può essere una coincidenza.

MONNITOFF: Ogni navicella viaggia nello spazio-tempo lungo un vettore, attraverso il proprio centro di gravità.

DONNIE: Come un serpente.

MONNITOFF: Non ti capisco.

DONNIE: Come... come un serpente che viene fuori dal torace...

MONNITOFF: Ah... certo, sì... E questa navicella, per poter viaggiare nel tempo, deve trovare una porta, nel nostro caso, un wormhole, oppure...

DONNIE: Ma queste porte... potrebbero apparire ovunque, in qualsiasi momento?

MONNITOFF: No, questo credo sia difficile. No, quello a cui tu ti riferisci è un atto di Dio.

DONNIE: Ma se Dio controlla il tempo, è tutto prestabilito.

MONNITOFF: Non ti seguo più.

DONNIE: Ogni essere vivente si muove su un sentiero già tracciato. Ma... se uno vedesse il proprio sentiero fino in fondo, potrebbe vedere il futuro. E... questa non è una specie di viaggio nel tempo?

MONNITOFF: Beh, c'è una... contraddizione nel tuo discorso: se potessimo vedere il nostro destino, avere davanti l'immagine di ciò che sarà, avremmo allora la facoltà di scegliere se tradirlo o no, questo destino. E per il solo fatto che esiste questa possibilità, nessun destino si potrebbe considerare prestabilito.

DONNIE: Non se si viaggia lungo il sentiero di Dio.

MONNITOFF: Mh... Non credo... di poter continuare questa conversazione.

DONNIE: Perché?

MONNITOFF: Perderei il posto.

DONNIE: Okay.

FRANK: Adesso sai dove abita.

THURMAN: E escono dal... dal petto, dal plesso solare?

DONNIE: Sono come li descrive nel libro: si muovono e odorano nello stesso modo. Sono come operai. Ognuno di noi umani ha il suo. Sono come liquidi. Io ho seguito il mio, nella camera dei miei genitori.

THURMAN: E cosa hai trovato?

DONNIE: Niente. Li abbiamo chiamati IMG: Infant Memory Generators.

GRETCHEN: Generatori di Memoria Infantile.

DONNIE: Sì. Quindi, l'idea è di comprare questi occhiali ai neonati e di farglieli indossare la notte mentre dormono.

GRETCHEN: All'interno degli occhiali ci sono delle diapositive. E ognuna di queste fotografie è un immagine piacevole, divertente, o quello che i genitori desiderano.

MONNITOFF: E secondo voi, che effetto potrebbero avere su un neonato?

DONNIE: Beh... nessuno ricorda la propria infanzia. Chi dice il contrario, mente, quindi... gli occhiali aiuteranno a sviluppare prima la memoria.

GRETCHEN: Esatto.

MONNITOFF: E non pensate che i neonati potrebbero aver bisogno dell'oscurità? Potrebbe essere una componente del loro naturale sviluppo.

GRETCHEN: Sì...

MONNITOFF: Sì?

SETH: E se i genitori ci mettessero foto di Satana, di gente morta, o roba del genere?

GRETCHEN: Faresti questo ai tuoi figli?

RICKY: Eh, scusami, sbaglio o poco tempo fa tuo padre ha accoltellato tua madre?

MONNITOFF: Fuori!

DONNIE: Gretchen! Aspetta, Gretchen! Gretchen! Mi dispiace che quei due cretini ti abbiano...


DONNIE: Due biglietti, per favore.

CASSIERE: Due dollari.

DONNIE: Perché indossi quello stupido costume da coniglio?

FRANK: Perché indossi quello stupido costume da uomo?

DONNIE: Togliti la maschera. Che cosa hai fatto all'occhio?

FRANK: Mi dispiace tanto...

DONNIE: Perché ti chiamano Frank?

FRANK: Era il nome di mio padre. E di suo padre, prima di lui.

DONNIE: Frank... Tutto questo, quando smetterà?

FRANK: Dovresti saperlo, ormai. Ora voglio che guardi lo schermo. Voglio farti vedere una cosa. Hai mai visto una porta di confine? Bruciala. Distruggila.

FARMER: Okay! Allora, ragazze, vi voglio vedere concentrate. L'insuccesso, oggi, non è contemplato. Ricorda, Bethany, se quando sei lassù ti viene da vomitare, ingoia e va' avanti.

BETH FARMER: Va bene.

CUNNINGHAM: Ehi, ragazze, in bocca al lupo.

SETH: Vattene a casa, Cherita! Fai schifo!

DONNA: Sei tutte noi, Cherita!

CUNNINGHAM: Siamo tutti senza parole. Grazie a Cherita Chen, "Angelo in Autunno". E adesso il momento più atteso della serata.

PUBBLICO: Sì!

CUNNINGHAM: È con grandissimo piacere che ora vi presento Emily Bates...

PUBBLICO: Vai Emily!

CUNNINGHAM: ... Suzy Bailey, Samantha Darko...

PUBBLICO: Vai Suzy! Vai, Samantha!

CUNNINGHAM: Beth Farmer e Joanie James. Loro sono: "Sparkle Motion"!

PUBBLICO: Vai Betty! Avanti, ragazze!

DURAN DURAN: No, No, Notorious. Notorious. / No, No, Notorious. / I can't read about it. / Burns the skin from your eyes. / I'll do fine without it. / Here's one you don't compromise. / Lies come hard in disguise. / They need to fight it out. / Not wild about it. / Lay your seedy judgements. / Who says they're part of our lives? / You own the money. / You control the witness. / I'll leave you lonely. / Don't monkey with my business. / You pay the prophets to justify your reasons. / I heard your promise,but I don't believe it. / That's why I've done it again.

GRETCHEN: Per quanto tempo ho dormito?

DONNIE: Per tutto il film.

POMPIERE: Capitano, c'è un'altra stanza qui dietro.

TV: Le fiamme sono state domate ieri sera dopo le 20. All'interno della casa, i pompieri hanno scoperto una specie di porno prigione per minori. Jim Cunningham, divenuto di recente una celebrità...

CUNNINGHAM: Lei è prigioniero della paura. È un complotto contro di me.

TV: ... grazie ai suoi libri e alle videocassette, è stato arrestato stamattina al Circolo del golf di Sarasota.

ELIZABETH: Oh, mio Dio!

TV: Si cerca ora la causa dell'incendio, ma non si esclude la natura dolosa. Un gruppo di dipendenti della Cunning Vision...

ELIZABETH: Incredibile!

TV: ... tra cui Linda Connie...

ELIZABETH: Papà gioca sempre a golf con quello!

TV: ... ha reagito all'accusa di presunti collegamenti con un giro di pedofili attivo nella diffusione di materiale pornografico. In una velenosa dichiarazione, la Connie ha attaccato i vigili del fuoco di Middlesex, accusandoli di cospirazione.

 

24 Ottobre 1988

Meno 6 giorni

 

COLE: Mi dispiace, ma noi riteniamo che i suoi metodi in questa scuola siano inopportuni.

POMEROY: Con tutto il rispetto, signore, quali sarebbero questi metodi che lei trova inopportuni?

COLE: Non ho tempo di mettermi a discutere, Karen, ma penso di essere stato chiaro.

POMEROY: E questa, la chiama chiarezza? Lei non ha proprio idea di che cosa significhi comunicare con i ragazzi. Noi li trasciniamo nell'apatia, in questa follia prestabilita. E li stiamo perdendo.

COLE: A me dispiace, Karen, questo suo fallimento. Ora, se vuole scusarmi, ho un altro impegno. Può finire la settimana, se vuole.

POMEROY: Aaah!

COLE: Buon pomeriggio! È con immenso piacere che do vi do un importante annuncio: la squadra di ballo della nostra scuola è stata invitata a Los Angeles, per partecipare allo spettacolo di Ed McMahon "Piccole Star".

ROSE: No, è ridicolo! Senti, ti richiamo.

FARMER: Rose?

ROSE: Kitty?

FARMER: Rose, saprai, credo, delle orribili accuse rivolte contro Jim Cunningham.

ROSE: Lo so, l'ho seguito in TV: pedofilia, porno prigione per ragazzini...

FARMER: Ti prego, ti prego, non usare quelle parole! È evidente che è in atto una cospirazione per distruggere un uomo innocente! E io mi sono assunta il compito di promuovere il comitato "Difendiamo Jim Cunningham". Rose, devo essere presente in tribunale, domani mattina. E tu sai che le bambine devono partire per Los Angeles, proprio domattina. Come loro insegnante, era logico che fossi io ad accompagnarle in questo viaggio importante...

ROSE: Ma adesso... non ci puoi più andare.

FARMER: Esatto.

ROSE: Hm.

FARMER: Rose, credimi, potendo scegliere fra tante madri, non mi sarei mai sognata di chiederlo a te, ma nessun'altra è disponibile ad andare.

ROSE: Non lo so, Kitty. È un brutto week-end. Eddie è a New York.

FARMER: Rose! Io credo che tu non ti renda conto di che grande opportunità sia questa per le nostre figlie! È la realizzazione di un sogno che Samantha e tutte le altre ragazze hanno inseguito per tanto tempo! Ho nominato io tua figlia prima ballerina! A volte, devo dire, dubito del tuo attaccamento alle "Sparkle Motion"!

ROSE: Elizabeth si occuperà di tutto. Ti accompagnerà dalla Thurman. E se hai un qualunque problema, mi prometti che chiamerai la dottoressa? Immediatamente? Okay.

DONNIE: Cosa si prova ad avere un figlio schizzato?

ROSE: È una cosa meravigliosa.


26 ottobre 1988

Meno 4 giorni

 

DONNIE: Cosa dirò agli altri quando mi chiederanno di lei?

POMEROY: Digli pure che alla fine per loro andrà tutto bene.

DONNIE: Che cos'è "Cellar Door"?

POMEROY: Un famoso linguista, un giorno, scrisse che fra tutte le espressioni nella letteratura inglese, fra tutte le infinite combinazioni di parole utilizzate nella storia, "Cellar Door", è senz'altro la più bella.

DONNIE: "Cellar door"... La porta della cantina? Ti prometto che un giorno le cose andranno meglio, per te.

CHERITA: Non lompele!


THURMAN: Oggi voglio parlare del tuo passato.

DONNIE: No...

THURMAN: Voglio parlare di te e dei tuoi genitori.

DONNIE: Non vollero comprarmi quello che volevo per Natale.

THURMAN: Cosa volevi, per Natale, quell'anno?

DONNIE: Gli Ippopotamini Affamati.

THURMAN: Cosa provi per non aver ricevuto gli Ippopotamini Affamati?

DONNIE: Dispiacere.

THURMAN: E cos'altro c'è che ti dà dispiacere?

DONNIE: Che l'ho fatto ancora.

THURMAN: Hai fatto ancora cosa?

DONNIE: Ho allagato la scuola e ho bruciato completamente la casa di quel bastardo, eh, eh! Solo che ho pochi giorni, poi verranno a prendermi.

THURMAN: Ma è stato Frank a dirti di fare quelle cose?

DONNIE: Io gli devo ubbidire, lui mi ha salvato la vita. Gli devo ubbidire, altrimenti sarò lasciato solo. E alla fine non riuscirò a capire il significato di tutto questo. Non potrò conoscere il suo grande disegno.

THURMAN: Vuoi dire il grande disegno di Dio? Tu, adesso, credi in Dio, Donnie?

DONNIE: Io posso costruire la macchina del tempo.

THURMAN: Com'è possibile? Come... come si fa a viaggiare nel tempo?

DONNIE: Il tempo sta per finire.

THURMAN: Ma quando dovrebbe succedere?

DONNIE: Presto! Presto...

THURMAN: Che cosa deve succedere?

DONNIE: Frank ucciderà.

THURMAN: Chi vuole uccidere? Chi vuole uccidere, Donnie?

DONNIE: Eccolo! Adesso lo vedo! Il cielo sta per aprirsi.

THURMAN: Se il cielo dovesse aprirsi improvvisamente, non ci sarebbe più legge, non ci sarebbero più regole, resteresti solo tu con i tuoi ricordi, con le scelte che hai compiuto, e le persone su cui hai lasciato il segno. Se il mondo dovesse finire, restereste solo tu e lui. E nessun altro.


29 ottobre 1988

Meno 1 giorno

 

DONNIE: Ciao.

ELIZABETH: Mi hanno presa. Andrò ad Harvard.

DONNIE: Allora dobbiamo fare una festa. Papà e mamma non ci sono, e... è Halloween. Nessuno si accorgerà di niente.

ELIZABETH: Okay. Ma non facciamo casini, intesi?

RAGAZZI: Dai, ragazzi, facciamo festa!

I BAMBINA: Dai, fammi vedere. Che ti hanno dato?

II BAMBINA Mah, niente di che.

RAGAZZO: Buon Halloween! Uh!

SEAN: Abbiamo portato uova, dieci rotoli di carta igienica e palloncini pieni d'acqua.

RONALD: Io ho fregato quattro birre a mio padre.

DONNIE: Qui ce n'è un fusto pieno.

SEAN: Sì, ma quello finisce in un attimo.

THURMAN: Rose, sono Lilian Thurman. È di estrema importanza che lei mi richiami appena sente questo messaggio. Grazie.

GRETCHEN: Ciao.

DONNIE: Ciao. Stai bene?

GRETCHEN: Sì, ma mia madre è sparita.

DONNIE: Vuoi entrare?

GRETCHEN: Sì. Non lo so, Donnie. Non ha lasciato scritto niente. La casa è tutta sottosopra.

DONNIE: Ma tu stai bene? Hai avvisato la polizia?

GRETCHEN: Sì. Hanno detto di uscire di casa e di raggiungere un posto sicuro sùbito. Sono terrorizzata. Continuo a pensare, "ecco, è successo qualcosa di orribile". E... È stato il mio patrigno. Lo so. Lo... lo sento. Ci sono delle persone che... nascono con la tragedia nel sangue.

RAGAZZO: Ellis, di qua!

ELIZABETH: Ehi, ragazze, avete visto Frank?

RAGAZZA: Non lo so. Credo sia andato a fare il pieno di birra.

ELIZABETH: Ma dov'è?

ROSE: Se ci siete, per favore, rispondete! Okay: buone notizie. Le bambine hanno ottenuto 3 stelle e mezza. Quindi dovranno tornare qui per i quarti di finale. È stato emozionante. A ogni modo... Ehm... prendiamo il volo notturno, stasera. E dovremmo arrivare...

SAMANTHA: Mamma?

ROSE: Sì?

SAMANTHA: L'aereo. Dobbiamo andare.

ROSE: Ecco, ecco. L'aereo parte fra poco. Dovremmo arrivare alle 8, domani mattina. Ehm... Spero che...

ALTOPARLANTE: Attenzione, prego. Volo 3-2-7 per Chicago Air...

ROSE: ... che sia tutto sotto controllo.

ALTOPARLANTE: ... imbarco immediato, uscita 27.

ROSE: Vi voglio bene. Un bacio.

THE CHURCH: ... private consultation / under the milky way tonight / wish I knew what you were looking for / might have known what you would find / and it's something quite peculiar / something shimmering and white / it leads you here, despite your destination / under the milky way tonight / wish I knew what you were looking for / might have known what you would find / wish I knew what you were looking for / might have known what you would find.


30 ottobre 1988

Meno 6 ore

 

POMEROY: Cellar Door. La porta della cantina.

DONNIE: Vieni con me.

GRETCHEN: Dove vuoi andare? Donnie!

DONNIE: Dobbiamo fare in fretta.

GRETCHEN: Ma cosa...

DONNIE: Hai mai visto Nonna Morte?

GRETCHEN: Perché? È una cosa...

DONNIE: Gretchen!

GRETCHEN: ... che riguarda quel libro?

DONNIE: No. Frank.

SEAN: Donnie?

DONNIE: Il tempo sta per finire! Dobbiamo andare!


DONNIE: Roberta Sparrow. Nonna Morte.

SEAN: Donnie, non c'è nessuno. Lasciamo perdere.

DONNIE: La porta della cantina.

GRETCHEN: Cosa? Aiuto!

SETH: Fermo!

GRETCHEN: Donnie!

SETH: Fermo!

GRETCHEN: Donnie! Donnie! Ah!

RICKY: Sta' ferma!

SETH: Che cazzo ci fate qui?

RONALD: Mio Dio.

SEAN: E adesso?

RICKY: Siete morti!

SETH: Che facciamo?

RONALD: Oh, cazzo.

SEAN: Lascialo, Seth!

RICKY: Niente mosse! Neanche una cazzo di mossa!

DONNIE: Stronzo!

RICKY: Una macchina! Andate via! Sparite!

SEAN: Corri!

RICKY: Seth, arriva una macchina! Filiamo!

SETH: Adesso ho un coltello più grosso. Eh, eh, eh! Cazzo.

RICKY: Dai, muoviti! Saranno gli sbirri!

SETH: Sei stato tu a chiamare la polizia?

DONNIE: Deus ex machina.

SETH: Che cazzo hai detto? Avanti, ripeti quello che hai detto!

DONNIE: Il nostro salvatore!

GRETCHEN: Donnie!

DONNIE: Gretchen. Gretchen! Svegliati, Gretchen! Frank? Svegliati.

CLOWN: Ma che hai fatto?

DONNIE: Rispondimi, ti prego, rispondimi. Svegliati! Gretchen... Gretchen...

CLOWN: Che cazzo hai combinato? L'hai ammazzata, Frank!

FRANK: È morta? Che cazzo facevate in mezzo alla strada, eh? Stavate giocando?

DONNIE: Vattene! Torna a casa e di' ai tuoi che andrà tutto bene! Vattene!


FRANK & DONNIE: 28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi.

DONNIE: Sto tornando a casa. Quindi per un viaggio indietro nel tempo serve un'astronave o qualcosa che vada oltre la velocità della luce.

MONNITOFF: Teoricamente.

DONNIE: E che trovi uno di questi wormhole.

MONNITOFF: I princìpi base del viaggio nel tempo sono questi: hai la tua navicella e la tua porta. Il mezzo può essere qualsiasi cosa. Di solito è un'astronave, qualsiasi veicolo metallico.

GRETCHEN: Pensa se uno potesse tornare indietro nel tempo, prendere tutti i momenti neri e dolorosi e rimpiazzarli con qualcosa di meglio.

DONNIE: Cara Roberta Sparrow, ho letto a fondo il suo libro, e ci sono molte cose che vorrei chiederle. A volte, ho paura di quello che lei potrebbe dirmi. E a volte, ho paura che lei mi dica che non è tutto frutto della fantasia. Posso solo sperare che la risposta mi arrivi nel sonno. E spero anche, quando il mondo finirà, di poter tirare un sospiro di sollievo, perché ci sarà tanto da contemplare avidamente.

GARY JULES: All around me are familiar faces / Worn out places / Worn out faces / Bright and early for their daily races / Going nowhere / Going nowhere / Their tears are filling up their glasses / No expression / No expression / Hide my head I want to drown my sorrow / No tomorrow / No tomorrow / And I find it kind of funny / I find it kind of sad / The dreams in which I'm dying / Are the best I've ever had / I find it hard to tell you / I find it hard to take / When people run in circles / It's a very very / Mad world / Mad world / Children waiting for the day they feel good / Happy birthday / Happy birthday / Made to feel the way that every child should / Sit down and listen / Sit down and listen / Went to school and I was very nervous / No one knew me / No one knew me / Hello teacher tell me what's my lesson / Look right through me / Look right through me / And I find it kind of funny / I find it kind of sad / The dreams in which I'm dying / Are the best I've ever had / I find it hard to tell you / I find it hard to take / When people run in circles / It's a very very / Mad world / Mad world / enlarged in your world / Mad world.

GRETCHEN: Ehi! Che è successo?

DAVID: Un incidente orribile. Il mio vicino... è morto.

GRETCHEN: E come?

DAVID: Schiacciato dal motore di un Boeing.

I PARAMEDICO: Sei pronto?

II PARAMEDICO: Sì.

GRETCHEN: Come si chiamava?

DAVID: Donnie. Donnie Darko.

GRETCHEN: Ah.

DAVID: Mi dispiace per la sua famiglia.

GRETCHEN: Già...

DAVID: Lo conoscevi?

GRETCHEN: No.

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