IL GRANDE LEBOWSKI

Regia: Joel Coen

Cast: Jeff Bridges (Drugo), John Goodman (Walter), Julianne Moore (Maude), Steve Buscemi (Donny), John Turturro (Quintana)

Trama: In una Los Angeles demenziale la vita corre come una palla da bowling fra rapimenti, estorsioni, pestaggi e... un "detective per caso" che veste in bermuda e fuma erba.

 


LO STRANIERO: Nel lontano Ovest conoscevo un tipo, un tipo di cui voglio parlarvi. Si chiamava Jeffrey Lebowski. O almeno così lo avevano chiamato gli amorevoli genitori. Ma lui non se ne serviva più di tanto. Jeffrey Lebowski si faceva chiamare "il drugo". Già, Drugo. Dalle mie parti nessuno si farebbe chiamare così. Del resto con Drugo erano parecchie le cose che non mi quadravano. E lo stesso vale per la città in cui viveva. Però forse era proprio per questo che trovavo tanto interessante quel posto. La chiamavano Los Angeles, la città degli angeli. A me non sembrava che il nome le si addicesse molto, anche se devo ammettere che c'era parecchia gente simpatica. Certo, non ho mai visto Londra. E non sono mai stato in Francia. E non ho neanche mai visto la regina in mutande, come dicono alcuni. Però posso dirvi una cosa: dopo aver visto Los Angeles e vissuto la storia che sto per raccontarvi, beh, penso d'aver visto quanto di più stupefacente si possa vedere in tutti quegli altri posti, e in tutto il mondo. Perciò posso morire con un sorriso, senza la sensazione che il Signore mi abbia fregato. La storia che sto per raccontare è successa nei primi anni '90, nel periodo del conflitto con Saddam e l'Iraq. Lo dico solo perché a volte si incontra un uomo, non dirò un eroe... perché, che cos'è un eroe? Ma a volte si incontra un uomo, e sto parlando di Drugo, a volte si incontra un uomo che è l'uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, là dove deve essere. E quello è Drugo, a Los Angeles. E anche se quell'uomo è un pigro, e Drugo lo era di sicuro, forse addirittura il più pigro di tutta la contea di Los Angeles, il che lo mette in competizione per il titolo mondiale dei pigri... Ma a volte si incontra un uomo... a volte si incontra un uomo... Ah! Ho perso il filo del discorso! Bah, al diavolo! È più che sufficiente come presentazione.
GEORGE BUSH: Siamo tutti convinti che questo non debba essere tollerato. Non possiamo tollerare quest'aggressione ai danni del Kuwait.
TIRAPIEDI DI TREEHORN: Aaah! Tira fuori i soldi, Lebowski! Voglio quei soldi, Lebowski! Bunny ha detto di chiederli a te! Tira fuori i soldi, Lebowski! Allora, dove li hai messi, Lebowski? In che fottuto posto li hai messi?
JEFFREY "DRUGO" LEBOWSKI: Sono... sono qua sotto, fammi fare un'altra immersione, do un'occhiata.
TIRAPIEDI: Non fare lo stronzo! Tua moglie deve dei soldi a Jackie Treehorn, perciò tu devi dei soldi a Jackie Treehorn!
WOO: Ecco cosa succede a chi non paga i debiti.
DRUGO: No, no, non lo fare! Non sul tappeto, accidenti!
TIRAPIEDI: Vedi? Vedi cosa succede, Lebowski? Lo vedi cosa succede?
DRUGO: Nessuno mi chiama Lebowski, avete sbagliato persona. Io sono Drugo. Mi chiamano così.
TIRAPIEDI: Tu ti chiami Lebowski, Lebowski, e tua moglie è Bunny.
DRUGO: Mia... Mia mo... Mia moglie Bunny? Guarda, porto la fede al dito? Questa casa ti sembra quella di un uomo sposato? La tavoletta è alzata, non vedi?
TIRAPIEDI: E questa che cos'è?
DRUGO: Evidentemente non giochi a golf.
TIRAPIEDI: Woo?
WOO: Sì?
TIRAPIEDI: Il nostro amico non dovrebbe essere un miliardario?
WOO: Cazzo!
TIRAPIEDI: Già, che ne pensi?
WOO: A me sembra solo uno sfigato.
DRUGO: Ehi, io almeno non piscio per terra.
WOO: Stiamo perdendo tempo.
TIRAPIEDI: È stato un piacere, stronzetto!


THEODORE DONALD "DONNY" KERABATSOS: Uh! Sembro un cannone stasera. Segna il punto, Drugo.
WALTER SOBCHAK: Che schifo! E magari era un tappeto di valore. Cosa poteva...
DRUGO: Certo, ci tenevo un sacco, dava un tono all'ambiente.
WALTER: E allora era un tappeto di
valore, ma cosa poteva...
DONNY: Che cosa dava un tono all'ambiente?
DRUGO: Il tappeto.
WALTER: Stavi ascoltando la storia di Drugo?
DONNY: Cosa?
WALTER: Hai sentito quello che stava dicendo Drugo?
DONNY: Giocavo a bowling.
WALTER: Allora non hai nessun punto di riferimento, Donny. Sei come un bambino...
DRUGO: Walter.
WALTER: ... che entra in un cinema
DRUGO: Walter.
WALTER: ... e pretende di capire il...
DRUGO: Walter, si può sapere dove vuoi arrivare?
WALTER: Te lo dico subito: non c'è un motivo. Non c'è proprio nessun motivo per cui...
DONNY: Già, dove vuoi arrivare?
DRUGO: Walter, qual è il punto? Guarda, lo sappiamo tutti da che parte sta la ragione, e allora perché parli a vanvera?
WALTER: Cosa? No, ma vaffan... Io non... Stiamo parlando di un'aggressione immotivata, Drugo.
DONNY: Si può sapere di che parla?
DRUGO: Del mio tappeto.
WALTER: Non ti immischiare, Donny!
DRUGO: Senti...
WALTER: Non è il tuo campo.
DRUGO: Walter. Walter! Non posso presentare il conto al muso giallo che mi ha pisciato sul tappeto. Si può sapere di che cazzo stai parlando?
WALTER: Di che cazzo stai parlando tu! La questione qui non è il muso giallo! Io parlo di una linea tracciata sulla sabbia, Drugo. Se qualcuno la oltrepassa, tu non devi... e poi scusa, "muso giallo" non mi sembra l'appellativo corretto per un cinese. "Asiatico" è preferibile.
DRUGO: Walter, non stiamo parlando di uno che costruisce ferrovie, quello è uno che...
WALTER: Ma porca puttana! Cosa?
DRUGO: Quello mi ha pisciato sul tappeto!
DONNY: Ha pisciato sul suo tappeto!
WALTER: Donny, non è il tuo campo! Drugo, il problema qui no... non è il muso giallo.
DRUGO: E qual è?
WALTER: Jeffrey Lebowski. L'altro Jeffrey Lebowski, il miliardario.
DRUGO: Questo è estremamente interessante. Interessantissimo.
WALTER: Quello... quello dispone di un sacco di soldi, è evidente. E non c'è una ragione, non c'è una spiegazione al mondo: ma perché la moglie dovrebbe andare a far debiti a destra e a sinistra? E quelli vengono a casa tua e ti pisciano sul tappeto! Mi sbaglio?
DRUGO: No...
WALTER: Mi sbaglio?
DRUGO: Sì, ma cosa...
WALTER: Okay. Allora: quel tappeto dava davvero un tono all'ambiente, no?
DRUGO: Ti dico di sì!
DONNY: E quello ci ha pisciato.
WALTER: Donny, ti prego.
DRUGO: Sai che hai ragione? Dovrei cercare quel fottuto Lebowski, ecco!
DONNY: Si chiama Lebowski? È il tuo cognome, Drugo.
DRUGO: È lui che dovrebbe ripagarmi il mio fottuto tappeto. La moglie lascia debiti per tutta la città e quelli pisciano sul mio tappeto?
WALTER: Pisciano sul tuo bel tappeto.
DRUGO: Hanno pisciato sul mio tappeto.
WALTER: Esattamente, Drugo. Hanno pisciato sul tuo bel tappeto.


BRANDT: Questo è lo studio, come può vedere, con le varie onorificenze: premi...
DRUGO: Jeffrey Lebowski.
BRANDT: ... attestati, lauree honoris causa, eccetera.
DRUGO: Hm, davvero notevole.
BRANDT: Oh, le esamini pure, se vuole.
DRUGO: No, non è che io sia tanto...
BRANDT: No, no, no, prego, prego. Questa è la chiave della città di Pasadena, che il signor Lebowski ha ricevuto due anni fa a riconoscimento del suo impegno civico. Ah... Oh. Quello è il diploma di merito della camera di commercio di Los Angeles, che viene assegnato non necessariamente ogni anno, ma solo quando esiste un vero...
DRUGO: Ehi! Ma questo...
BRANDT: ... merito.
DRUGO: Questo qui mi sembra lui, con Nancy.
BRANDT: Oh, sì, quello in effetti è il signor Lebowski con la First Lady, sì.
DRUGO: Ah!
BRANDT: E con loro c'è anche la signora...
DRUGO: Ah! Il signor Lebowski è quello a sinistra, no?
BRANDT: Sì, certo, il signor Lebowski è quello a sinistra. Vede? Vede?
DRUGO: A quanto vedo è...
BRANDT: Oh.
DRUGO: ... handicappato, vero?
BRANDT: Il signor Lebowski è disabile, sì. Ah... la foto è stata scattata quando la signora Reagan era la First Lady nazionale, sì. Non della California.
DRUGO: Eccolo qui.
BRANDT: In effetti ha avuto anche un incontro privato con il Presidente, ma purtroppo non ci fu il tempo di scattare una foto ricordo.
DRUGO: Ah, Nancy non è male.
BRANDT: Oh, una donna meravigliosa! Eravamo...
DRUGO: E... e questi sono...
BRANDT: Oh, quelli sono i bambini del signor Lebowski, se vogliamo.
DRUGO: Madri diverse?
BRANDT: No, no...
DRUGO: Del razzismo se ne sbatte, hm?
BRANDT: Ah, ah, ah, ah, ah! Non figli suoi in senso letterale. Sono le piccole speranze urbane Lebowski. Ragazzini dei quartieri poveri che promettono bene ma non hanno i mezzi per un'istruzione superiore. E così il signor Lebowski si è impegnato a mantenerli tutti al college. Ah... mi scusi. Grazie. Grazie.
DRUGO: Fantastico. Pensa che ci sia ancora un posto?
BRANDT: Credo che... Oh! Ah, ah, ah, ah! Non ha frequentato il college. La prego, eviti di toccare.
DRUGO: No, no, l'ho frequentato, ma passavo gran parte del tempo a occupare vari edifici dell'amministrazione. Fumavamo marijuana e sfondavamo la porta del circolo per giocare a bowling. Ci crede se le dico che non mi ricordo quasi niente.
BRANDT: Oh.
JEFFREY "IL GRANDE" LEBOWSKI: Bene, signore, lei si chiama Lebowski e anch'io mi chiamo Lebowski. È stupendo. Ma sono molto occupato come immagino sia lei. Cosa posso fare per lei?
DRUGO: Ah... vede, signore, si tratta di questo mio tappeto. Dava veramente un tono all'ambiente.
LEBOWSKI: Lo ha già detto a Brandt al telefono, e lui lo ha detto a me. Io che cosa c'entro?
DRUGO: Beh, quei due... quei due stavano cercando lei, e quindi...
LEBOWSKI: Forse non ha sentito. L'ha già detto a Brandt al telefono, e lui l'ha detto a me. So cos'è successo. Allora? Allora?
DRUGO: Quindi sa che quelli volevano pisciare sul mio tappeto?
LEBOWSKI: Ho urinato io sul suo tappeto?
DRUGO: Nel senso che è venuto di persona a far pipì sul mio tappeto?
LEBOWSKI: Pronto? C'è qualcuno in casa? Parla forse un'altra lingua? Le ripeto la domanda: ho urinato io sul suo tappeto?
DRUGO: No, è stato Woo a pisciare sul mio tappeto.
LEBOWSKI: No, io vorrei capire una cosa. Ogni volta che qualcuno mingia su un tappeto, in questa bella città, io devo risarcire il proprietario?
DRUGO: Andiamo, per la miseria! Le sembro uno che vuole fregare la gente? E nemmeno per sogno, è solo che...
LEBOWSKI: È solo in cerca di soldi, come tutti gli altri. Lei ha un impiego, signor Lebowski?
DRUGO: Un momento, aspetti che le spieghi una cosa. Io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? Se preferisce, Drughetto, oppure Drugantibus, oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo.
LEBOWSKI: Lei ha un impiego, signore?
DRUGO: Impiego? Ah, ah.
LEBOWSKI: Non si va in giro a cercare lavoro vestiti in quel modo in un giorno feriale.
DRUGO: Perché, oggi... Che cos'è oggi?
LEBOWSKI: Io invece lavoro, signore, quindi, se non le dispiace...
DRUGO: Mi spiace, eccome. Il "drugo" si dispiace. Non può tollerare, capisce, quest'aggressione non può essere tollerata. Insomma, se sua moglie va in giro...
LEBOWSKI: Mia moglie non c'entra per niente in questo! Spero che mia moglie un giorno impari a farsi bastare il mensile, che è ampio! Ma se così non fosse, sarebbe un problema suo, non mio. Come il tappeto è un problema suo. E proprio come ogni sbandato del mondo è responsabile della propria vita, indipendentemente da chi ha scelto di incolpare. Io non ho incolpato nessuno quando ho perso le gambe. Un muso giallo me le ha portate via, in Corea. Ma io sono andato avanti, a realizzare. Eh, eh, eh! Non posso risolvere i suoi problemi, signore, solo lei può.
DRUGO: Ma vaffanculo.
LEBOWSKI: Eh. Vaffanculo? Sì, questa è la sua risposta. La sua risposta a tutto. Se la faccia tatuare in fronte. La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski! Condoglianze! Gli sbandati hanno perso! Faccia come i suoi genitori, accetti il mio consiglio: si trovi un lavoro! Gli sbandati perderanno sempre! Mi ha sentito, Lebowski? Gli sbandati perderanno sempre!
BRANDT: Com'è andato l'incontro con il signor Lebowski?
DRUGO: Molto bene, il vecchio mi ha detto di prendere il tappeto che preferisco.
BRANDT: Allora se lo goda. Magari qualche volta ci rivediamo, Drugo.
DRUGO: Sì, certo, se mi trovo nei paraggi e devo andare al cesso... Ehi, guarda un po'!
BUNNY LAJOYA LEBOWSKI: Soffiaci sopra.
DRUGO: Eh?
BUNNY: Avanti. Soffia.
DRUGO: Vuoi che soffi sulle dita?
BUNNY: Ah-ah. Io non ci posso arrivare.
DRUGO: E se poi quello se la prende?
BUNNY: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.
DRUGO: Ah, dev'essere faticoso da morire.
BUNNY: Tu non stai soffiando.
BRANDT: Il nostro ospite deve andar via, signora Lebowski.
DRUGO: Ah. Tu sei Bunny?
BUNNY: Te lo succhio se mi dai mille dollari.
BRANDT: Ah, ah, ah, ah! Che donna meravigliosa! Andiamo pazzi per quel suo spirito libero.
BUNNY: Però Brandt non può guardare, se no mi dà un centone.
BRANDT: Ah, ah! È meravigliosa!
DRUGO: Scusa, vado a cercare un bancomat.


DONNY: Uh! Ah! Sono un fenomeno stasera. Per voi non c'è speranza, ragazzi!
WALTER: Bravo, ben detto, Donny. "Se lo vuoi con forza, non è un sogno".
DRUGO: Sei in ritardo di venti minuti. Non ho capito, che hai detto?
WALTER: Theodor Herzl.
DRUGO: Eh?
WALTER: "Lo stato d'Israele": se lo vuoi con forza, non è un sogno.
DRUGO: Si può sapere di che parli? Che c'è in quella gabbia? Che cosa ti sei portato in quella gabbia, eh?
WALTER: Ah, è il cane di Cynthia, una specie di Yorkshire. Non posso lasciarlo a casa da solo perché mi mangia i mobili. Cynthia è in vacanza alle Hawaii con Marty Ackerman.
DRUGO: Hai portato questa specie di cane a giocare a bowling?
WALTER: Come sarebbe giocare a bowling? Non gli ho mica affittato le scarpe! Non gli offro neanche la birra. Non ha preso il tuo turno, Drugo.
DRUGO: Senti, amico, se la mia ex moglie mi chiedesse di guardarle il cane mentre se ne va in vacanza col fidanzato a Honolulu, le direi di fottersi. Perché non lo ha messo nella stiva?
WALTER: Prima di tutto, tu non hai una ex moglie. Secondo: è un cane da concorso con un pedigree lungo un chilometro. Non si può mettere nella stiva, perché gli viene l'esaurimento e perde il pelo.
DRUGO: Ma chi se ne frega, Walter? Ma chi se ne frega, Walter?
WALTER: Questo è un cane col pedigree, Drugo. Hai varcato la linea!
SMOKEY: Eh?
WALTER: Spiacente, Smokey, hai varcato la linea. Non vale.
SMOKEY: Cazzate. Segna otto, Drugo.
WALTER: No, no, scusa. Segna zero. Niente punti.
SMOKEY: Balle, Walter. Dammi un otto, Drugo.
WALTER: Questo non è il Vietnam, è il bowling, ci sono delle regole.
DRUGO: Ehi, Walter, andiamo, non fare così. Quello è Smokey, gli è scivolato un po' il piede. È solo una partita.
WALTER: È una partita di torneo, che determina chi passerà il prossimo turno. O mi sbaglio?
SMOKEY: Sì, però io non ho...
WALTER: O mi sbaglio?
SMOKEY: Sì, ma non ho passato la linea. Dammi il pennarello, mi segno otto punti.
WALTER: Smokey, amico mio, stai per entrare in una valle di lacrime.
DRUGO: Walter, mettila via.
WALTER: Se ti segni un otto, entri in una valle di lacrime.
SMOKEY: Ma io...
WALTER: La valle di lacrime.
SMOKEY: Drugo, di' qualcosa al tuo compagno.
WALTER: Allora il mondo è impazzito! Sono il solo da queste parti che abbia il rispetto per le regole e segna zero?
DRUGO: Stanno chiamando gli sbirri, metti via il ferro.
WALTER: Smokey, segna zero!
DRUGO: Walter, metti via quel ferro.
SMOKEY: Walter...
WALTER: Tu credi che io faccia per scherzo? Segna zero!
SMOKEY: Va bene, hai visto? Ho scritto zero. Sei contento, stronzo sciroccato?
WALTER: È una partita di torneo.
DRUGO: Non puoi fare così. Quei ragazzi sono come me. Sono dei pacifisti. Smokey era un obiettore di coscienza.
WALTER: Sai, Drugo, anch'io ho sguazzato nel pacifismo, un tempo. Non in Vietnam, però.
DRUGO: E poi lo sai che quel ragazzo ha dei problemi emotivi.
WALTER: Vuoi dire a parte il pacifismo?
DRUGO: È fragile, è molto fragile.
WALTER: Ah. Questo non lo sapevo. Beh, è acqua passata. E... e noi passiamo il turno, mi sbaglio?
DRUGO: No, non sbagli.
WALTER: Mi sbaglio?
DRUGO: Tu non sbagli, Walter. Sei solo uno stronzo.
WALTER: Bene. Affrontiamo Quintana e O'Brien la settimana prossima. Sarà una passeggiata.
DRUGO: Il fatto è che tu dovresti cercare di stare tranquillo.
WALTER: Questa è la tua risposta a tutto, eh? Vorrei farti notare una cosa: il pacifismo non è... Guarda quello che succede con quel figlio di un cammello in Iraq! Non serve nascondersi dietro al pacifismo!
DRUGO: Vedi di startene tranquillo però, capito?
WALTER: Sono perfettamente calmo.
DRUGO: Già, sventolando la pistola come una bandiera?
WALTER: Più calmo di te.
DRUGO: Vedi di darti una calmata!
WALTER: Più calmo di te.


SMOKEY: Drugo, sono Smokey. Senti, non voglio fare il fissato e so bene che tu non c'entri, ma mi sembrava giusto avvertirti che io e Gilbert faremo presente la cosa alla Lega, e chiederemo di sospendere il risultato della partita. E, non so, di darcela vinta a tavolino, però volevo almeno avvisarti, mi sembrava giusto. Dillo tu a Walter. Scusa, eh?
BRANDT: Signor Lebowski, sono Brandt, di... eh... insomma, dell'ufficio del signor Lebowski. La prego, ci richiami appena possibile.
FRED BURKHALTER: Signor Lebowski, sono Fred Burkhalter della Lega Bowling della California meridionale. Mi è stato da poco riferito che il suo compagno di squadra Walter Sobchak avrebbe estratto un'arma da fuoco nel corso di una partita di torneo. Se fosse vero, significherebbe che diverse direttive del regolamento...
MARTY: Drugo.
DRUGO: Ciao, Marty.
MARTY: Drugo, sai, fi... fi... finalmente sono riuscito ad ottenere la sala che volevo. Mi esibisco in uno spettacolo con la mia compagnia di danza, sai, al Teatro Crane Jackson di Fountain Street, martedì sera. E... se tu potessi venire per dirmi che ne pensi...
DRUGO: Tranquillo, non mancherò.
MARTY: Ah, ah... Drugo, domani ne abbiamo già 10.
DRUGO: Lo so.
MARTy. E...
DRUGO: Oh, oh, certo, d'accordo.
MARTY: Infila la busta con l'affitto sotto la mia porta.
BURKHALTER: Aspetto una sua telefonata al più presto, per avere un chiarimento da parte sua. Grazie.
BRANDT: Signor Lebowski, sono di nuovo Brandt. La prego, ci richiami appena sente questo messaggio. Manderò una macchina a prenderla. Spero che non stia evitando di risponderci per via del tappeto, che... Ah, ah, ah! Le assicuro, non rappresenta un problema. Abbiamo bisogno del suo aiuto, e... hm, insomma, ci terremmo molto ad incontrarla al più presto, grazie. Sono Brandt.


BRANDT: È arrivata una terribile notizia, e il signor Lebowski si è rinchiuso nell'ala Ovest. Il signor Lebowski.
LEBOWSKI: È buffo! Se mi guardo indietro, la mia vita è costellata di successi, obiettivi raggiunti, avversari surclassati, ostacoli superati. Ho realizzato più cose io, per quanto privo dell'uso delle gambe, di tanti altri. Cos'è... cos'è che fa di un uomo un uomo, signor Lebowski?
DRUGO: Drugo. Non... non lo so, signore.
LEBOWSKI: Essere pronti a fare ciò che è più giusto. A qualunque costo. Non è questo che fa di un uomo un uomo?
DRUGO: Sì, quello e un paio di testicoli.
LEBOWSKI: Lei scherza. Ma... potrebbe aver ragione.
DRUGO: Mi faccio uno spinello, eh?
LEBOWSKI: Bunny...
DRUGO: Scusi?
LEBOWSKI: Bunny Lebowski è la luce dei miei occhi. È sorpreso di vedermi piangere?
DRUGO: Beh, francamente...
LEBOWSKI: Anche gli uomini più forti piangono.
DRUGO: Sì.
LEBOWSKI: Anche gli uomini più forti piangono. Stamattina ho ricevuto questo fax. Come può vedere, è la richiesta di un riscatto.
DRUGO: Abbiamo Bunny.
LEBOWSKI: Scritta da uomini incapaci di concretizzare sul piano del gioco leale.
DRUGO: Procurate un milione di dollari...
LEBOWSKI: Vigliacchi.
DRUGO: ... in biglietti da venti non segnati e non consecutivi.
LEBOWSKI: Deboli.
DRUGO: Attendete istruzioni...
LEBOWSKI: Sbandati!
DRUGO: ... e niente scherzi. Brutto trip.
LEBOWSKI: Eh?
DRUGO: Questo è un brutto trip. Voglio dire, proprio un brutto trip.
LEBOWSKI: Brandt le illustrerà i dettagli.
BRANDT: Il signor Lebowski è disposto a farle una generosa offerta se vorrà agire da corriere una volta avute le istruzioni per la consegna del riscatto.
DRUGO: Perché proprio io?
BRANDT: Perché ritiene che i rapitori possano essere le medesime persone che hanno insozzato il suo tappeto. E lei è la sola persona in grado di smentire o confermare questo suo sospetto.
DRUGO: Dietro ci sarebbe il pisciatappeti?
BRANDT: Beh, Drugo, questo non lo sappiamo.


DRUGO: Cazzo di Quintana! Quel verme gioca alla grande.
WALTER: Già, però è un pervertito.
DRUGO: Sì?
WALTER: Eh! È stato in galera per crimini sessuali. Sei mesi per esibizionismo con una bambina di otto anni.
DRUGO: Ah!
WALTER: Quando si è trasferito a Hollywood per cercare lavoro ha dovuto dire a tutti che è un pederasta.
DONNY: Cos'è un pederasta, Walter?
WALTER: Zitto e vaffanculo, Donny. Allora? Quanto ti hanno offerto?
DRUGO: Ventimila verdoni, amico. E chiaramente posso anche tenermi il tappeto.
WALTER: Solo per fare la consegna?
DRUGO: Sì, mi hanno anche dato un teledrin, così quando quelli chiamano io posso...
WALTER: E se c'è la partita?
DRUGO: Ah, gli ho detto che se succede durante una partita di torneo...
DONNY: Cosa durante la partita?
DRUGO: No, no.
WALTER: La vita non si ferma e poi riparte a vostro comodo, miserabili pezzi di stronzi!
DRUGO: Io penso che...
DONNY: Ma che gli prende a Walter?
DRUGO: A me sembrano soldi facili, senza rischi, e mi sa che il rapimento l'ha organizzato lei.
WALTER: Eh?
DONNY: Ah? Come sarebbe, Drugo?
DRUGO: I pisciatappeti non c'entrano in questa storia. E scusa: una bella giovane moglie ha sposato uno soltanto per soldi, ma ha l'impressione che non gliene dia abbastanza. E allora fa debiti da tutte le parti.
WALTER: Fottuta puttanella!
DRUGO: È un clamoroso falso, amico. Sai cosa diceva Lenin? Tu cerca la persona che ne trae beneficio e... insomma...
DONNY: Obladì obladà.
DRUGO: Insomma, avrai... Walter, capisci cosa voglio dire?
DONNY: Obladì obladà.
WALTER: Quella fottuta puttanella!
DRUGO: Già!
DONNY: Obladì obladà.
WALTER: Quella è... Vuoi chiudere quella boccaccia? Non Lennon, Lenin! Vladimir Ilic Ulianov!
DONNY: Ma di che cazzo sta parlando?
WALTER: È successo questo. Proprio così.
DRUGO: Certo.
WALTER: È una cosa che mi fa venire la nausea.
DRUGO: Ma cosa te ne frega, Walter?
WALTER: Questi stronzi di ricchi! Con le loro stronzate! Non ho visto crepare i miei compagni con la faccia nel fango perché quella scrofetta... quella troia... quella puttanella da quattro soldi...
DRUGO: Walter, non vedo che connessione ci trovi con il Vietnam.
WALTER: E la connessione c'è.
DRUGO: No, Walter, ammettilo, non c'è nessuna connessione. Ti parli addosso.
WALTER: Vedila come vuoi, comunque il punto è...
DRUGO: Ti parli addosso.
WALTER: Il punto è che...
DRUGO: Ti parli addosso.
JESUS QUINTANA: Siete pronti a farve fottere? Vedo che siete entrati en la semifinale. Dios mio, amigos. Seamus e il sottoscritto ve abriremo le chiappe!
DRUGO: Sì? Beh, questa è solo... la tua opinione e basta.
QUINTANA: Apri le orecchie, ascolta, bendego. Prova a fare una delle tue stronzate de pazzo, prova a tirare fuori el ferro. Io te lo estrappo de mano, te lo metto en el culo e poi premo il grilletto hasta che siento el clic!
DRUGO: Fai sul serio!
QUINTANA: Lo hai detto, hermano. Non si scherza con Jesus.
WALTER: Una bambina di otto anni.


BRANDT: Hanno chiamato circa otto minuti fa. Vogliono che prenda i soldi e si diriga a nord sulla 405. Le daranno istruzioni sul portatile tra circa quaranta minuti. Vogliono una sola persona,sono stati molto chiari, altrimenti verrei con lei. Una sola persona. Che ha fatto alla mascella?
DRUGO: Ah, non è niente.
BRANDT: Ecco, tenga i soldi e il telefono. La prego, Drugo, segua esattamente le istruzioni che le daranno.
DRUGO: D'accordo.
BRANDT: La vita di Bunny è nelle sue mani.
DRUGO: Oh, per la miseria, non me lo dica una...
BRANDT: Il signor Lebowski mi ha detto di ripeterglielo. La vita di Bunny è nelle sue mani.
DRUGO: Oh, cazzo, per favore!
BRANDT: La vita di Bunny è nelle sue mani, Drugo! Si faccia vivo a operazione conclusa.


DRUGO: Dove pensi di andare, amico?
WALTER: Prendi il facsimile, guido io.
DRUGO: Cosa?
WALTER: Il facsimile!
DRUGO: Il cosa?
WALTER: La controfigura della borsa.
DRUGO: Ma che...
WALTER: Hanno già chiamato?
DRUGO: Che cosa c'è qui dentro?
WALTER: Le mie mutande sporche. Il bucato. La biancheria.
DRUGO: Walter, ci dev'essere un motivo per cui hai portato le tue mutande sporche.
WALTER: Ma certo che c'è: il peso. Il facsimile deve sembrare pieno.
DRUGO: Walter, ma che cazzo ti frulla in testa?
WALTER: Hai indovinato. Mi è frullata in testa un'idea: perché noi dovremmo accontentarci di ventimila dollari?
DRUGO: Noi? Che cosa c'entra noi? Hai detto solo che volevi accompagnarmi!
WALTER: La mia opinione è che non dovremmo accontentarci di ventimila dollari, quando possiamo tenerci tutto il malloppo, mi sbaglio?
DRUGO: Sì che ti sbagli, questo non è mica un gioco, amico!
WALTER: Oh, ma sì che è un gioco, l'hai detto tu stesso: si è rapita da sola.
DRUGO: Ho detto solo che pensavo... Pronto, Drugo.
VOCE: Chi è che parla?
DRUGO: Sono Drugo, il postino. Dove vuoi che andiamo?
VOCE: Andiamo?
DRUGO: Cazzo!
WALTER: Che c'è?
DRUGO: Sì, qui con me c'è l'autista, capisci, non posso guidare la macchina, pensare ai soldi,parlare al telefono...
VOCE: Zitto, imbecille!
WALTER: Drugo, stai facendo un bordello!
VOCE: Chi ha parlato?
DRUGO: È l'autista che ha parlato, te l'ho detto... Cazzo!
WALTER: Ma che diavolo è successo?
DRUGO: Walter!
WALTER: Ma che diavolo è successo?
DRUGO: Ha messo giù!
WALTER: Cosa?
DRUGO: Hai mandato tutto a puttane! Tutto a puttane, capisci? La sua vita era nelle nostre mani!
WALTER: Calma, Drugo.
DRUGO: Siamo fottuti, non beccheremo un cazzo di niente perché quelli la uccideranno. Siamofottuti, Walter!
WALTER: Niente è perduto, dammi retta, abbi fiducia, Drugo. Richiameranno.
DRUGO: Seee...
WALTER: Quella si è rapita da sola. Visto? Niente è perduto, Drugo. Niente è perduto. Sono solamente una banda di principianti.
DRUGO: Walter, Walter, la pianti? Vuoi tapparti la bocca almeno quando parlo con loro, puttana della miseria?
WALTER: Sì, sì, come vuoi. Però sono principianti.
DRUGO: Ah! Drugo.
VOCE: Bene, andiamo avanti. Ma non fate scherzi strani.
DRUGO: Sì, sì!
VOCE: Niente scherzi strani, chiaro?
DRUGO: Sì, devi solo dirmi dove vuoi che ci dirigiamo.


DRUGO: Era quella l'uscita.
WALTER: Insomma, a noi basta riportare a casa la ragazza, così nessuno avrà da lamentarsi, e ci terremo il malloppo.
DRUGO: Già, sembra facile, eh? Ma non mi hai detto come faremo a riportarla a casa. Dov'è?
WALTER: Quella è la parte più semplice. Ci presentiamo alla consegna e me lo faccio dire a forzadi botte. Eh?
DRUGO: Sì. È davvero un bel piano. Walter, è un piano ingegnosissimo, sempre che io abbia capito bene. Un orologio svizzero, guarda.
WALTER: Esattamente, Drugo. La sua bellezza è la sua semplicità. Quando il piano diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto. Se c'è qualcosa che mi ha insegnato il Vietnam...
DRUGO: Drugo.
VOCE: State per arrivare vicini a un ponte di legno. Quando sarete sul ponte, lanciate la valigetta dal finestrino di sinistra senza fermare la macchina. Sarete osservati.
DRUGO: Cazzo!
WALTER: Che ha detto? Dove consegnamo?
DRUGO: Da nessuna parte. Sul ponte dobbiamo lanciare la valigetta dal finestrino.
WALTER: Eh?
DRUGO: Dobbiamo lanciare il malloppo dalla macchina in corsa.
WALTER: Non possiamo farlo, Drugo. Il piano va a farsi fottere.
DRUGO: Oh, allora chiamali al telefono e spiegaglielo tu. Il tuo piano è talmente semplice che lo capiranno anche loro. È questa la bellezza.
WALTER: Al ponte di legno, eh?
DRUGO: Io butto la valigetta col malloppo. Non facciamo cazzate, amico.
WALTER: Okay, stiamo arrivando al ponte. Dammi il facsimile.
DRUGO: Lascia perdere, Walter. Io ti voglio bene, però dovrai ammettere che sei un cazzone, prima o poi.
WALTER: Dai, su, non è il momento di litigare.
DRUGO: Porca puttana!
WALTER: Ecco il ponte!
DRUGO: Walter! Walter!
WALTER: Parte il facsimile!
DRUGO: Ma che cazzo...
WALTER: Prendi il volante! A quindici miglia all'ora salto giù, torno indietro, e ne faccio parlare uno a forza di botte. Passami il mitra.
DRUGO: Il mitra?
WALTER: Vuoi che salti giù completamente nudo?
DRUGO: Walter, aspetta!
WALTER: Via, conquistiamo la collina!
DRUGO: Walter, non farlo! Ehi! Ce l'abbiamo noi! È qui la valigetta! Ce l'abbiamo noi! Ce l'abbiamo noi! Ce l'abbiamo...
WALTER: Al diavolo, Drugo. Andiamo al bowling.


WALTER: "Si salvi chi può", come diceva la mia ex.
DRUGO: Che c'entra quello che diceva tua moglie? Cosa facciamo con Lebowski?
WALTER: Eh? Ah, già, Lebowski! Beh, non vedo... Perché, qual è il problema?
DRUGO: Il problema è che... Come sarebbe qual è il pro... Non abbiamo... Non c'è... ammazzeranno quella povera donna, capisci?
WALTER: Ma che stai dicendo? Vaneggi? Quella povera donna... Quella povera troia, vuoi dire! Si è rapita da sola, l'hai detto tu stesso.
DRUGO: Oh, la miseria! Ho detto solo che pensavo che l'avesse fatto lei, sei tu che ne sei così sicuro.
WALTER: Proprio così, sicuro al 100%.
DONNY: C'è il calendario delle prossime partite.
WALTER: Donny, chiudi quella fo... Quando giochiamo?
DONNY: Questo sabato. Quintana e...
WALTER: Sabato? Beh, dovranno spostare.
DRUGO: Walter, che cosa devo dire a Lebowski?
WALTER: Gliel'avevo detto a quell'imbecille della Lega. Chi è il responsabile del calendario?
DRUGO: Walter.
DONNY: Burkhalter.
WALTER: Gliel'ho detto mille volte a quel crucco del cazzo che non gioco di sabato!
DRUGO: Walter.
DONNY: Il programma è affisso.
WALTER: Lo disaffiggano, porca puttana!
DRUGO: Ma chi se ne frega del calendario? Uccideranno quella povera donna, maledizione, e io cosa dirò a Lebowski?
WALTER: Piantala, Drugo. Si stancherà del gioco, prima o poi, tornerà a casa dal maritino.
DRUGO: Ah, sì.
DONNY: Come mai non giochi di sabato?
WALTER: Shomer shabbas.
DONNY: E che significa?
DRUGO: Sì, e nel frattempo che... che... che cosa racconto a Lebowski?
WALTER: Ora ti spiego, Donny. Shabbas è il giorno di riposo ebraico, vuol dire che non lavoro, e non... non guido la macchina, non vado in giro in macchina, non tocco i soldi, non accendo il forno, e di sicuro non gioco a bowling!
DONNY: Ehi!
WALTER: Shomer shabbas!
DRUGO: Walter, allora io come faccio?
WALTER: Sono un osservante del sabato!
DRUGO: Basta, porca puttana, me ne vado!
WALTER: Falla finita, Drugo! Che rompicoglioni... Drugo! Drugo! Ah! Aspetta! Digli semplicemente che... abbiamo consegnato il malloppo, che tutto è andato per il meglio.
DONNY: Ah, già, com'è andata?
WALTER: Benissimo, ha solo ammaccato un po' la macchina.
DRUGO: Walter, noi non abbiamo fatta la consegna, porca puttana! Quelli i soldi non li hanno avuti! E adesso sai che faranno?
WALTER: Uccideranno quella povera donna! Uccideranno quella povera donna!
DONNY: Senti, Walter, ma se non puoi andare in macchina, come fai a muoverti il sabato?
WALTER: Drugo, sai che mi sorprendi? Quelli non ammazzeranno nessuno, non faranno niente. Ma cosa possono fare, stupidi dilettanti? Ma intanto guarda la sostanza dei fatti: chi è seduto su un milione di fottutissimi dollari? O mi sbaglio?
DRUGO: Walter...
WALTER: Noi abbiamo un milione di dollari che ci aspettano nel portabagagli della mia macchina.
DRUGO: La tua macchina, Walter?
WALTER: E loro che cos'hanno in mano? Le mie mutande sporche. La mia biancheria. Di' un po', dov'è la macchina?
DONNY: Chi ha le tue mutande sporche?
WALTER: Dov'è la tua macchina?
DRUGO: Non lo sai, Walter?
WALTER: Era parcheggiata in un posto riservato agli invalidi, l'avranno portata via.
DRUGO: Lo sai benissimo che è stata rubata.
WALTER: È senz'altro una possibilità, Drugo.
DRUGO: Vaffanculo.
DONNY: Dove vai, Drugo?
DRUGO: Me ne vado a casa.
DONNY: Il telefono sta squillando.
DRUGO: Sì, grazie, Donny.


DRUGO: Ah... Sì. Verde, con delle macchie color ruggine qui e là.
I POLIZIOTTO: E c'erano oggetti di valore nell'auto?
DRUGO: Oh... ah, sì... Eh... Lo stereo, delle cassette dei Creedence... E c'era anche... ah... la mia valigetta.
I POLIZIOTTO: E nella valigetta?
DRUGO: Oh, beh, documenti, solo documenti. Già, solo i miei documenti. Documenti di lavoro.
I POLIZIOTTO: Che lavoro fa?
DRUGO: Sono disoccupato. Mi hanno rubato anche il tappeto.
I POLIZIOTTO: Aveva un tappeto in macchina?
DRUGO: No, qui.
I POLIZIOTTO: Ah, due eventi distinti.
DRUGO: "Eh, Drugo non è in casa...". Capita spesso che ritroviate le macchine rubate?
I POLIZIOTTO: A volte. Però non mi farei troppe illusioni sullo stereo.
II POLIZIOTTO: Né sulle cassette.
DRUGO: E per quanto riguarda la valigetta?
MAUDE LEBOWSKI: Signor Lebowski, gradirei incontrarla. Mi chiami quando rientra, le manderò una macchina. Sono Maude Lebowski, e ho preso io il tappeto.
I POLIZIOTTO: Bene, allora per me il caso si può archiviare.


DRUGO: Ah!
MAUDE: Pedro, Francisco, ay' dame mas abajo. Signor Lebowski, sarò da lei tra un momento [...] Le forme femminili la mettono a disagio, signor Lebowski?
DRUGO: Uh... È questo che il dipinto ritrae?
MAUDE: In un certo senso, sì. La mia arte è encomiata per la sua natura vaginale, cosa che mette a disagio alcuni uomini. Si sentono disturbati dalla parola stessa, vagina.
DRUGO: Ah sì?
MAUDE: Sì. Non amano sentirla e hanno difficoltà a pronunciarla. Ma fanno tranquillamente riferimento al proprio uccello, o alla verga, o al... cetriolo.
DRUGO: Cetriolo?
MAUDE: Allora, signor Lebowski, veniamo a noi. Mio padre le ha dato il permesso di tenersi il tappeto, ma quello era il mio regalo alla mia povera mamma, e non spettava certo a lui darlo via. Ora... la faccia. Riguardo al rapimento...
DRUGO: Ah?
MAUDE: Sì, so tutto, e so anche che lei ha fatto da corriere. Mi permetta di dirle una cosa: la faccenda puzza come un'aringa marcia.
DRUGO: Infatti, però lasci che le spieghi una cosa riguardo al mio tappeto.
MAUDE: Le piace il sesso, signor Lebowski?
DRUGO: Mi scusi?
MAUDE: Il sesso, sì, l'amore fisico, il coito, le piace?
DRUGO: Stavo parlando del mio tappeto.
MAUDE: Il sesso non le interessa?
DRUGO: Nel senso del coito?
MAUDE: Piace anche a me. È un mito maschile sul femminismo l'idea che noi lo odiamo. Può essere un'attività naturale e stuzzichevole, anche se esistono persone, parlo della satiriasi negli uomini e della ninfomania per le donne, che lo praticano in modo non spontaneo e senza gioia.
DRUGO: Oh, no.
MAUDE: Oh, sì, signor Lebowski. Queste anime infelici non possono amare nel vero senso della parola. La nostra comune conoscente, Bunny, appartiene alla categoria.
DRUGO: Senta, Maude, eh... mi spiace che la sua matrigna sia ninfomane, ma non vedo proprio che cosa c'entri col... Ha del liquore al caffè?
MAUDE: Dia un'occhiata a questo.
DRUGO: Hm? Mai io quello lo conosco. È il nichilista. Karl Hungus.
BUNNY: Salve.
KARL HUNGUS: La mia nota di servizio dice che ha dei problemi con il cavo dell'antenna.
BUNNY: Sì, si accomodi. Lo schermo è diventato nero. Non capisco cos'è che non funziona.
KARL: Per questo hanno mandato me. Sono l'esperto.
BUNNY: La tv è là.
MAUDE: La ragazza l'avrà riconosciuta.
KARL: Ora ci penso io.
BUNNY: Oh, la mia amica Sherry. È venuta da me a fare la doccia.
MAUDE: La trama è quantomeno ridicola.
KARL: Io mi chiamo Karl, e sono l'esperto.
SHERRY: È venuto per aggiustare il cavo?
MAUDE: Mah, può immaginare quali siano gli sviluppi.
DRUGO: Lui le sistema il cavo?
MAUDE: Non sia faceto, Jeffrey. Poco importa per me che quella donna abbia scelto di far carriera nella pornografia né che si faccia sbattere da Jackie Treehorn, per usare un'espressione dei nostri tempi. Ad ogni modo, io sono uno dei due fiduciari della Fondazione Lebowski. L'altro è mio padre. La Fondazione toglie i giovani dai quartieri degradati.
DRUGO: Ah, sì, le speranze, sì.
MAUDE: Le piccole speranze urbane Lebowski, nostro orgoglio e vanto dal primo all'ultimo. Ho chiesto a mio padre del prelievo di un milione di dollari dal conto della Fondazione, e lui mi ha raccontato del rapimento, ma se vuol saperlo è tutta una montatura. L'ineffabile fornicatrice ha preso mio padre per il proverbiale naso.
DRUGO: Sì, sì, ma il mio...
MAUDE: Ci arrivo al suo tappeto. Mio padre e io non andiamo d'accordo. Egli non approva il mio stile di vita e, va da sé, io non approvo il suo. Comunque non desidero che dell'appropriazione indebita di mio padre si interessi la polizia. Quindi io propongo che lei tenti di recuperare il denaro dalle persone a cui l'ha consegnato.
DRUGO: Sì, certo... sì, si può fare.
MAUDE: Se lei riuscirà nell'intento, la ricompenserò con un importo pari al 10% della somma recuperata.
DRUGO: Cioè cento...
MAUDE: ... mila. Sì. Bigliettoni, verdoni, comunque voglia chiamarli.
DRUGO: Sì, ma come la mettiamo con il mio...
MAUDE: Tappeto! Sì, beh, con quei soldi potrà comprare qualsiasi tappeto che non rivesta un valore affettivo per me. E le chiedo scusa per quella ferita sulla mascella.
DRUGO: Ah, niente, non si preoccupi. Non sento neanche...
MAUDE: Ecco nome e telefono di un dottore che se ne prenderà cura e non le presenterà la parcella. È una persona in gamba, e seria.
DRUGO: È gentile da parte sua, ma...
MAUDE: La prego, ci vada, Jeffrey. È una persona in gamba, e seria.
DRUGO: Oh. Beh, se insiste... Va bene.


TONY: ... e mi dice: "Mia moglie è una spaccapalle, me le sta a rompere giorno e notte. Mia figlia ha sposato uno sfigato che più sfigato non ce n'è, e io ho uno sfogo al culo che se solo provo a sedermi vedo le stelle. Però sai come sono fatto, non mi lamento". Ah, ah, ah!
DRUGO: Già, porca puttana, uno sfogo al culo! Allora se è così... Devo dirti una cosa, amico mio.
Stamattina mi sentivo proprio l'ultima delle schifezze, una vera merda ambulante, già. Ho perso dei soldi, e...
TONY: Sai che cosa devi fare? Non ci pensare, fai finta che non è successo niente.
DRUGO: Ma sì, si fottano i soldi! Chi se ne frega! La vita va avanti.
TONY: Già. Casa, dolce casa! Ehi, senti un po'.
DRUGO: Hm?
TONY: Chi è l'amico con la Volkswagen?
DRUGO: Eh?
TONY: Quello. Ci ha seguiti fin qua.
DRUGO: Ma di chi stai parla... Ah! Ma che fai?
AUTISTA: Sali in macchina, figlio di puttana, niente storie!
DRUGO: Ehi! Ehi! Sta' attento, amico, ho roba da bere in mano! Oh!
LEBOWSKI: Cominci a parlare e parli in fretta, pagliaccio e incapace!
BRANDT: Abbiamo cercato disperatamente di aggiungerla.
LEBOWSKI: Dove sono i miei soldi, smidollato?
DRUGO: Ah... Beh, io... io... ah... io non...
LEBOWSKI: Quelli i soldi non li hanno avuti, imbecille! Non hanno avuto un centesimo! La vita di Bunny era nelle sue mani!
BRANDT: Questo ci angoscia, Drugo.
DRUGO: No. E no, bello. Non ho sbagliato. Io...
LEBOWSKI: Non ha sbagliato?
DRUGO: E no.
LEBOWSKI: Qui c'è un aereoplano che si è schiantato contro le montagne!
DRUGO: No, scusi, andiamo, a chi è disposto a credere? A quelli? Noi abbiamo consegnato il malloppo.
LEBOWSKI: Noi chi?
DRUGO: Io! Pluralis maiestatis, lo usano anche i giornalisti. Io ho consegnato il malloppo, esattamente come... Senta, io ho delle informazioni certe, lo sa? Alcuni fatti venuti alla luce. Senta, le è venuto in mente che... invece... invece di... ah... girare in tondo e... e prendersela con me, data la natura di questa faccenda strana... la cosa potrebbe essere anche più... ah... complessa. Voglio dire che... potrebbe non trattarsi di un semplice... capito?
LEBOWSKI: Si può sapere di che accidenti sta blaterando?
DRUGO: Ah, glielo dico io di cosa sto blaterando. Ho avuto delle informazioni, amico, merda che èvenuta a galla. Cazzo, amico! Si è rapita da sola, ecco. È così. Rifletta un attimo, vuole? Giovane moglie da esibire, per usare un'espressione dei nostri tempi, deve... deve soldi a mezzo mondo, incluso un noto pornografo. E questo mi sta bene, è tutto tranquillo. Ma... Ma io dico... lei ha bisogno di soldi, porca puttana, no? E ovviamente quelli dicono di non averli avuti... perché... perché lei ne vuole di più, porca puttana. I vizi si pagano, come saprà anche lei. Ma, dico, una cosa del genere non l'ha mai pensata, signore?
LEBOWSKI: No, signor Lebowski, una cosa del genere non l'ho mai pensata.
BRANDT: Non l'abbiamo mai pensata, Drugo.
DRUGO: Va bene. Allora adesso sapete della merda venuta a galla, e... Quindi... Ma... ma d'altra parte è per questo che mi pagate. Visto che ne parliamo, vi sarebbe possibile darmi... darmi i ventimila dollari in contanti? Perché devo verificare l'operazione con il mio commercialista. Sapete, all'improvviso rischio di superare l'aliquota e...
LEBOWSKI: Brandt, gli dia pure la busta.
DRUGO: Oh, beh, se avete già preparato l'assegno, fa... fa lo stesso, eh?
BRANDT: L'abbiamo ricevuta questa mattina.
LEBOWSKI: Visto che lei ha fallito, signor Lebowski, pur nel modesto incarico che le era stato assegnato, visto che lei ha rubato il mio denaro, visto che lei ha spudoratamente tradito la mia fiducia, non ho altra scelta se non dire a quegli sbandati di adoperarsi per quanto necessario allo scopo di recuperare i soldi da lei, Jeffrey Lebowski! E Brandt mi è testimone. Le dirò un'altra cosa: le ulteriori sofferenze che Bunny dovesse patire ricadranno sul suo capo, moltiplicate per dieci, quant'è vero Iddio. Non tollererò un altro dito mozzato.


WALTER: Il dito non era suo, Drugo.
DRUGO: Perché, secondo te di chi era?
WALTER: Ma come faccio a saperlo. Però so che non c'è niente che possa indicare che quel dito...
DRUGO: Ma c'era il suo smalto sopra, Walter.
WALTER: Va bene. Come se fosse impossibile applicare un po' di smalto sul dito di una persona qualunque, e poi...
DRUGO: Una persona qualunque?
WALTER: Zàcchete!
DRUGO: Ma dove credi che se lo vanno a trovare...
WALTER: Vuoi un dito del piede? Te lo procuro io. Credimi, c'è il modo. Cose che è meglio non sapere.
DRUGO: Ma piantala!
WALTER: Ma credimi.
DRUGO: Non dire fesserie, Walter!
WALTER: Te lo procuro io il dito, per questo pomeriggio, smalto compreso. Fottuti dilettanti!
DRUGO: Senti, Walter...
WALTER: Ci spediscono un dito e noi dovremmo farcela sotto dalla paura! Santa polenta!
DRUGO: Walter...
WALTER: La mia opinione è che...
DRUGO: Quelli l'ammazzano, Walter, e poi ammazzano anche me.
WALTER: Drugo, vedi... è solo lo stress che ti fa parlare così. Adesso come adesso, noi abbiamoquella che secondo me è una serie di crimini senza vittime.
DRUGO: Ma cazzo! C'è il dito!
WALTER: E lascialo stare quel cazzo di dito!
CAMERIERA: Scusi, signore, le dispiacerebbe abbassare la voce? Ci sono delle famiglie in questo ristorante.
WALTER: La prego, cara. Per sua informazione, la Corte Suprema ha respinto il principio didiversificazione pregiudiziale.
DRUGO: Per favore, Walter. Non c'entra niente qui il Primo Emendamento.
CAMERIERA: Signore, se non si calma mi vedrò costretta a chiederle di andare via.
WALTER: Signora, ho visto i miei amici morire con la faccia nel fango perché io e lei ci godessimo questo ristorante per famiglie!
DRUGO: Beh, me ne vado.
WALTER: Dai, Drugo, non andare via. Andiamo, questa cosa ci riguarda tutti, è la base della libertà! Io rimango. A finire il mio caffè. A gustare il mio caffè!


DRUGO: Ah, Drugo non è in casa. Lasciate un messaggio dopo il bip. Avete un minuto.
ROLVAAG: Signor Lebowski, sono l'agente Rolvaag, del Dipartimento di polizia di Los Angeles.
Abbiamo ritrovato il suo veicolo.
DRUGO: Ah!
ROLVAAG: Può rivolgersi al deposito giudiziario di North Hollywood, sulla Victory...
DRUGO: Fantastico! Questa è una bella notizia.
ROLVAAG: È necessario che si presenti con il libretto dell'auto, la patente e un documento valido.
KARL: Eccolo lì, nella vasca da bagno.
DRUGO: Ehi, signori, questa è una residenza privata!
FRANZ: Ah, si fa il bagno, il porco! Ora gli diamo noi una pulitina!
DRUGO: Ah, bella la marmotta. Ah! Ah! Aaah!
KARL: Dov'è il malloppo? Vogliamo i nostri soldi, Lebowski!
DRUGO: Tiratela via! Basta con gli scherzi!
KARL: Secondo te stiamo scherzando? O abbiamo voglia di sopportare i tuoi scherzi?
FRANZ: Possiamo farti cose che non hai mai neanche sognato.
DRUGO: Sì.
KARL: Non crediamo in niente.
KIEFFER: Non crediamo in niente, Lebowski. In niente. E domani torneremo a tagliarti il cetriolo.
DRUGO: Il mio... Mi scusi?
KARL: Ho detto che ti tagliamo cetriolo!
DRUGO: Ah...
FRANZ: Ti consiglio di pensarci su, Lebowski.
KIEFFER: Sì, il tuo bel pisellino pendùlo.
KARL: Magari ci balliamo sopra tip-tap e te lo schiacciamo tutto.
FRANZ: Sì, bello!


POLIZIOTTO: È stata ritrovata ieri notte, su Venice, piantata contro una spalletta.
DRUGO: Per la miseria, dov'era piantata?
POLIZIOTTO: È una fortuna che non gliel'abbiano smembrata, signor Lebowski.
DRUGO: Ah, che macello!
POLIZIOTTO: Devono averla presa solo per fare un giro e poi l'hanno abbandonata contro il muro di sostegno.
DRUGO: La mia valigetta non c'è, è sparita! Porca...
POLIZIOTTO: Ah, sì, l'avevo letto sulla denuncia, mi dispiace. Dovrà usare l'altro sportello perentrare.
DRUGO: Ah!
POLIZIOTTO: Ah, tenga, il retrovisore era in mezzo alla strada, vicino alla macchina. Èfortunato: le hanno lasciato lo stereo e le cassette dei Creedence.
DRUGO: Oh, cazzo! Che cos'è questa puzza di merda?
POLIZIOTTO: Ah, sì, è probabile che un barbone ci abbia dormito dentro. O forse l'ha usata comegabinetto e poi se n'è andato.
DRUGO: Senta, amico, voi pensate di ritrovarli, i ladri? O insomma, siete in possesso di qualche... indizio...
POLIZIOTTO: Indizio? Certo, come no! Controllerò con i ragazzi della scientifica giù al laboratorio. Abbiamo altri quattro detective impegnati sul caso. Stiamo facendo i turni! Ah, ah,ah, ah, ah! Indizio! Ah, ah, ah, ah, ah!


DRUGO: La mia unica speranza è che Big Lebowski mi ammazzi prima che i tedeschi mi taglino l'uccello.
WALTER: No, ma tutto questo è ridicolo, Drugo. Nessuno al mondo ti taglierà l'uccello.
DRUGO: Grazie, Walter.
WALTER: Non se potrò esprimere la mia opinione.
DRUGO: Grazie, Walter, questo mi fa sentire davvero al sicuro. Mi fa provare un senso, come dire, di intimo tepore. Ma tu guarda che situazione! E pensare che potevo starmene tranquillo, con qualche macchia di piscio sul tappeto...
WALTER: Già.
DRUGO: ... e invece no, mi sono messo in questo casino.
WALTER: Fottuti tedeschi! Non è cambiato niente! Fottuti nazisti!
DONNY: Nazisti, Drugo?
WALTER: Per piacere, Donny! L'hanno minacciato di castrazione!
DONNY: Ah?
WALTER: Fai questione di lana caprina?
DRUGO: Porca puttana!
DONNY: No...
WALTER: O mi sbaglio?
DONNY: Beh, ma lui...
DRUGO: Ma no, sono dei nichilisti, capito?
DONNY: Eh?
DRUGO: Continuavano a ripetermi che non credono in niente.
WALTER: Nichilisti? Mi venga un colpo. Allora è meglio la dottrina nazional-socialista, Drugo. Se non altro, ha alla base l'ethos.
DRUGO: Già.
WALTER: E inoltre non dimentichiamo, non dimentichiamo, Drugo, che tenere un animale selvatico, un roditore anfibio come... animale domestico, e per di più in città, non è affatto legale.
DRUGO: Ma che cazzo fai, la guardia forestale?
WALTER: No, stavo solo cercando di farti...
DRUGO: Ma che cazzo vuoi che me ne freghi di una marmotta?
WALTER: Ti offriamo il nostro appoggio morale, Drugo!
DRUGO: Ma quale appoggio morale? Non mi serve una mazza il vostro appoggio morale. Mi serve il cetriolo, per la puttana!
DONNY: Che devi farci, Drugo?
WALTER: Tu ti devi dare una calmata, amico. Non puoi riversare tutta questa energia negativa nel torneo.
DRUGO: Fanculo il torneo, e vaffanculo anche tu, Walter!
WALTER: Vaffanculo il torneo? Okay, Drugo, vedo che non hai voglia di farti tirare su il morale. Andiamo, Donny. Troviamoci una pista.
DRUGO: Senti, dammene un altro, Gary.
GARY: Sùbito.
DRUGO: Begli amici quelli, eh, Gary?
GARY: Hai ragione, Drugo.
LO STRANIERO: Hai una buona salsapariglia?
GARY: Beh, ci arriva da Sioux City.
LO STRANIERO: Sì, quella è buona. Come te la passi, Drugo?
DRUGO: Ah, non troppo bene.
LO STRANIERO: Una di quelle giornate, eh?
DRUGO: Già.
LO STRANIERO: Beh, Uno molto più saggio di me una volta mi disse: "A volte sei tu che mangi l'orso"... Molto obbligato. "... e altre volte è l'orso che mangia te."
DRUGO: Hm... È un modo di dire dell'Est?
LO STRANIERO: No, per niente. Hai un certo stile. Mi piaci.
DRUGO: Grazie. Anche tu sei forte. Ho sempre avuto un debole per il cowboy, come concetto.
LO STRANIERO: Grazie. Solo una cosa, Drugo.
DRUGO: Sarebbe?
LO STRANIERO: Devi proprio dire tutte quelle parolacce?
DRUGO: Ma che cazzo dici, amico?
LO STRANIERO: Okay, Drugo, fa' come ti pare. Stammi bene, Drugo.
DRUGO: Grazie, ci vediamo.
GARY: Telefono, Drugo.
DRUGO: Pronto?
MAUDE: Jeffrey, non sei andato dal dottore.
DRUGO: Oh... Ah, sì, è vero, non ci sono andato. Ah...
MAUDE: Vorrei incontrarti immediatamente.
DRUGO: Oh.


KNOX HARRINGTON: E così lei è Lebowski.
DRUGO: Sì.
HARRINGTON: Maude mi ha raccontato tutto di lei. Tornerà fra un minuto. Si accomodi. Beve qualcosa?
DRUGO: Sì, un white russian.
HARRINGTON: Il bar è alla sue spalle. Allora, cos'è che fa lei nella vita?
DRUGO: Ma chi cazzo sei tu, bello?
HARRINGTON: Sono solo un amico di Maude.
DRUGO: Ah, sì, quello famoso per rompere le palle? E tu che lavoro fai?
HARRINGTON:  Oh, niente di particolare.
MAUDE: Ciao, Jeffrey.
HARRINGTON: Ciao.
DRUGO: Ciao. Come va? Senti, Maude... Mi sa che devo... rassegnare le mie dimissioni o qualcosa del genere, perché... sembra che tua madre in realtà sia stata rapita veramente.
MAUDE: Questo si può tranquillamente escludere.
DRUGO: Porca puttana! Perché stai ad ascoltare, di tanto in tanto? Potresti imparare qualcosa, no? Dicevo che...
MAUDE: Per favore, non dire: "tua madre". In questa storia lei è la responsabile, non la vittima.
DRUGO: Ti sto dicendo che ho avuto delle prove indiscutibili!
MAUDE: Da chi?
DRUGO: Dal principale, dal Capo.
MAUDE: Uli Kunkel? L'attore nel film di "Tope al vento"?
DRUGO: Tope al vento? Vuoi dire vagina? Perché, tu conosci quel tizio?
MAUDE: Potrei averglielo presentato io, per quanto ne so. Te lo ricordi Uli?
HARRINGTON: Hm...
MAUDE: È un musicista. Aveva anche un gruppo, gli Autobahn. Guarda tra i miei Lp. Hanno inciso un album verso la fine degli anni '70. Facevano una specie di... techno-pop. E ti ha fatto credere di essere lui il rapitore?
DRUGO: Beh, sì.
MAUDE: Ragiona: a nessuno verrebbe in mente di rapire una persona che conosce. È essenziale che l'ostaggio non possa riconoscere e identificare il rapitore una volta rilasciato.
DRUGO: Beh, sì, questo lo so.
HARRINGTON: Eh, eh, eh, eh, eh!
DRUGO: Cosa cazzo ci ha da ridere questo? Chi è?
MAUDE: Knox Harrington, l'artista del video. Quindi è Uli che ha il malloppo.
DRUGO: Beh, eh... no, non esattamente. È... ah, è molto complicato come caso, Maude. Un mucchio di input e output. Una quantità di informazioni, e un mucchio di elementi da considerare. Ho una quantità di elementi da tenere presente.
HARRINGTON: Pronto?
SANDRO: Ciccio, so' Sandro!
MAUDE: Se Uli non ha i soldi chi ce l'ha?
HARRINGTON: Ah, ah, ah! È Sandro, dalla Biennale.
MAUDE: Oh, scusa, devo rispondere. Hai ancora il numero del dottore?
DRUGO: Oh, no, veramente non ho più neanche il livido.
MAUDE: Ti prego, Jeffrey, non vorrei sentirmi responsabile di eventuali conseguenze. Dimmi,Sandro. Sì?
SANDRO: Ciao, carissima, come stai?
MAUDE: Sì?
DRUGO: Eventuali conseguenze?
MAUDE: Sì, sì, che ridicolo! Ah, ah, ah, ah! Ah, ah, ah, ah!


DOTTORE: Potrebbe calare un po' le mutande, signor Lebowski, per favore?
DRUGO: Hm? No, no, mi ha colpito qui.
DOTTORE: Ho capito. Le spiace calare un po' le mutande, per favore?


DRUGO: Che cazzo vuole quello? Uh! Ah! Uh! Ah! Uh! Ah!


WALTER: Abita a North Hollywood, su Radford, vicino al fast food "In and Out".
DRUGO: "In and Out" è su Camrose.
WALTER: Vicino al fast food "In and Out". Allora...
DONNY: Fanno ottimi hamburger, Walter.
WALTER: Stai zitto! Chiudi quella fogna. Il ragazzino è in terza media, Drugo. Il padre è... Sei pronto?
DRUGO: Hm.
WALTER: Il padre è Arthur Digby Sellers.
DRUGO: E chi se ne frega!
WALTER: Eh?
DRUGO: Chi sarebbe Arthur Digby Sellers?
WALTER: Chi sare... Mai sentito parlare di una trasmissione che si chiama "Branded"?
DRUGO: Sì, sì, la conosco, ma...
WALTER: "Solo quell'uomo sopravvisse là a Bitter Creek".
DRUGO: Sì, conosco quella trasmissione. E allora?
WALTER: Allora questo Arthur Digby Sellers ne ha scritto 156 episodi.
DRUGO: Ah!
WALTER: Gran parte della serie.
DRUGO: Ah!
WALTER: E non è per niente un peso piuma.
DRUGO: No.
WALTER: Il figlio invece è una testa di rapa.
DRUGO: Ah.
WALTER: Comunque noi andremo là, quando sarà finita questa roba. Metteremo sotto il ragazzo, saràuna passeggiata.
DONNY: Saremo vicini al fast food?
WALTER: Zitto! Chiudi quella fogna!
SPETTATORE: Silenzio!
WALTER: Metteremo sotto il ragazzo. Sarà una passeggiata. Ci ripagheremo quel dannato milione di verdoni, sperando che non li abbia già spesi. Un milione di fottuti verdoni. E, sì, saremo vicini al...
DONNY: ... al fast food?
WALTER: Un hamburger, due birre...
DRUGO: Shhh. Silenzio.
WALTER: ... quattro risate. La fine di tutti i nostri problemi.


DRUGO: Ah, fanculo! Porca puttana! Il ragazzo li ha già spesi tutti.
WALTER: Per la Corvette? Non esiste! Direi che gli restano 960-970.000 dollari, almeno. Dipende dagli optional. Aspetta in macchina, Donny.
PILAR: Sì?
WALTER: Pilar? Sono Walter Sobchak. Lui è il mio socio, Jeffrey Lebowski. Ahm... Vorremmo parlare col giovane Larry. Possiamo entrare?
PILAR: Claro. Prego.
WALTER: Grazie. Dev'essere lui. Signore, le auguro una bella serata.
PILAR: Ehm... Accomodatevi, prego. Larry, c'è un signore per te! Puoi venire?
WALTER: Riesce... riesce ancora a scrivere?
PILAR: Oh, no, no. Ha grossi problemi di salute.
WALTER: Ah-ah. Ahm, signore, ci tengo a dirle... che noi due, dal punto di vista personale, la ammiriamo tantissimo. "Branded", soprattutto nei primi episodi, è stato una vera fonte di ispirazione.
PILAR: Caro, siedi qui con noi. I signori sono poliziotti.
WALTER: Non vorrei averle dato l'impressione che siamo della polizia, signora. Anzi, noi speriamoche non sia necessario chiamarla. Ma questo dipende dal piccolo Larry. Non è così, Larry? Questoè un tuo còmpito, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
DRUGO: Senti, bello, noi...
WALTER: Drugo, ti prego.
DRUGO: Walter...
WALTER: Questo è un tuo còmpito, Larry?
DRUGO: Walter, perché non gli chiedi della macchina?
WALTER: Questo è tuo, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
DRUGO: È tua la macchina qui di fronte?
WALTER: Questo è un tuo còmpito, Larry?
DRUGO: Lo sappiamo che quello è un suo còmpito! Dov'è finito il malloppo, faccia da porcello?
WALTER: Senti, Larry, hai mai sentito parlare del Vietnam?
DRUGO: Ah... vaffanculo il Vietnam, Walter.
WALTER: Stai per entrare in una valle di lacrime. Sappiamo che questo è il tuo còmpito. Sappiamo che hai rubato la macchina...
DRUGO: E il fottuto malloppo!
WALTER: E il fottuto malloppo. E sappiamo che questo è il tuo còmpito.
DRUGO: Guarda che noi ti tagliamo il piffero, Larry!
WALTER: Stai uccidendo tuo padre, Larry. Visto che non serve a niente, va bene, passiamo al piano B. Vuoi vedere che cosa succede al parabrezza? Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere chi non conosci! Problemi di comunicazione, eh? Il pezzetto di merda mi fa l'ostruzionismo.
DRUGO: Walter! Che cosa vuoi fare? Walter, che cosa fai?
WALTER: Guarda bene, Larry. Guarda che succede! Lo vedi che succede, Larry?
DRUGO: Porca puttana!
WALTER: Lo vedi che succede? Questo succede quando cerchi di fottere chi non conosci. Ecco! Ecco quello che succede! Lo vedi che succede, Larry? Vedi che succede quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede! Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry, quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede, Larry! Questo succede, Larry!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: La mia macchina! La mia bambina!
WALTER: Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere...
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Ma che cazzo stai facendo? Sei diventato pazzo?
WALTER: Oh! Oh!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Fermati!
WALTER: No, no!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Ah! Questa macchina l'ho comprata la settimana scorsa! Aaah!
WALTER: No, no, sta' fermo!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Io ti ammazzo, perdio!
WALTER: Non volevo!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: L'ho comprata una settimana fa questa macchina!
WALTER: Non l'ho fatto apposta!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Quel cesso è tuo? Te lo distruggo!
DRUGO: No! Ehi! Ehi! Non è la sua!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Ti piace così? Vaffanculo!
DRUGO: No! No! No! No!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Ti piace così? Vaffanculo!
DRUGO: Fermati! Basta!
PROPRIETARIO DELLA CORVETTE: Aaah! Aaah! Te la faccio a pezzi, la tua macchina di merda! Te la faccio a pezzi!


DRUGO: Accetto le tue scuse. No, voglio... voglio gestire la faccenda da solo, d'ora in poi. No,no. No, non c'entra, non è per questo. Sì, ti chiamo da casa. La macchina ce l'ha fatta a riportarmi qui. No, Walter, non sono d'accordo. Larry non mi dava l'idea di essere sul punto di crollare. Questa è solo una tua impressione. Ascolta, Walter, sarò più chiaro. Attento, perché il messaggio subliminale è: fottiti, lasciami in pace e vaffanculo! Sì, va bene, verrò.
WOO: Mettiti il pannolino, Lebowski. Jackie Treehorn vuole vederti.
TIRAPIEDI: Jackie Treehorn sa quale Lebowski sei tu, Lebowski.
WOO: Jackie Treehorn vuole vedere il Lebowski pezzente.
TIRAPIEDI: Non hai a che fare con degli imbecilli.


JACKIE TREEHORN: Salve, Drugo. Grazie per essere venuto. Sono Jackie Treehorn.
DRUGO: Gran bella tana, amico. Non c'è che dire. Pulita, ben conservata...
TREEHORN: Che bevi di solito, Drugo?
DRUGO: White russian, grazie.
TREEHORN: White russian.
DRUGO: Come va il mercato culi-tette?
TREEHORN: Ah, non ne ho idea. Io mi occupo di editoria, spettacolo, appoggi politici.
DRUGO: C'è crisi al momento?
TREEHORN: Sì. Hai colto nel segno. Lo standard dell'intrattenimento per adulti è crollato. Stiamo parlando di video. Ormai siamo in competizione con prodotti amatoriali, e non ci conviene più investire nello sviluppo artistico, nelle storie valide, nei sentimenti. La gente ha dimenticato che il cervello è la più vasta zona erogena.
DRUGO: Parla per te.
TREEHORN: Approfittiamo però degli aspetti positivi. Le nuove tecnologie ci permettono di fare cose entusiasmanti nel campo del software erotico-interattivo. Avanguardia del futuro! Drugo, 100% elettronico.
DRUGO: Beh, io mi faccio ancora le seghe a mano.
TREEHORN: Ah, non ne dubito. Vedo che fremi perché io venga al punto. Bene, allora eccolo qui.
Dov'è Bunny?
DRUGO: Pensavo che lo sapessi tu, amico.
TREEHORN: E perché dovrei? Se Bunny è scappata, è solo per sfuggire al cospicuo debito che ha con me.
DRUGO: No, non è scappata. È stata...
TREEHORN: Risparmiami la storia del rapimento. So che ci sei dentro fino al collo, Drugo. E non mi importa quello che vuoi cavarne dal marito, questi sono affari tuoi. Dico solo che voglio i miei soldi.
DRUGO: Già, infatti la cose ha molte... sfaccettature. Ci sono molte parti interessate.
TREEHORN: Scusami. Sì? Ah, sì? Di che si tratta? Bene. Scusami.
DRUGO: Ah.
TREEHORN: Perdonami.
DRUGO: Nessun problema, amico. Allora, se io ti riporto i soldi, cosa ci scappa per Drugo?
TREEHORN: Ovviamente è un aspetto da discutere. Riempiamo?
DRUGO: Per la puttana, che aspetti?
TREEHORN: 10% a consegna avvenuta. Va bene?
DRUGO:Hm! Okay! Siamo d'accordo. Mi piace come fai gli affari. I tuoi soldi sono in mano di un ragazzino che si chiama Larry Sellers. Abita a North Hollywood su Radford, vicino al fast food "In and Out". Oh, un piccolo figlio di puttana, ma i tuoi gorilla gli strapperanno il malloppo. Ha 15 anni, e... va male in sociologia. Quindi, se vuoi staccarmi un assegno per il mio 10% di mezzo milione, cinque centoni, io vado a conoscere un po' di gen... Però, sono belli tosti i tuoi drink.
TREEHORN: Un ragazzino quindicenne! Vorrebbe essere uno scherzo?
DRUGO: No, nessuno scherzo! Davvero, Jackie, i soldi ce li ha il ragazzino. Salve, gente. Lui voleva solo un'auto. E Drugo voleva solo il suo tappeto. Nessuna avidità. È che dava... un tono all'ambiente.
LO STRANIERO: L'oscurità si abbatté su Drugo, più nera del batacchio di un manzo nero in unanotte senza luna nella prateria. Non c'era fine.


DRUGO: Era innocente. Nessuna accusa era vera. E si disse che scappò... Branded! Ehi!
CAPO DELLA POLIZIA: Questo è il tuo unico documento?
DRUGO: Conosco i miei diritti, amico.
CAPO: Tu non conosci un cazzo, Lebowski.
DRUGO: Voglio un avvocato, porca puttana. Voglio... Perry Mason, capito? Oppure Matlock.
CAPO: Il signor Treehorn dice che ha dovuto farti allontanare dalla festa che dava in giardino perché eri ubriaco e molesto.
DRUGO: Il signor Treehorn tratta gli oggetti come donne, lo sapeva?
CAPO: Il signor Treehorn fa girare molti soldi in questa città. Tu fai girare solo le palle. La nostra è una graziosa cittadina balneare, e il mio obiettivo è mantenerla tranquilla. Perciò ti chiarisco una cosa: non mi piace che tu vada in giro a importunare i nostri cittadini, Lebowski, col tuo cognome da mezza sega, con la tua faccia da mezza sega, con i tuoi modi da mezza sega. E non mi piaci tu, mezza sega. Sono stato abbastanza chiaro?
DRUGO: Mi spiace, non stavo ascoltando. Oh!
Fottuto fascista!

CAPO: Sta' lontano da Malibu, Lebowski! Sta' lontano da Malibu, pezzo di merda!
Tieni le tue schifose chiappe lontane dalla mia cittadina, brutto parassita!


DRUGO: Porca puttana! Non potrebbe cambiare canale?
TASSISTA: Se non ti piace la mia musica, puoi anche scendere dal mio taxi!
DRUGO: Scusi, ma ho avuto una...
TASSISTA: Adesso accosto e ti sbatto fuori a calci in culo!
DRUGO: Abbia pazienza, ho passato una brutta serata, e non sopporto gli Eagles.
TASSISTA: Scendi dal mio taxi!
DRUGO: Fermo!
TASSISTA: Sùbito! Fuori!
DRUGO: Un momento! Un momento! Ah!


DRUGO: Oh, per la miseria!
MAUDE: Jeffrey.
DRUGO: Maude.
MAUDE: Amami.
DRUGO: È la mia vestaglia.
MAUDE: Raccontami di te, Jeffrey.
DRUGO: Non c'è molto da raccontare. Sono stato... Io sono stato uno degli autori della dichiarazione di Port Huron, sai? Della prima dichiarazione di Port Huron, non della seconda, e compromessa stesura. E poi ho... sai chi erano i Seattle Seven?
MAUDE: Hm-hm.
DRUGO: Beh, c'ero anch'io. Sì, ero uno di quei ragazzi. Poi ho lavorato nel settore musicale per un po'.
MAUDE: Oh!
DRUGO: Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi! E poi, sai, un po' di questo, un po' di quello, così... La mia carriera ha un po' rallentato ultimamente.
MAUDE: E di cosa ti occupi nel tempo libero?
DRUGO: Mah, le solite cose. Bowling, un giro in macchina, un trip d'acido quando capita.
MAUDE: Cos'è successo in questa casa?
DRUGO: Jackie Treehorn l'ha praticamente sfasciata. Pensava che avessi io i soldi di tuo padre. Mi ha tenuto lontano mentre lui li cercava. Un cocktail?
MAUDE: No, grazie. I soldi non sono di mio padre, sono della Fondazione. Perché pensava che li avessi tu? E chi ce l'ha?
DRUGO: Ah, Larry Sellers, un ragazzino delle medie. Un vero figlio di puttana. Sai, questo...questo è un caso molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile. Sono molto, molto vicino, vacca troia, ai soldi di tuo padre.
MAUDE: Ti ripeto che sono i soldi della Fondazione. Mio padre non ha il becco di un quattrino.
DRUGO: Ma che dici? Se gli escono dalle orecchie!
MAUDE: No, no, i beni erano tutti di mia madre.
DRUGO: Beh, gestisce delle società, e...
MAUDE: Gli abbiamo lasciato gestire una società per un po', ma non è andato granché bene.
DRUGO: Oh, mi sembra che sia...
MAUDE: Aiuta ad amministrare le opere caritatevoli adesso, e io gli concedo un mensile abbastanza ragionevole. Non ha capitali propri. So come ama presentarsi. La debolezza di mio padre è la vanità. Vedi la troietta.
DRUGO: Ah. Tu credi che lui... Cos'è, yoga?
MAUDE: Aumenta le possibilità di concepimento.
DRUGO: Aumenta?
MAUDE: Ma certo, caro. Di che cosa pensavi che si trattasse? Giochi spensierati? Io voglio un figlio.
DRUGO: Okay, sì, va bene, ma lascia... lascia che ti spieghi una cosa di Drugo.
MAUDE: Ascolta, Jeffrey, non è un compagno che voglio. Anzi, non voglio che il padre sia qualcuno che devo per forza frequentare in società o che abbia anche il minimo interesse a crescere il figlio personalmente.
DRUGO: Oh! Allora quel dottore...
MAUDE: Bravo.
DRUGO: Ah.
MAUDE: Ma, dimmi, che è successo alla tua faccia? Anche questo lo si deve a Jackie Treehorn?
DRUGO: No, è stato il Capo della polizia di Malibu, un vero reazionario. Quindi tuo padre... Ah,sì! Ora ho capito! Sì! Sì!
MAUDE: Cosa?
DRUGO: E sì, i miei ragionamenti su questo caso hanno assunto una dimensione più che ansiosa. Sì. Tuo padre!
MAUDE: Jeffrey, mio padre cosa? Che vuoi dire? Jeffrey!
DRUGO: Walter, se ci sei alza la cornetta, vaffanculo! Avanti, Walter. Rispondi, dai, si tratta di un'emergenza! Sono qui bloccato...
WALTER: Pronto? Drugo!
DRUGO: Sì, ascolta, Walter. Sono qui a casa mia. Devi venire a prendermi.
WALTER: Non posso guidare. È erev shabbas.
DRUGO: Cos'è?
WALTER: Erev shabbas.
DRUGO: Cosa?
WALTER: Vigilia del sabato. Non posso guidare.
DRUGO: Come?
WALTER: Non devo neanche alzare il ricevitore, se non per un'emergenza.
DRUGO: Ma questa è una fottuta emergenza!
WALTER: L'avevo capito.
DRUGO: Cazzo.
WALTER: Per questo ho alzato il ricevitore.
DRUGO: Walter, vaffanculo, dobbiamo andare a Pasadena, e sùbito. Vieni a prendermi o lascio la squadra di bowling!


DRUGO: Scendi da quella macchina, per la puttana! Scendi da quella macchina! Ho detto che devi scendere, hai capito? Ma porca puttana! Chi sei tu?
SHAMUS DA FINO: Fa' piano. Tranquillo, bello. Non ho intenzione di farti del male.
DRUGO: Si può sapere chi sei e perché mi segui dappertutto?
DA FINO: Calmati...
DRUGO: Avanti, su, parla!
DA FINO: Tranquillo, amico. Io sono fratello Shamus.
DRUGO: Fratello Scemus? Sei un monaco irlandese?
DA FINO: Ma quale monaco irlandese! Mi chiamo Da Fino, e sono uno spione privato. Proprio come te, eh, eh!
DRUGO: Come?
DA FINO: Un investigatore privato. E devo dirti che mi piace il modo in cui lavori. Mettendo una parte contro l'altra, andando a letto con tutti quanti... Una roba favolosa, veramente!
DRUGO: Ma io... me ne frego! Tu vedi di stare lontano dalla signora amica mia.
DA FINO: Non mi sono permesso neanche di guardarla, la tua amichetta.
DRUGO: Non è la mia amichetta. È solo una signora amica, io le sto dando una mano a concepire, capito?
DA FINO: Ah, guarda, a me non interessa.
DRUGO: Per chi lavori tu? Lebowski? O Jackie Treehorn?
DA FINO: Per i Knuzzon.
DRUGO: E chi... chi cazzo sarebbero i Knuzzon?
DA FINO: Quelli che mi hanno incaricato di trovare la figlia scomparsa. Bunny Lebowski, amico. Il suo vero nome è Von Knuzzon. I suoi genitori la rivogliono a casa.
DRUGO: Ma guarda tu che...
DA FINO: Roba da pazzi, eh? È scappata circa un anno fa. I Knuzzon mi hanno detto di mostrarle questa quando l'avrò trovata. È la fattoria di famiglia vicino a Moorhead, nel Minnesota. Per farle venire nostalgia di casa.
DRUGO: La miseria! Chi ce li terrà alla fattoria quando avranno visto "Cavo a luci rosse"? La ragazza è stata rapita, Da Fino.
DA FINO: Ma allora...
DRUGO: Non lo so, non ne sono sicuro, ma è sparita dalla circolazione.
DA FINO: Senti... Magari tu e io potremmo unire gli sforzi, scambiarci informazioni, cortesie personali. Siamo...
DRUGO: Sè.
DA FINO: ... compari, capisci?
DRUGO: Sì, sì, ho capito. Vaffanculo, Da Fino. E sta' lontano dalla mia amichet... da quella signora che è amica mia.


CAMERIERA: Allora? Cosa vi porto?
ULI: Ah... pancake senza sciroppo.
FRANZ: [...]
KIEFFER: Anche a me pancake.
FRANZ: Tre birre senza schiuma.
RAGAZZA: [...]
ULI: Anche per lei pancake e birra chiara alla spina.
ULI, RAGAZZA, FRANZ: [...]


DRUGO: Ma ti rendi conto del pasticcio che siamo riusciti a combinare? Abbiamo incasinato la consegna del malloppo, abbiamo fatto incazzare i rapitori e Lebowski mi ha urlato in faccia come una iena, ma stranamente non ha fatto niente.
WALTER: Beh, sai, a volte è un fatto catartico.
DRUGO: No, no, no, voglio dire, dal momento che sa che sono un casinista, perché ha dato a me l'incarico di recuperare la moglie? Perché... perché se ne frega. Anzi, non la rivuole proprio. Ne ha abbastanza, si è stancato di lei. È una messinscena. Okay, però, allora, perché non gliene  frega niente del milione di dollari? Voglio dire: sa bene che non abbiamo mai consegnato la valigetta. Però non ci ha mai chiesto di restituirla. Perché? Perché il malloppo non c'è mai stato, nella valigetta. Nella valigetta non c'era l'ombra di un centesimo. Lo stronzo sperava che la facessero fuori. Tu hai lanciato un facsimile per un facsimile.
WALTER: Va bene. Ma secondo te tutte queste cose farebbero un'emergenza?
DRUGO: Eh?
WALTER: Sì, vabbè, ho capito dove vuoi arrivare: si è tenuto i soldi. La mia osservazione è: noi siamo qui, è shabbas...
DRUGO: Shabbas, sì.
WALTER: ... il sabato, che io posso infrangere solo per questioni di vita o di morte.
DRUGO: La pianti con questa stronzata, Walter? Tu non sei nemmeno ebreo.
WALTER: Porca puttana, ma che dici?
DRUGO: Amico, tu sei un polacco cattolico.
WALTER: Ma che cazzo dici? Mi sono convertito quando ho sposato Cynthia.
DRUGO: Sì.
WALTER: Avanti, Drugo!
DRUGO: Sì, sì, sì.
WALTER: Conosci la storia!
DRUGO: Sì, lo so, e cinque anni fa hai ottenuto il divorzio.
WALTER: E che vuol dire? Chi divorzia restituisce la tessera della biblioteca? Cambia patente? Smette di essere ebreo?
DRUGO: A destra, questo è il vialetto.
WALTER: Quando uno è ebreo, è ebreo!
DRUGO: Ecco, siamo sempre lì. Tutto gira sempre intorno alla tua morbosa storia con Cynthia. Per cui le tieni quello sgorbio di cane, frequenti la sua sinagoga... Vivi completamente nel passato.
WALTER: Tremila anni di bellissima tradizione, da Mosè a Sandy Koufax. Puoi scommetterci le palle che voglio vivere nel passato! Anzi... accidenti! Ma che diavolo è successo?
DRUGO: Porca puttana!
WALTER: Andiamo. Fanculo.


DRUGO: Ah! Dov'era finita?
BRANDT: In visita a certi suoi amici di Palm Springs. Ha preso una borsa ed è partita senzadircelo.
DRUGO: Allora il fottuto nichilista sapeva dov'era andata.
WALTER: Gesù, Drugo, non si era neanche rapita da sola.
BRANDT: Chi è questo signore, Drugo?
WALTER: Chi sono io? Sono un veterano, ecco chi sono!
DRUGO: Lascia perdere, Walter.
BRANDT: È meglio che non entri, è molto arrabbiato.
DRUGO: Allora, amico?
LEBOWSKI: Allora? È tornata, ma non grazie a lei.
DRUGO: E dove sono i fottuti soldi, Lebowski?
WALTER: Un milione di bigliettoni...
DRUGO: Aspetta.
WALTER: ... sottratti alle piccole speranze bisognose!
DRUGO: Walter!
WALTER: Tu sei un uomo di merda!
LEBOWSKI: Chi è quello lì?
WALTER: A me? Dici a me?
DRUGO: Walter...
WALTER: Io sono quello che ti prende a calci in culo!
DRUGO: Lascia parlare me.
WALTER: Imbroglione! Ecco chi sono io!
DRUGO: Allora, sappiamo che quella dannata valigetta era vuota. Sappiamo che i milioni se li è tenuti per sé.
LEBOWSKI: Lei dice la sua versione e io dico la mia. Io dico che le ho affidato i miei soldi e lei li ha rubati.
WALTER: Sai cosa ce ne fregava a noi di rubare i tuoi soldi inventati?
DRUGO: Lei credeva che Bunny fosse stata rapita e ne era felice come una pasqua. Poteva approfittarne per far sparire un po' di soldi. Le bastava incontrare un babbeo da incolpare e ha conosciuto me. Specie di... di diserbante umano! Avrà pensato: "Oh, com'è sfigato questo", no? Un perdente, uno di cui la società benestante se ne frega.
LEBOWSKI: Perché, lei non è così?
DRUGO: Beh, sì, ma questo che diavolo...
LEBOWSKI: Allora andatevene.
WALTER: Ma guarda che faccia da culo! Vorrebbe far credere di essere un miliardario.
LEBOWSKI: Uscite da questa casa, sbandati!
WALTER: E ti dirò anche un'altra cosa. Ne ho visto tanti di paraplegici. E questo qui fa finta. Fottuto imbroglione!
LEBOWSKI: Non si avvicini, bellimbusto!
WALTER: Questo qui può camminare, non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia.
LEBOWSKI: Stia lontano da me!
DRUGO: Walter, per l'amor di Dio...
WALTER: Non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia!
LEBOWSKI: Stia lontano da me!
WALTER: Su, andiamo!
LEBOWSKI: Non mi tocchi, eh!
DRUGO: Walter! Giù!
LEBOWSKI: Aaah!
DRUGO: Mettilo giù, per la miseria!
WALTER: Lo metto giù subito, Drugo!
LEBOWSKI: Aiuto! Aiuto!
WALTER: Achtung, baby!
LEBOWSKI: E via!
DRUGO: Aiutami a rimetterlo sulla sedia a rotelle.


WALTER: È ovvio che il regime fosse corrotto, ma almeno aveva la decenza di dirci che stavamo combattendo il comunismo. Mentre tutta questa faccenda di adesso, con questo cazzo di deserto e tutto il resto non è niente... Ma credimi, si basa sul niente. Certo, si vedranno un po' di carri armati, ma combattere nel deserto è ben diverso dal combattere nella giungla.
DRUGO: Hm-hm.
WALTER: Il Vietnam era una guerra di fanteria, questa qui invece... Eh, sì, dovrebbe essere una passeggiata. Io avevo un M-16 in mano, non un carro armato Abrams. Solo io e il muso giallo a fissarci negli occhi.
DRUGO: Già.
WALTER: Quello si chiama combattere. L'uomo con la mimetica nera, Drugo. Quello sì che era un avversario.
DONNY: Chi ha la mimetica nera?
WALTER: Non rompere, Donny! Chi abbiamo adesso di fronte? Una banda di beduini con un asciugamano in testa che cerca di capire dov'è la marcia indietro nei carri russi. Questi non sono dei veri avversari.
QUINTANA: Ehi! Cosa sarebbe esto giorno de riposo? È solamente una puttanata! I no me frega un par de uevos. No tiene importancia, para mi. Potrai fregare gli estronzi della Lega, ma tu a mi non me freghi! Porché nessuno frega Jesus. Roba da dilettanti psicopaticos! Roba de ridere! Ah,ah, ah, ah, ah! Io sabato te l'avrei infilato dritto in quel posto. Ahora invece te lo enfilerò el miercoles. Wow! Tienes un appuntamento per mercoledì, guapito!
WALTER: Dice cazzate!


WALTER: Il concetto dell'età. Molti luminari hanno discusso l'argomento, però, nel XIV Secolo, come si desume da...
DRUGO: Bene, ce l'hanno fatta. Sono riusciti a distruggermi la macchina.
ULI: Vogliamo il malloppo, Lebowski.
KIEFER: Ja. Altrimenti uccidiamo la ragazza.
FRANZ: Forse hai dimenticato il nostro accordo, Lebowski?
DRUGO: Non ce l'avete la ragazza, pezzi di merda! Sappiamo che non l'avete rapita!
DONNY: Sono i nazisti, Walter?
WALTER: No, Donny, sono dei nichilisti. Non c'è da aver paura.
ULI: Non importa. Vogliamo comunque i soldi, Lebowski, o ti sistemiamo per bene!
WALTER: Vaffanculo! Vaffanculo tutti e tre!
DRUGO: Aspetta, Walter. Aspetta un momento.
WALTER: No! Se non ci date l'ostaggio, non avrete il riscatto. E' a questo che serve un riscatto, ci sono delle regole!
ULI: La sua ragazza si è anche fatta tagliare un dito.
FRANZ: Pensava che avremmo preso un milione di dollari.
ULI: Questo non è giusto.
WALTER: Giusto? E voi sareste dei nichilisti? Siete una banda di ragazzini piagnucolosi!
DRUGO: No, no, calmati, Walter. Ehi, sentite, ragazzi! I soldi non ci sono mai stati! Lebowski mi ha dato una valigetta vuota! Andate a prendervela con lui!
WALTER: E io vorrei riavere le mie mutande sporche.
DONNY: Ci faranno del male, Walter?
WALTER: No, Donny, sono dei vigliacchi.
ULI: Okay, voi ci date tutti i soldi che avete addosso e facciamo che siamo pari.
WALTER: Fottiti.
DRUGO: Ehi, no, andiamo, Walter, stiamo facendo la figura dei miserabili.
WALTER: No, quello che è mio è mio.
DRUGO: Lascia perdere, Walter. Va bene, va bene.
ULI: Niente scherzi.
DRUGO: Io ho... cinque bei verdoni. Quasi cinque.
DONNY: Io ho diciotto dollari.
WALTER: Quello che è mio è mio.
ULI: Vi facciamo a pezzi, e poi ci prendiamo i soldi.
WALTER: Avanti, ti aspetto.
DRUGO: Dai, Walter...
ULI: Ti spacco in due!
WALTER: Fatemi vedere chi siete, nichilisti!
ULI: Io ti fotto!
DRUGO: Walter, vieni via, non vedi? Quello ha una sciabola!
WALTER: Pezzi di merda! Con una donna a nove dita!
ULI: Io ti fotto! Io ti fotto!
FRANZ: Io ti fotto! Io... Uh...
KIEFFER: Io ti fotto! Io ti fotto!
DRUGO: Piano! Piano! Prendetevi i cinque dollari!
KIEFFER: Io ti fotto!
DRUGO: Guarda che ti colpisco con la palla, eh?
ULI: Aaah!
FRANZ: Io ti fotto, stronzo!
WALTER: E questo te lo regalo!
FRANZ: Io ti fotto! Io ti fotto, stronzo! Io ti fotto! Io ti fotto! Io ti fotto! Io ti fotto!
WALTER: Donny è a terra. Guarda!
DRUGO: Oddio, gli hanno sparato!
WALTER: Non gli hanno sparato.
DRUGO: Hanno sparato a Donny.
WALTER: Non ci sono stati spari.
DRUGO: Eh?
WALTER: È un attacco cardiaco. Chiama un'ambulanza. Andrei io, ma perdo sangue di brutto, potrei svenire. Stattene tranquillo, amico. Vai benissimo. I soccorsi sono già per strada.


FRANCIS DONNELLY: Buongiorno, signori. Voi siete i parenti?
DRUGO: Sì.
DONNELLY: Francis Donnelly, piacere di conoscervi.
DRUGO: Jeffrey Lebowski.
WALTER: Walter Sobchak.
DRUGO: Beh, Drugo, veramente, è così che mi...
DONNELLY: Prego?
DRUGO: Ah, niente.
DONNELLY: Dunque, da quanto ho capito, siete voi che ritirate le spoglie.
WALTER: Già.
DONNELLY: Ehm... qui abbiamo l'urna. Immagino carta di credito.
WALTER: Sì. Cos'è questa voce?
DONNELLY: Beh, questa è per l'urna.
WALTER: Non ci serve, spargiamo le ceneri.
DONNELLY: Sì, ne siamo stati informati. Comunque è ovvio che noi dobbiamo consegnarvele in un recipiente. Questa è la prassi.
WALTER: Ma costa 180 dollari.
DONNELLY: Sì, questo è il nostro recipiente più economico.
DRUGO: Ah, ma vede, a noi non...
WALTER: Ah! 180 dollari!
DONNELLY: Ne abbiamo che arrivano fino a tremila.
WALTER: Sì, sì ma...
DRUGO: Per la miseria. Non potremmo semplicemente affittarlo?
DONNELLY: Signori, questa è un'agenzia funebre, non un autonoleggio.
WALTER: Le dobbiamo disperdere, le ceneri!
DRUGO: Buono, Walter.
WALTER: Il fatto che siamo parenti non vuol dire che siamo scemi!
DONNELLY: Signore, la prego, abbassi la voce.
DRUGO: Ma non è che avrebbe un altro recipiente dove metterle, per caso?
DONNELLY: No, signori, quello è il nostro recipiente più economico.
WALTER: Dannazione! C'è un emporio da queste parti?


WALTER: Donny era un bravo giocatore e un brav'uomo. Era... era uno di noi. Era un uomo che amava l'aria aperta. E il bowling. Come surfista aveva esplorato le spiagge di tutta la California. Da La Jolla, a Leo Carillo, e su, fino a Pismo. Ora è... morto, come molti della sua generazione, è morto prima del tempo. Signore, tu l'hai chiamato a te, come hai chiamato tanti altri giovani in pieno rigoglio, a Khe San. a Lan Doc, Collina 364. Quei giovani hanno dato la vita, così Donny. Donny che amava il bowling. E quindi, Theodore Donald Kerabatsos, nel rispetto di quelle che pensiamo potessero essere le tue ultime volontà, affidiamo queste tue spoglie mortali alle onde dell'Oceano Pacifico, che tu amavi tanto. Addio, principino. Mi sono tutto... Oh, cazzo! Scusami! Tutta colpa del vento!
DRUGO: Per la puttana, Walter! Sei davvero uno stronzo!
WALTER: Drugo, mi dispiace.
DRUGO: Con te diventa tutto grottesco, porco mondo!
WALTER: Scusami tanto. Non l'ho fatto apposta.
DRUGO: Che c'entravano quelle stronzate sul Vietnam?
WALTER: Ti chiedo scusa.
DRUGO: Che cosa c'entra la nostra storia con il Vietnam?
WALTER: Ti chiedo scusa.
DRUGO: Ma che cosa t'è saltato in mente?
WALTER: Ti chiedo scusa.
DRUGO: Porco... Sei un cazzone, Walter!
WALTER: Dai, Drugo. Frègatene, no? Andiamo al bowling.


DRUGO: Due bibite, Gary.
GARY: Pronti. In bocca al lupo per domani.
DRUGO: Grazie.
GARY: Ho saputo di Donny, mi dispiace.
DRUGO: Oh, beh, sai... La vita. A volte sei tu che mangi l'orso, a volte invece è... salve, amico.
LO STRANIERO: Ehilà, Drugo.
DRUGO: Mi chiedevo se t'avrei rivisto.
LO STRANIERO: Non potevo perdermi le semifinali.
DRUGO: Ah, sì.
LO STRANIERO: Come ti vanno le cose?
DRUGO: Beh, sai, qualche strike e qualche palla persa.
LO STRANIERO: Come ti capisco.
DRUGO: Ah. Grazie, Gary. Beh, tu stammi bene. Io torno alla partita.
LO STRANIERO: Certo. Prendila come viene.
DRUGO: Sì, sì.
LO STRANIERO: So che lo farai.
DRUGO: Sicuro, Drugo sa aspettare.
LO STRANIERO: Eh, eh, eh!
DRUGO: Walter!
LO STRANIERO: Drugo sa aspettare. Non so voi, ma personalmente la cosa mi conforta. È bello sapere che lui è in giro, "il drugo", che la prende come viene, per noi peccatori. Accidenti! Spero proprio che la vinca, la finale. Con questo direi che abbiamo concluso, è praticamente tutto. Le cose sembrano essersi messe bene per Drugo e Walter. È stata una bella storia, pulita. Non vi sembra? Mi ha fatto proprio ridere. Almeno in certi punti. Mi è dispiaciuto che Donny se ne sia andato. Ma, d'altra parte, ho saputo che c'è un piccolo Lebowski in arrivo. Credo che sia questo il modo in cui la dannata commedia umana procede e si perpetua. Di generazione in generazione, la carovana che va ad ovest attraverso il deserto, nel tempo, fino a... ma guarda un po', ho ricominciato a vaneggiare! Beh, io spero che vi siate divertiti e che ci vedremo ancora lungo il cammino. Ehi, amico, t'è rimasta un po' di salsapariglia? Quella buona.

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(2008)